L'imprenditore corrotto: "Preso in giro da Toti". Caccia alla "talpa" che avvisò gli indagati
Meloni prende tempo e aspetta le mosse del Governatore (a cui potrebbe aggiungersi l'accusa di concussione)
Alla fine, come spesso gli era capitato anche quando era presidente del Genoa, Aldo Spinelli ha "sbroccato".
E negli sviluppi del terremoto giudiziario che sta interessando ormai da giorni la Liguria, l'imprenditore portuale (uno dei personaggi chiave del "Sistema Liguria" secondo l'impianto investigativo della Procura) non è andato troppo per il sottile nei confronti del governatore della Regione, puntandogli di fatto il dito contro:
"Io? Sono stato preso in giro da Toti, prometteva cose che non poteva mantenere".
Le frasi dell'ex "pres" del Genoa, altri guai per Toti?
Questa frase secondo gli inquirenti sarebbe riconducibile alla privatizzazione della spiaggia di Punta dell’Olmo di Varazze, dove Spinelli ha realizzato con il figlio un complesso immobiliare.
Queste frasi potrebbero rappresentare un'altra "tegola" per Toti, oltre alle attuali accuse di corruzione e falso.
Se infatti l'imprenditore riuscisse a dimostrare la ricostruzione di questi passaggi, automaticamente verrebbe a crearsi un nuovo scenario giudiziario (la concussione?) dove emergerebbe che sarebbe stato Toti a "spingere" Spinelli alla corruzione.
Fatto sta che il pm della Procura contesta all'imprenditore e ex patron del Genoa il pagamento di tangenti di 75mila euro in tre anni per ottenere, secondo quanto ipotizza l'accusa, favori e delibere amministrative.
Ma Spinelli ha aggiunto:
"Ho sempre finanziato legalmente tutti i partiti, con sottoscrizioni elettorali che pensavo fossero tracciate".
L'inchiesta, cosa è successo, i protagonisti
Come ormai noto, l'inchiesta investigativa della Procura di Genova ha portato agli arresti domiciliari il governatore della Liguria Giovanni Toti, il suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani e appunto l'imprenditore Aldo Spinelli, mentre è finito in carcere l'ex presidente del porto Paolo Emilio Signorini.
A Cozzani è contestato il reato di corruzione elettorale aggravata dall'agevolazione mafiosa.
La stessa contestazione è stata mossa anche nei confronti di Arturo Angelo Testa e del fratello Italo Maurizio (esponenti di Forza Italia nella Bergamasca e sospesi dal partito), entrambi destinatari della misura dell'obbligo di dimora, e dell'ex sindacalista della Cgil Venanzio Maurici con l'obbligo di firma.
Gli sviluppi e l'ombra di una "talpa"
Ma ora, mentre si infiamma sempre più il dibattito politico tra garantisti (ormai però sempre più "tiepidi") e giustizialisti e si attende anche che lo stesso governatore dia la sua disponibilità a parlare per la prima volta con gli inquirenti, su tutta la vicenda si "allunga" l'ombra misteriosa di una "talpa" che avrebbe avvisato gli indagati di "fare attenzione", nella fattispecie "non parlare al telefono" e "spegnere i telefonini in determinate occasioni".
Anzi, da tempo ci sarebbe aperto un fascicolo per rivelazione di segreti d'ufficio. Ma su questo aspetto dalla Procura c'è il massimo riserbo.
Meloni, silenzio rotto solo in queste ore: "Aspettiamo"
E mentre ormai da qualche giorno sia gli organi di informazione sia il Centrosinistra hanno puntato il dito contro la premier Giorgia Meloni e i suoi silenzi sul "terremoto politico-giudiziario" in Liguria, ieri il presidente del Consiglio ha preso una primissima seppur interlocutoria posizione.
Di fatto, prendendo tempo e commentando così a chi le chiedeva se è arrivato il momento che Toti si dimetta:
"Aspetto le sue risposte a quelle che saranno le domande del pm. Penso sia il minimo sindacale nei confronti di una persona che ha governato bene in questi anni la sua Regione".
Ironia del destino, proprio ieri sera, la trasmissione Dimartedì su La7 ha proposto un video di qualche anno fa dove proprio Meloni indicava Giovanni Toti come uno dei migliori testimonial per il Centrodestra.
Centrodestra non più granitico, Crosetto: "Toti molli"
Nel frattempo però le posizioni nel Centrodestra non sono più così compatte e condivise come nei primissimi giorni.
Nelle ultime ore il Ministro della Difesa e co-fondatore di Fratelli d'Italia Guido Crosetto, che pur aveva manifestato dubbi e perplessità, ha infatti osservato:
"Toti non può governare stando ai domiciliari. E' una condizione che, insieme alla pressione psicologica, lo obbligherà a dimettersi".
Edoardo Rixi, viceministro della Lega ai Trasporti e ligure ha aggiunto:
"Bisogna capire i tempi del Riesame, se e e quando a Toti potrebbero essere revocati gli anni. Governare due anni senza presidente sarebbe praticamente impossibile".