Leva militare, La Russa rilancia la "mini naja": di cosa si tratta e come funziona
Il presidente del Senato: "A fronte di questa partecipazione noi prevediamo una serie di incentivi, come crediti per la carriera scolastica e per i concorsi pubblici"
A diciotto anni dalla fine della leva militare obbligatoria, avvenuta il 1° gennaio 2005 con il d.l. 115/2005, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, è tornato a parlare della possibilità di un disegno di legge che consenta ai giovani cittadini italiani di trascorrere sotto le armi quaranta giorni della loro vita:
"Ho predisposto, ma non lo presenterò io perché come presidente del Senato non posso e lo farà un gruppo di senatori, un disegno di legge per portare a 40 giorni quella che è conosciuta come mini naja volontaria. A fronte di questa partecipazione noi prevediamo una serie di incentivi, come crediti per la carriera scolastica e per i concorsi pubblici".
La Russa: "Ho predisposto un disegno di legge per una mini naja volontaria"
La leva militare torna ad essere un argomento dibattuto a seguito delle recenti dichiarazioni di Ignazio La Russa, rilasciate durante la giornata per la commemorazione degli alpini e di tutti i soldati caduti in guerra e in pace per la Patria. Il Presidente del Senato ha incoraggiato la presentazione a Palazzo Madama di un disegno di legge relativo ad una mini naja per i giovani cittadini italiani.
"La proposta di legge dice questo - afferma il Presidente del Senato, Ignazio La Russa - chiunque vuole può, limitatamente ai numeri che man mano verranno fissati, ma che noi pensiamo molto ampi, partecipare alla vita militare nel corpo degli Alpini o in tutti gli altri corpi delle Forze Armate per quaranta giorni per avere un addestramento".
Leva militare, la proposta della mini naja: di che cosa si tratta
Il termine naja, in dialetto veneto, si usa per indicare la leva militare e la vita delle reclute in caserma. La proposta del Presidente del Senato riguarderebbe quella di far trascorrere ai giovani cittadini italiani quaranta giorni della loro vita sotto le armi, lo stesso numero che all’epoca della leva obbligatoria erano dedicati con il Car (il Centro addestramento reclute), alla prima istruzione militare e formale delle reclute.
L'idea del Presidente del Senato rappresenta un vecchio pallino portato avanti dal centrodestra da diversi anni, già lanciato nel 2008 dallo stesso La Russa.
L'istituto della mini naja, per certi versi, formalmente c'è già: la legge 122 del 2010, approvata quando egli era il ministro della Difesa, prevedeva, per il triennio 2010-2012, l'organizzazione in via sperimentale di corsi di formazione a carattere teorico-pratico presso i reparti delle Forze armate, per non oltre tre settimane. Il punto era fornire le conoscenze di base sul dovere costituzionale di difesa della Patria e le attività prioritarie delle Forze armate.
Riguardo quest'ultima idea dei quaranta giorni sotto le armi, La Russa conclude:
"A fronte di questa partecipazione, noi proponiamo degli incentivi che sono punti per la maturità classica, scientifica, tecnica o professionale che sia, o per la laurea, e un punteggio aggiuntivo per tutti i concorsi pubblici. Se riuscissimo a fare in modo che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se lo vogliono, passare un periodo di 40 giorni a imparare cosa è l'amore per l'Italia e il senso civico avremo fatto un grande servizio all'Italia".
Favorevoli e contrari
La proposta di una mini naja ha incontrato aperti consensi tra nell'Associazione nazionale Alpini, venendo però osteggiata dall'opposizione. Alessandro Zan del Pd accusa:
"Dopo due mesi di frasi incongrue, oggi La Russa conferma di essere inappropriato e incompatibile come Presidente del Senato. È grave che la seconda carica dello Stato, super partes per definizione, predisponga proposte di legge che dividono il Parlamento e il Paese".
Angelo Bonelli (Verdi) bolla la proposta come "ridicola", chiedendo invece il finanziamento di Corpi civili di pace e il Servizio civile ambientale. Daniela Ruffino di Azione accusa il presidente del Senato di essere "nostalgico di libro e moschetto".
Leva militare obbligatoria, come funziona nel resto del mondo
Rispetto a quanto accade nel nostro Paese, dove la leva obbligatoria è stata sospesa nel 2005, questo è quello che accade in tutti Stati del resto del mondo dove il servizio è ancora attivo:
- Armenia: Servizio militare obbligatorio per i maschi dai 18 ai 27 dalla durata di due anni
- Austria: Il servizio di leva è ancora obbligatorio e dura 8 mesi. Per gli obiettori di coscienza può essere sostituito con un servizio civile di 12-14 mesi o di 2 anni, se si parla di cooperazione allo sviluppo. Troviamo anche il civic service, che è un impegno part-time nel settore pubblico e che si avvicina in parte al servizio civile, pur avendo una forma diversa
- Brasile: Il servizio militare è obbligatorio in base all’art. 143 della Costituzione brasiliana, tuttavia le modalità e i termini sono rimandati alla legge. Attualmente è rivolto ai cittadini maschi con un’età compresa tra i 18 e i 45 anni e può durare dai 9 ai 12 mesi.
- Cina: Il servizio militare è obbligatorio ed è rivolto sia agli uomini che alle donne. La durata del servizio è di 2 anni presso le Forze armate cinesi
- Cipro: La durata del servizio militare a Cipro arriva addirittura a 25 mesi. E’ comunque possibile scegliere un percorso alternativo di servizio civile dalla durata di 30 mesi.
