Marine Le Pen condannata per appropriazione indebita: ineleggibile per 5 anni. Sostegno di Putin, Orban e Salvini
Secondo il tribunale di Parigi, la leader del partito di estrema destra e i suoi collaboratori avrebbero creato un "sistema" di contratti fittizi per dirottare risorse dell'UE a beneficio del partito

La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, è stata giudicata colpevole dal tribunale di Parigi per aver utilizzato fondi del Parlamento europeo per pagare funzionari del suo partito. La condanna, che prevede anche l'ineleggibilità per cinque anni, ha scatenato reazioni immediate da Mosca, Budapest e Roma, con Vladimir Putin, Viktor Orban e Matteo Salvini che hanno espresso la loro solidarietà alla politica francese.

Marine Le Pen condannata per appropriazione indebita: carriera politica a rischio
Oltre a Le Pen, altri otto eurodeputati del Rassemblement National sono stati condannati per appropriazione indebita di fondi pubblici. Secondo il tribunale di Parigi, la leader del partito di estrema destra e i suoi collaboratori avrebbero creato un "sistema" di contratti fittizi per dirottare risorse dell'UE a beneficio del partito.
La sentenza prevede quattro anni di reclusione per Le Pen, di cui due senza condizionale con possibilità di braccialetto elettronico, oltre alla già citata ineleggibilità quinquennale. Il tribunale ha inoltre stabilito che la pena sia eseguita immediatamente, senza attendere i successivi gradi di giudizio. Un colpo durissimo per la politica francese, che stava già preparando la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2027.
Un'uscita silenziosa dal tribunale
Marine Le Pen ha lasciato l'aula prima della lettura della sentenza, accompagnata dalla collega di partito Catherine Griset. Secondo Le Figaro, la leader del Rassemblement National appariva "visibilmente esasperata" di fronte alla condanna. Nessuna dichiarazione è stata rilasciata alla stampa al momento dell'uscita dal tribunale.
La giudice Bénédicte de Perthuis ha sottolineato che non si tratta di un processo politico, ma di un caso di fondi pubblici sottratti in modo illecito.
"La questione non è se queste persone abbiano fatto politica, ma se abbiano rispettato o meno i contratti stipulati" ha dichiarato la magistrata, evidenziando il ruolo centrale di Le Pen nella vicenda.

Un danno da 2,9 milioni di euro
Secondo le indagini, il danno arrecato ai contribuenti europei ammonta a 2,9 milioni di euro. Il meccanismo fraudolento prevedeva che il Parlamento europeo pagasse persone che in realtà lavoravano per il partito a livello nazionale, anziché svolgere compiti a livello comunitario. Il tribunale ha riconosciuto la colpevolezza di nove eurodeputati, inclusa Marine Le Pen, oltre a dodici ex assistenti parlamentari accusati di ricettazione.
Le reazioni politiche e internazionali
Il verdetto ha provocato una serie di reazioni, sia in Francia che all'estero. Il Cremlino, per voce del portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha definito il processo un superamento "dei confini della democrazia". Viktor Orban ha espresso il suo sostegno con un messaggio su X: "Je suis Marine!", riprendendo lo slogan "Je suis Charlie" usato dopo l'attentato terroristico contro Charlie Hebdo nel 2015.
Je suis Marine! @MLP_officiel
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) March 31, 2025
Matteo Salvini ha invece parlato di una "dichiarazione di guerra" da parte di Bruxelles, in un momento di "pulsioni belliche" da parte dell'Unione Europea.
Il futuro politico di Marine Le Pen
La sentenza segna un punto di svolta per Marine Le Pen, che in teoria non potrebbe candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027. Sebbene abbia annunciato l'intenzione di fare appello, il rischio che il verdetto venga confermato è concreto. In caso di conferma, il secondo processo si svolgerebbe nel 2026, poco prima delle presidenziali, rendendo la sua partecipazione elettorale estremamente incerta.
Secondo un sondaggio Ifop pubblicato dal Journal du Dimanche, Le Pen sarebbe attualmente in testa nelle intenzioni di voto con una percentuale compresa tra il 34% e il 37%, superando ogni possibile rivale. Una sua esclusione dalla corsa presidenziale potrebbe dunque cambiare radicalmente gli equilibri politici in Francia.
Per ora, Marine Le Pen mantiene un atteggiamento di sfida.
"Non ci penso affatto, la paura non aiuta a superare il pericolo" ha dichiarato recentemente.
Ma la sua battaglia per la leadership del Rassemblement National e per un futuro all'Eliseo si fa sempre più incerta.