DAL "PRATONE"

Manovra, la Lega rilancia lo scontro da Pontida: "Altro che sacrifici per operai o negozianti, paghino le banche"

Gli interventi di Salvini e del ministro Giorgetti sembrano scongiurare nuove o maggiori tasse per categorie più "deboli". Ma sugli istituti di credito la partita è aperta

Manovra, la Lega rilancia lo scontro da Pontida: "Altro che sacrifici per operai o negozianti, paghino le banche"
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Pontida il giorno dopo. Cosa resta del raduno leghista nell'ormai leggendario "pratone" dove Bossi volle la prima grande adunata del Carroccio.

Subito detonata la polemica per gli striscioni e gli insulti al segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani e "liquidati" senza dare troppa cassa di risonanza i cori "anti meridionali" durante un karaoke forse un po' troppo colorito, ecco allora che l'attenzione si concentra sulla "lettura politica" del raduno.

Perché gli interventi del leader Matteo Salvini e del Ministro di Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti si prestano a meglio "leggere" le prossime strategie di Governo e le dinamiche interne alla coalizione della maggioranza di Centrodestra.

Pontida il giorno dopo, da Salvini a Giorgetti il Lega pensiero

Per molti un appuntamento imperdibile, per altri un raduno che ormai richiama alla nostalgia e di cui si è perso lo spirito iniziale del padre fondatore.

Fatto sta che Pontida 2024  ha comunque catalizzato l'interesse delle cronache politiche del fine settimana.

Una giornata che, come raccontato da Prima Merate ha visto arrivare nel paesino della Bergamasca non solo iscritti e simpatizzanti, ma che ha segnato anche la "prima" del Generale (e ora europarlamentare Roberto Vannacci) e ha visto arrivare anche ospiti illustricome il premier ungherese Viktor Orban, il leader della destra olandese Geert Wilders, quello portoghese André Venturae la vicepresidente del primo partito austriaco Fpö Marlene Svazek.

Il leader della Lega Salvini con i leader della destra europea
Matteo Salvini e i leader della destra europea: da sinistra Geert Vilders (Olanda), Viktor Orban (Ungheria), Andre Ventura (Portogallo)

Ma come detto, complici le prossime immediate azioni del Governo sulla manovra di bilancio e complici le schermaglie a distanza ravvicinata tra Lega e Forza Italia, grande attenzione era rivolta proprio agli interventi sul palco del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e del titolare dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

Uno scontro a distanza tra i due partiti che in realtà non sembra destinato a esaurirsi.

Salvini avverte Forza Italia: "Paghino le banche"

Perché il leader della Lega dal palco, sul tema economia, manovra e "caccia" alle risorse è stato chiaro:

Il leader della Lega Matteo Salvini ieri sul palco durante il suo intervento
Il leader della Lega Matteo Salvini ieri sul palco durante il suo intervento

"Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai".

Se non è un siluro a Tajani, poco ci manca. Eh sì che qualche ora, nella serata di sabato, poco dopo le contestazioni (riguardo lo ius scholae o ius Italiae) da parte di un gruppo di di giovani al segretario azzurro era stato lo stesso Salvini a cercare di riportare il sereno:

"Sono stati quattro scemi, non si insulta un amico, non si insulta un alleato di Governo".

Tutto questo proprio mentre qualche giorno anche Salvini non aveva certo avuto un comportamento da gentleman nei confronti del suo omologo di Forza Italia.

L'intervento di Giorgetti: "Sono figlio di pescatori, chiederemo sacrifici a chi ha più possibilità"

Più articolato l'intervento del Ministro all'Economia e Finanza.

Giorgetti ha ribadito che non verranno penalizzate le categorie più "deboli" e se si dovrà chiedere qualche sacrificio in più verrà chiesto a chi ha più possibilità "e non certo a negozianti o operai".

Il ministro delle Finanze pubbliche (a dirla tutto anche lui spesso in contrasto con Salvini) ha parlato per quattro minuti sul palco di Pontida:

Il ministro Giancarlo Giorgetti ieri a Pontida
Il ministro Giancarlo Giorgetti ieri a Pontida

"Passo per quello che vuole aumentare le tasse, ma vorrei spiegare quello che ho detto. Anche a chi ha espresso giudizi senza nemmeno chiamarmi qualche chiarimento in più. I sacrifici li devono fare tutti in base a chi ha più capacità contributiva. Negozianti e operai sono quelli che fanno i sacrifici. È giusto che li faccia anche qualcun altro, questo è il segnale che dobbiamo mandare. Sono figlio di un pescatore e di un'operaia tessile, so distinguere chi fa sacrifici e chi li può fare".

Come ormai noto tutto era nato da un'intervista dello stesso Giorgetti a Bloomberg dove il rappresentante del Governo aveva detto (ma in molti assicurano che l'intervista sia stata "tagliata") che "sacrifici vanno chiesti a tutti".

Le azioni ipotizzati al Ministero

Ecco allora che al netto delle polemiche o delle incomprensioni più o meno "registrate ad arte" le azioni sul tavolo del Ministero sembrano essere ormai abbastanza definite, anche se resta da valutarne la completa fattibilità.

L'obiettivo principale è cercare risorse per confermare il taglio del cuneo fiscale e procedere all'accorpamento delle aliquote Irpef.

In fase di valutazione c'è la possibilità di uniformare il pagamento dell'Ires. 

Riguardo gli istituti bancari, rimane l'ipotesi di un dilazionamento delle imposte differite attive, mentre a margine del suo intervento a Pontida Giorgetti ha confermato che di "extraprofitti" non vuole sentir parlare, così come non sembra così facilmente percorribile la strada di contributi volontari.

LA DIRETTA DA PONTIDA: Raduno Lega Pontida 2024: Salvini parla di autonomia, immigrazione e cittadinanza

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