GUIDA ALLE AGEVOLAZIONI

Manovra: addio sconto carburanti, tutti i bonus che ci saranno nel 2023

Cosa rimane confermato e cosa c'è di nuovo nelle misure di sostegno previste dalla legge di Bilancio del Governo Meloni.

Manovra: addio sconto carburanti, tutti i bonus che ci saranno nel 2023
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Un occhio ai conti delle casse statali, un altro al portafoglio dei contribuenti alle prese con i postumi della crisi, del Covid e con i rincari delle bollette a causa della guerra in Ucraina.

Ecco allora perché nella redazione della nuova manovra da parte del Governo targato Giorgia Meloni grande attenzione e curiosità è stata rivolta ai bonus e alle agevolazioni che rimarranno in vigore o meno nel 2023 e a quelli nuovi che verranno eventualmente introdotti.

Addio sconto carburanti e il rincaro dei pedaggi

Come era prevedibile, la manovra è largamente indirizzata a contenere criticità e disagi dei rincari energetici di luce e gas.

Ma con l'arrivo del nuovo anno si dirà invece addio agli sconti sul carburante. Il 2023 non vedrà infatti la conferma del taglio delle accise e già ci si interroga se le agevolazioni sul carburante (attualmente e fino alla mezzanotte di oggi è di 18 centesimi) potranno tornare in un secondo momento.

Un'ipotesi che sembra di difficile attuazione dal momento che proprio il nuovo Governo aveva provveduto a una prima riduzione dello "sconto" da 30 a 18 centesimi.

Le proteste, prezzi diminuiti e i pedaggi autostradali

Una decisione che ha portato le proteste delle associazioni consumatori, anche se a far da contraltare c'è la diminuzione dei prezzi della benzina che proprio questa settimana (1,625 euro al litro) è scesa su valori che si vedevano dal giugno 2021.

E sempre in tema trasporti, non allieterà certo il brindisi di questa notte il rincaro previsto invece per i pedaggi autostradali.

I bonus del 2023, nuovi e confermati

Altrettanta curiosità è però rivolta ai bonus (nuovi o confermati) che ci saranno con il nuovo anno.

In questo senso, l'Esecutivo ha previsto misure su bollette, edilizia, “spesa”, ma anche psicologo, cultura e mobili.

La copertura sui rincari delle bollette è la voce più corposa dal momento che 21 dei 35 miliardi di euro complessivi della manovra sono stanziati come sostegno alle famiglie.

Bonus bollette

Sul bonus bollette (in automatico) il Governo ha previsto una soglia Isee estesa a 15mila euro, mentre per le famiglie numerose, con almeno quattro figli a carico, è confermata la soglia dei 20mila euro.

Tra i beneficiari di questo bonus ci sono anche i percettori di reddito o pensione di cittadinanza e i nuclei familiari con persone che soffrono di disagio fisico, ma in questo caso è necessario presentare apposita domanda.

La cultura tra conferme e...merito

Dopo tante polemiche, per il nuovo anno è confermato il bonus cultura da 500 euro per libri, cinema, concerti, teatro, eventi culturali.

Rinviati dunque al 2024 i bonus (si potranno cumulare) legati a reddito (isee fino a 35mila euro) e merito (diploma con 100 centesimi) sempre di 500 euro.

Psicologo e beni mobili

La manovra prevede l'innalzamento a 1500 euro del bonus psicologo (fino a 50 euro a seduta), anche se con uno stanziamento molto ridotto.

Confermato il tetto Isee a 50mila euro per ricevere il contributo e sarà sempre l’Inps a indicare i beneficiari.

Confermata anche la detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in caso di interventi di ristrutturazione della casa.

Ma per il 2023 si potrà contare su una soglia più alta, a 8mila euro.

Edilizia, spesa alimentare e altro

Nel 2023 il Superbonus 110% per i lavori di efficientamento energetico degli edifici scenderà al 90%. 

Resta salva la misura originaria per chi abbia approvato l'esecuzione dei lavori tra novembre e dicembre e sempre in questi due mesi abbiano presentato tutte le documentazioni necessarie.

La manovra prevede una Carta risparmio spesa gestita dai Comuni per le famiglie con i redditi bassi (fino a 15mila euro).

Infine, è stato inserito un fondo sperimentale per il reddito alimentare (1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024) con l'obiettivo di erogare a soggetti in condizioni di povertà assoluta che vivono nelle città metropolitane pacchi alimentari grazie l'invenduto della grande distribuzione.

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