L'opposizione sabato in piazza contro il riarmo: "Netanyahu criminale ora vuole portare la democrazia con le bombe"
Intanto a Gaza altri 59 morti e 220 feriti in un attacco a Khan Yunis

Tutto pronto a Roma per la protesta, in programma nella giornata di sabato 21 giugno 2025, contro il piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro. Una manifestazione nazionale con centinaia di sigle aderenti e migliaia di cittadini attesi.
Un solo grido comune: basta guerra.
L'opposizione sabato in piazza contro il riarmo
Alle 14 da Porta San Paolo partirà un corteo che si concluderà al Colosseo con interventi e un’azione dimostrativa. L’iniziativa è promossa da una larga fetta dell’opposizione.
Ci saranno i leader di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, il presidente del M5S Giuseppe Conte e una delegazione del Partito Democratico.
La segretaria Elly Schlein sostiene naturalmente l'iniziativa, ma non ci sarà perché è impegnata ad Amsterdam alla riunione del gruppo dei Verdi e Socialisti europei.
"Netanyahu vuole portare la democrazia con le bombe"
La manifestazione non sarà solo contro il riarmo europeo, ma anche contro l’intervento israeliano a Gaza. Su questo, il leader dei Verdi Angelo Bonelli è stato netto.
“Netanyahu vuole esportare la democrazia con le bombe. È un fallimento già visto in Afghanistan e Iraq. Questa è solo una copertura per un genocidio in corso a Gaza”.
Ennesimo attacco a Gaza, 59 morti
Le accuse sono dure, come le immagini che continuano ad arrivare dalla Striscia di Gaza. Ieri, martedì 17 giugno, i carri armati israeliani hanno aperto il fuoco su una folla di civili in cerca di aiuti alimentari a Khan Younis, causando 59 morti e 221 feriti.
“Nessuno guarda queste persone con pietà. Vengono fatte a pezzi per ottenere la farina, per dare da mangiare ai propri figli”, ha dichiarato un testimone.
L’esercito israeliano ha ammesso di aver sparato nella zona.
Il momento in cui Israele ha aperto il fuoco:
The moment Israel bombed the Palestinians in Khanyounis who were waiting for the aid. pic.twitter.com/jeGXNMFXAc
— TIMES OF GAZA (@Timesofgaza) June 17, 2025
"Ci opponiamo al sistema di guerra"
Il contesto della protesta romana è anche europeo. Dal 24 al 26 giugno, a L’Aia si terrà il vertice della NATO in cui si discuterà dell’aumento delle spese militari dei paesi membri dal 2% al 5% del PIL.
Per l’Italia significherebbe circa 100 miliardi di euro nei prossimi anni. Una cifra che i promotori della manifestazione definiscono "intollerabile in un continente segnato da disuguaglianze sociali e crisi ambientale".
“Ci opponiamo al sistema di guerra, alla corsa al riarmo, alla logica della geopolitica e dei blocchi culturali e militari, alla cultura di guerra”, gridano le opposizioni in un comunicato congiunto.
Eliminato il capo indiano tutto si risolve. Eliminate netan e vedrete che tutto torna al suo posto.