Manovra, altra maratona notturna: pensioni, arriva "Quota 102"
Anche ieri sera, antivigilia di Natale, una fase di stallo ha rallentato ancora i lavori. Settimana prossima il documento approda alla Camera.
Per la manovra di bilancio un'altra maratona nella notte al Senato, un "veglione" in anticipo a base di Irpef, pensioni, tasse, bollette, reddito di cittadinanza, agevolazioni varie e superbonus.
Manovra che odissea, maratona della notte... alla vigilia della viglia
Una vera e propria odissea quella che sta accompagnando la manovra finanziaria tra richieste dei partiti al fotofinish, strategie, tatticismi, ritardi e quant'altro.
E così quella che è andata in scena al Senato è stata una vera e propria maratona che tra le 18 e le 22,30 di ieri ha vissuta un'altra e inaspettata fase di stallo a ridosso della Vigilia di Natale e del temporaneo "rompete le righe" per le festività del 25 dicembre e Santo Stefano.
Le novità...dell'ultima ora
Dopo il passaggio tra Senato e Camera entro la fine dell'anno, le novità più importanti della manovra di bilancio si concretizzeranno poi con il 2022.
La fine dell'anno, in buona sostanza, manderà in archivio dopo un triennio la controversa esperienza di "Quota 100". Con gennaio, infatti, i lavoratori potranno ancora anticipare il loro pensionamento, ma avendo compiuto almeno 64 anni d'età, due in più di quanto previsto ora sulla carta d'identità, e 38 di versamenti.
Con il nuovo anno arriva "Quota 102"
Ecco allora la nuova "Quota 102" (che comunque sarà in vigore solo per i prossimi 12 mesi), rappresenta la vera novità in tema di pensioni della manovra portata avanti dall'Esecutivo di Mario Draghi.
Come ormai noto, dopo il percorso tortuoso in Commissione e in Senato, il documento tra il 27 e il 30 dicembre riceverà il via libera definitivo della Camera, dove il Governo, per accelerare i tempi (visto che ancora una volta si sarà di fronte a delle festività) potrebbe ricorrere alla fiducia.
Manovra, le altre misure
Più in generale, quello che affronterà la discussione e il voto di Senato e Camera è un documento che per il "campo previdenza" prevede nei conti che ha fatto il Governo e il Ministero del Bilancio (in sinergia con i ministeri del Lavoro e Sviluppo Economico) oltre 600 milioni di euro.
La manovra di bilancio contempla infatti anche la proroga di un anno di "Opzione donna" e dell'Ape sociale in una versione rimodulata.
Sono infatti state previste altre mansioni gravose che potranno godere di queste opportunità.
Altro tema tormentato, le pensioni
L'anticipo della possibilità di andare in pensione è da mesi uno dei temi più caldi.
Secondo quanto si andrà a votare, la soglia contributiva d'accesso ad esempio dei lavoratori edili è scesa da 36 a 32 anni (mentre quella dell'età anagrafica è rimasta a 63 anni).
Sono stati inseriti anche i ceramisti nell'elenco dei lavori usuranti che possono utilizzare questa possibilità. Complessivamente, dovrebbero esserci oltre 21mila "uscite" dal mondo del lavoro.
Un tema questo, particolarmente sentito, in un momento in cui tanti, ancora troppi, sono gli infortuni sul lavoro proprio nel settore edile a quello ad esso complementare.
Manovra e pensioni, cosa succederà dopo
Ma è chiaro che l'attenzione è concentrata a cosa succederà poi nel 2023, quando anche "Quota 102" verrà mandata...in pensione.
Una prima ipotesi messa sul tavolo è che eventuali uscite anticipate dovranno essere in linea al versamento dei contributi. Proposta accolta tiepidamente dai sindacati.
Se ne riparlerà da gennaio in poi con quattro temi nell'agenda di lavoro: flessibilità in uscita, trattamenti previdenziali di giovani e donne e rilancio della previdenza integrativa, allungamento del raggio d'azione dell'Ape sociale.
Tasse e bollette
Il documento che verrà approvato prevede l'esordio della riforma fiscale. Pur nell'ambito di un percorso più ampio, il prossimo anno ormai alle porte vedrà scendere le aliquote Irpef da cinque a quattro (con il gettito che scende di 7 miliardi).
Saranno poi rimodulate le detrazioni e nel 2022 verrà introdotto uno "sconto" sui contributi previdenziali per le retribuzioni lorde fino a 35 mila euro.
Verrà tolta poi l'Irap alle persone fisiche.
Per quanto riguarda invece le bollette, il Governo ha messo sul tavolo quasi 4 miliardi di euro per contrastarne i rincari e il contraccolpo sulle famiglie meno agiate.
Per queste famiglie è prevista anche la possibilità di pagare in 10 rate, anche se Matteo Salvini, leader della Lega, chiede interventi ancor più incisivi.