Magistrati in sciopero, in un video l'Anm spiega le ragioni della protesta: "Giustizia potrebbe cambiare non in meglio"
"La giustizia sarà ancora uguale per tutti?". Si interroga così l'Anm dell'Emilia-Romagna in un video in cui spiega le ragioni della protesta dei magistrati contro la riforma del Governo
"C'è una cosa di cui si sta parlando troppo poco ma ci riguarda tutti. Il modo in cui si esercita la giustizia potrebbe cambiare, e non in meglio".
Inizia con questo inciso il video con il quale l’Associazione italiana magistrati ha deciso di spiegare i motivi che li hanno spinto a proclamare uno sciopero per giovedì 27 febbraio.
L'Anm sfata le affermazioni del Governo
Il protagonista del video, pubblicato su Instagram, è l'attore Leonardo Santini, il quale recita il messaggio dell'Anm dell'Emilia Romagna diffuso proprio alla vigilia dello sciopero di oggi. Nei quasi 5 minuti di video, Santini è la voce del sindacato dei magistrati che sfata le affermazioni della maggioranza al Governo e che prova a spiegare le ragioni della protesta contro la riforma che punta alla separazione delle carriere tra pm e giudici.
"La maggioranza sostiene che oggi il pm sia un super poliziotto senza controllo, è falso - si spiega nel video -. Il pubblico ministero oggi non deve ottenere la condanna ma deve cercare la verità e anche le prove a favore dell'indagato. Se le prove dimostrano l’innocenza o non dimostrano la colpevolezza deve chiedere l’assoluzione".
E poi si aggiunge: "Si sostiene anche che giudice e pm sono colleghi quindi il giudice gli darà più facilmente ragione: anche questo è falso. Le statistiche dicono che i giudici condannano meno della metà dei casi".
"Inoltre, la maggioranza afferma che non devono esserci giudici che diventano pm e viceversa. La separazione delle funzioni esiste già - si spiega nel video -. Negli ultimi 5 anni la percentuale media dei passaggi di carriera è stata inferiore allo 0,5%. Questo ci fa capire come la figura che viene messa in discussione sia proprio quella del pm".
Le ripercussioni della riforma spiegate dall'Anm
Quindi qual è il nuovo sistema proposto con la riforma della maggioranza del governo? E quali sarebbero le possibili ripercussioni di queste modifiche? A spiegarlo è ancora la voce di Santini nel video realizzato per l'Anm Emilia-Romagna, nel quale si evidenzia il perché la riforma non funzionerebbe.
"Dividendo le carriere di giudici e pm si divide in due il CSM, il consiglio superiore della magistratura, ovvero l'organo che garantisce l'indipendenza della giustizia dagli altri poteri. In parole povere, il pm sarà una parte a tutti gli effetti e potrebbe essere più facilmente sottoposto a forme dirette o indirette di condizionamento politico, finendo col somigliare ad un avvocato delle forze di polizia che gerarchicamente dipendono dal governo. Sarà quindi come un accusatore che deve vincere il processo", viene spiegato nel filmato pubblicato su Instagram.
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"Si toglie poi ai magistrati il diritto di eleggere i propri rappresentanti sostituendo le elezioni con un sorteggio, ovvero un indebolimento. I componenti dei magistrati infatti oggi vengono scelti da giudici e pm sulla base della loro capacità di rappresentare chi li elegge e della loro autorevolezza".
"Infine non sarà più il CSM a decidere sulle sanzioni disciplinari dei magistrati ma verrà creato un giudice speciale: l'alta corte disciplinare. Il CSM garantisce un processo disciplinare libero da interferenze per giudici e pm incolpati, con un sistema di auto giustizia al quale partecipano già i membri di nomina parlamentare. Creare un giudice speciale fuori dal sistema di auto governo, escludendo la facoltà di ricorso davanti alla Corte di Cassazione, ha un sapore fortemente punitivo che crea maggior paura nei magistrati e ne compromette la serenità di giudizio".
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La conclusione infine è che: "la giustizia oggi necessità di un miglioramento ma la strada giusta è un’altra – si conclude –. La separazione delle carriere non risolve nulla, al contrario rischia di ridurre l’indipendenza di tutta la magistratura. Il processo parte dal pm e se non sarà indipendente potrà essere utilizzato dalla maggioranza politica per perseguire solo alcuni reati e il giudice si troverà da solo a giudicare. La giustizia sarà ancora uguale per tutti?", si conclude così il video dell'Anm.
Sciopero magistrati: flash mob a Roma e Milano
Lo sciopero dei magistrati di giovedì 27 febbraio 2025 ha fatto registrare un'adesione prossima all'80%, come affermato dal segretario generale dell'Anm, Rocco Maruotti. Il 90% al Tribunale di Milano, secondo il presidente Roia. Sempre secondo i dati dell'Anm magistrati, punte dell'86,5% alla Procura di Torino; oltre il 76% a Napoli; si supera il 75% a Catanzaro.
A Roma questa mattina si è svolta un'assemblea pubblica al Cinema Adriano (piazza Cavour) con la partecipazione dei componenti della Giunta esecutiva centrale dell'Anm tra cui il presidente Cesare Parodi, il segretario generale Rocco Maruotti, e il vice presidente Marcello De Chiara. A sostegno dello sciopero proclamato per la difesa della Costituzione e organizzato da ANM, circa un centinaio di magistrati italiani, con toga e coccarda tricolore e Costituzione Italiana alla mano, si sono radunati sulla scalinata del Palazzaccio, Corte di Cassazione a Roma, per dare vita a un flash mob.
Anche a Milano, con toghe e coccarde tricolore, è andato in scena un flash mob e un incontro con i cittadini per spiegare le loro ragioni. Oltre un centinaio tra giudici e pubblici ministeri si sono ritrovati davanti al Tribunale di Milano esponendo coccarde tricolore e innalzando copie della Costituzione della Repubblica.