Il riconoscimento

Mario Draghi premiato come statista dell'anno

Il premier: "La domanda su come affrontiamo le autocrazie definirà la nostra capacità di plasmare il nostro futuro comune per molti anni a venire".

Mario Draghi premiato come statista dell'anno
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Mario Draghi continua a ricevere grande apprezzamento in tutto il mondo. Tanto da venire premiato come statista dell'anno a New York. 

Draghi statista dell'anno

Il premier ha ricevuto a New York il premio "World Statesman" della 'Appeal of Conscience Foundation. Nelle motivazioni si legge che Draghi ha mostrato una "lunga leadership poliedrica nella finanza e nel pubblico servizio di cui hanno beneficiato l'Italia e l'Unione europea e che ha aiutato la cooperazione internazionale".

Draghi ha ricevuto il premio dall'ex segretario di Stato americano  Henry Kissinger, che ne ha lodato "la straordinaria capacità di analisi nel lavoro fatto con le istituzioni, con compiti estremamente complicati".

Un elogio è arrivato anche dal presidente americano Joe Biden:

"Mi congratulo con il mio amico, primo ministro Mario Draghi per il suo lavoro nel far progredire i diritti umani nel pianeta. Draghi è stato una voce potente nel promuovere la tolleranza e la giustizia e lo ringrazio per la sua leadership".

L'intervento di Draghi

Tanti i temi toccati da Draghi durante il suo intervento, con un particolare occhio di riguardo per la guerra in Ucraina:

"La nostra ricerca collettiva per la pace continua, come dimostra l'accordo per sbloccare milioni di tonnellate di cereali dai porti sul Mar Nero. Solo l'Ucraina può decidere quale pace sia accettabile, ma dobbiamo fare tutto il possibile per favorire un accordo quando finalmente sarà possibile".

"L'invasione russa dell'Ucraina rischia di inaugurare una nuova era di polarizzazione, che non vedevamo dalla fine della Guerra Fredda. La domanda su come affrontiamo le autocrazie definirà la nostra capacità di plasmare il nostro futuro comune per molti anni a venire".

 

 

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