Manovra, approvato il decreto Milleproroghe: niente multa ai No vax (ma nessun rimborso per chi ha già pagato)
E poi la proroga dello scudo erariale. Più tempo alle imprese per mettersi in regola con l'obbligo di assicurarsi contro le catastrofi e un altro anno per poter stipulare contratti a tempo oltre i 12 mesi
Il Decreto Milleproroghe 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri il 9 dicembre 2024, rappresenta il consueto strumento legislativo di fine anno per estendere scadenze normative e fiscali in diversi ambiti. Quest’anno, il governo sottolinea la maggiore snellezza del provvedimento rispetto al passato e l’anticipo nell’approvazione rispetto alla fine dell’anno.
Dall'annullamento delle multe ai no vax (ma nessun rimborso per chi ha già pagato), alla proroga dello scudo erariale. Ma anche più tempo alle imprese per mettersi in regola con l'obbligo di assicurarsi contro le catastrofi e un altro anno per poter stipulare contratti a tempo oltre i 12 mesi con causali meno rigide.
Di seguito, un’analisi delle principali proroghe e novità suddivise per settore.
Milleproroghe 2025
Il Cdm del 9 dicembre ha approvato il Decreto Milleproroghe 2025. Come specificato dal Comunicato stampa dello stesso esecutivo le principali proroghe sono divise per settore:
- Pubblica amministrazione,
- Interno, sicurezza e soccorso pubblico e Corpo nazionale dei vigili del fuoco,
- Economia e finanze,
- Salute,
- Istruzione e merito,
- Cultura,
- Infrastrutture e trasporti,
- Affari esteri e cooperazione internazionale,
- Difesa,
- Giustizia,
- Ambiente e della sicurezza energetica,
- Lavoro e politiche sociali,
- Imprese e Made in Italy,
- Turismo,
- Sport,
- LEP,
- Editoria,
- Sistema di informazione per la sicurezza,
- Agricoltura.
Il biasimevole condono per i no vax
Una delle misure più discusse è l'annullamento delle multe da 100 euro inflitte a chi non ha rispettato l'obbligo vaccinale durante la pandemia di Covid-19. Tuttavia, questa sanatoria riguarda solo le sanzioni non ancora pagate, mentre chi ha già saldato non riceverà alcun rimborso.
Insomma, l'ennesima pasticciata all'italiana.
Chiaramente, a distanza di tempo, l'intenzione del legislatore in questo caso è quella di abbattere costi, tempo e sforzi di una burocrazia giudiziaria che si sta trascinando senza esito. E poi, su... cosa sono 100 euro... diranno in molti.
Il problema è che, facendo tabula rasa, non solo si tira un ingiusto schiaffo a tutti quelli che finora hanno rispettato la legge e pagato il loro debito (almeno economicamente) nei confronti del resto della comunità, ma soprattutto si crea un precedente fastidiosissimo: sperando che non ne arrivi un'altra a dispetto di tutte le "cassandre", alla prossima pandemia quale "illuminato" no vax deciderà di pagare la multa? Tanto poi le condonano tutte...
Ma quel che è ancora più biasimevole è che la mossa del governo si presta ad essere interpretata come una sorta di giustificazione ideologica dello scellerato comportamento di una minoranza che, fregandosene bellamente, ha contribuito ad aumentare l'insicurezza del resto del "gregge".
Levata di... scudi
Viene inoltre prorogato fino al 30 aprile 2025 lo scudo erariale, introdotto per proteggere i pubblici amministratori da responsabilità contabili in caso di colpa grave, misura che ha origine nel periodo pandemico.
In ambito sanitario, viene esteso fino alla fine del 2025 lo scudo penale per i medici, limitando la responsabilità penale ai soli casi di dolo e colpa grave in contesti di grave carenza di personale sanitario.
Imprese e Lavoro
Per le aziende, il decreto prevede due importanti rinvii. Il primo è lo slittamento al 31 marzo 2025 dell'obbligo di sottoscrivere polizze assicurative contro le catastrofi. Il secondo riguarda i contratti a tempo determinato: fino al 31 dicembre 2025, le imprese potranno stipulare contratti di durata superiore a 12 mesi con criteri meno rigidi rispetto a quanto previsto normalmente. Resta operativo per un altro anno anche il Fondo di garanzia per le PMI, fondamentale per il sostegno alla liquidità delle imprese.
Turismo
Nel settore turistico, il decreto prevede diverse proroghe. Tra queste, l'estensione al 31 marzo 2025 dei contributi per i Comuni della dorsale appenninica colpiti dalla scarsità di neve. Le imprese turistiche beneficeranno per un altro anno di contributi a fondo perduto, credito d’imposta e procedure semplificate per l'installazione di impianti di energia rinnovabile in strutture turistiche o termali fuori dai centri storici.
Fisco e Pubblica Amministrazione
Sul fronte fiscale, viene rimandata al 2026 l’applicazione del nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni degli enti associativi. Nel settore pubblico, il decreto risolve il vuoto normativo lasciato dalla Corte Costituzionale sul Comitato per i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP): il lavoro del Comitato sarà trasferito al Dipartimento per gli Affari Regionali fino alla fine del 2025.
Sport
Proroghe rilevanti anche per lo sport: slitta al 31 dicembre 2025 l’obbligo per le società sportive professionistiche di istituire un organo consultivo nei loro Consigli di Amministrazione. Questo organismo, composto da membri eletti dai tifosi, ha il compito di tutelare gli interessi degli stessi.
Altre misure
Editoria e Agricoltura: previste ulteriori proroghe e semplificazioni normative.
Infrastrutture e Trasporti: confermati rinvii su specifiche scadenze relative a opere e interventi infrastrutturali.
Ambiente ed Energia: il decreto include agevolazioni per le fonti rinnovabili.