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L'Italia e la paura della guerra: ecco la legge sui "riservisti"

Depositata alla Camera la proposta di legge che consentirebbe di attivare in 48 ore un "piccolo esercito" di 10mila uomini

L'Italia e la paura della guerra: ecco la legge sui "riservisti"
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L'Italia e la paura della guerra. Di fronte agli attuali scenari internazionali (la guerra tra Russia e Ucraina, ma soprattutto il conflitto tra Israele e Palestina) e dopo le parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto, ecco arrivare la legge sui riservisti.

La guerra e i riservisti, di cosa si tratta

Riservisti, arriva la legge sul modello israeliano: nella fattispecie il piano del Governo e in particolare del Ministero della Difesa prevede 10 mila militari che potrebbero essere "precettati" per difendere l'Italia.

E proprio dal Ministero della Difesa assicurano:

"Si tratta di uomini che sarebbero pronti a essere operativi in 48 ore".

Come detto tutto nasce dalla tensione internazionale che sta segnando l'Europa con l'invasione della Russia in Ucraina e più in generale il mondo intero anche dopo l'escalation di violenza e morti tra Israele e Hamas.

Uno scenario quest'ultimo che ha fatto più volte emergere con paura lo spettro di una terza guerra mondiale.

Ecco allora chiaro perché l'obiettivo del nostro Governo è costituire una riserva militare che possa essere mobilitata rapidamente in caso di grave minaccia per la sicurezza del Paese o di stato d'emergenza.

Cosa aveva detto il ministro

Del resto, nelle scorse settimane proprio il responsabile della Difesa (e cofondatore di Fratelli d'Italia) aveva lanciato l'idea di creare per il futuro un "esercito di riservisti" per "potenziare la difesa del Paese".

Tanto che Crosetto aveva portato come esempio quello della Svizzera che, come noto non partecipa a conflitti ed è neutrale, ma di fatto ha una struttura tale da difendersi.

L'Italia e i riservisti, la proposta di legge

La questione è tornata di attualità in questo fine settimana. Ieri, venerdì 9 febbraio, è arrivata la proposta in tal senso della maggioranza alla Camera.

E' stata depositata dal presidente della Commissione Difesa, il leghista Nino Minardo e concordata in tutti i suoi passaggi con lo stesso ministro Crosetto.

Nelle previsioni c'è infatti l'approdo del documento in discussione del Consiglio dei ministri. 

La riserva militare sarebbe sotto il controllo dell'Esecutivo. La legge prevede un solo articolo.

Cosa prevede il documento

Secondo anche quanto spiegato dal parlamentare del partito di Salvini la proposta di legge parte dalla presa d'atto che in questo momento "dobbiamo essere pronti a ogni evenienza" e che nel Paese "c'è un sentimento diffuso di mettersi a disposizione".

Nella fattispecie i "rinforzi" per la difesa del Paese si concretizzerebbero in un "piccolo esercito" di 10mila elementi di età non superiore a 40 anni.

I riservisti saranno provenienti esclusivamente dal bacino dei cittadini italiani che hanno già prestato servizio come si dice nel linguaggio militare come "Volontari in Ferma Triennale" o "Volontari in Ferma Iniziale" e che attualmente sono in congedo.

Secondo quanto spiegato in sede parlamentare e dai vertici della Difesa ciò permetterebbe di selezionare, su base volontaria, personale già formato e addestrato dalle Forze Armate e di fatto idoneo ad essere rapidamente mobilitato in caso di necessità e urgenza.

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