- Colombia: Il servizio militare è obbligatorio per gli uomini dai 18 ai 27 anni e ha la durata di 6 mesi.
- Corea del Nord: Il servizio militare è obbligatorio, oltre che per gli uomini, anche per le donne tra i 17 e i 20 anni.
- Corea del Sud: Anche la Corea del Sud prevede il servizio militare obbligatorio, che è stato ridotto a 18 mesi nel 2016 (prima aveva la durata di 21 mesi). Non sono previste alternative per gli obiettori di coscienza, se non la reclusione.
- Danimarca: Il servizio militare ha durata di 9 mesi. E’ consentita l‘obiezione di coscienza, ma il servizio civile alternativo, oltre ad avere uno stipendio inferiore, dura di più (13 mesi). Le forze armate in Danimarca sono miste. Infatti, per il 30% sono composte da militari di leva e per il restante 70% da volontari.
- Finlandia: La leva dura da 6 a 12 mesi. C’è la possibilità di prestare un servizio non militare, che consiste nello svolgimento da parte dei giovani obiettori di coscienza di lavori socialmente utili. Tali lavori socialmente utili hanno la durata di 395 giorni e prevedono un periodo di formazione di 28 giorni che si concentra su temi come l’internazionalizzazione, l’ambiente, la pace, la sensibilizzazione civile e il lavoro.
- Germania: Il servizio militare è ancora obbligatorio, ma, in alternativa, i giovani tra i 15 e i 27 anni possono optare di prestare servizio civile, che presenta due distinti programmi. Il primo è il servizio di volontariato sociale, che dura 12 mesi e prevede l’impiego presso le istituzioni di assistenza a bambini e giovani. Il secondo è il volontariato ecologico, che è stato introdotto nel 2007 e prevede l’impegno presso le istituzioni attive nella tutela ambientale.
- Grecia: La Grecia ha mantenuto obbligatorio il servizio militare, che dura 12 mesi. E’ possibile fare obiezione di coscienza per chi dimostra di obiettare per motivi religiosi o filosofici e, a quel punto, il servizio viene svolto come un servizio militare non armato che ha la durata di 23 mesi.
- Israele: Tutti coloro che hanno 18 anni devono prestare servizio militare, sia che siano donne, sia che siano uomini. La differenza tra uomini e donne risiede nella durata del servizio, che per gli uomini è di 32 mesi, mentre per le donne 24.
- Norvegia: La Norvegia è stata il primo paese in Europa a estendere la leva militare anche alle donne in tempo di pace e questo nel segno dell’uguaglianza di genere. Il servizio militare dura dai 6 ai 12 mesi con la possibilità di essere richiamati fino a 44 anni per partecipare a esercitazioni successive. E’ possibile, anche in questo caso, fare obiezione di coscienza e il caso viene vagliato singolarmente. In alternativa, può essere consentito svolgere un servizio civile dalla durata di 16 mesi
- Russia: Il servizio militare era già obbligatorio durante l’Unione Sovietica e ad oggi è obbligatorio per tutti i giovani tra i 18 e i 27 anni. Inizialmente la durata era di 2 anni, ridotta a 18 mesi nel 2007 e, ancora, successivamente abbassata a 12 mesi nel 2008. Il presidente Vladimir Putin nel 2019 ha annunciato l’intenzione di volerlo abolire.
- Svezia: Il servizio militare in Svezia è stato obbligatorio dal 1902. Tutti gli uomini svedesi tra i 18 e i 47 anni erano chiamati a prestare servizio nelle Forze armate svedesi e il servizio militare durava dagli 8 ai 15 mesi. Il servizio militare è stato poi abolito nel 2010. Tuttavia, nel 2016 il governo ne ha annunciato il ripristino per il 2018. Dal 2018, quindi, la leva è tornata obbligatoria e riguarda sia uomini sia donne. Non esiste il servizio civile volontario, ma è previsto un servizio alternativo a quello armato per gli obiettori di coscienza. Il servizio civile alternativo può durare da 3 a 10 mesi e coinvolge sia uomini che donne.
- Svizzera: Il servizio militare è obbligatorio, ma è possibile in alternativa praticare il servizio civile per una durata di 18 mesi. Durante questo periodo i giovani svolgono lavori di pubblica utilità in ambito sanitario, umanitario e sociale.
- Tunisia: Il servizio militare in Tunisia è obbligatorio dal 1957 e riguarda i cittadini tra i 20 e i 35 anni di età. Tuttavia, coloro che sono impegnati in programmi di istruzione superiore o di formazione professionale, prima di prestare servizio militare, possono ritardarlo fino a quando non avranno completato i loro programmi. La durata del servizio militare è 1 anno.
- Turchia: La Costituzione della Repubblica Turca prevede il servizio militare obbligatorio e dura 12 mesi. Tuttavia, nel 2019, il presidente Erdogan ha firmato una legge che ne dimezza la durata temporale. L’obiezione di coscienza è vietata.
- Ucraina: Nel 2013 era stato promulgato un decreto di abolizione, a partire dal 2014, del servizio militare obbligatorio. Tuttavia, a causa della crisi in Crimea del 2014, il presidente Oleksandr Turcynov emanò un decreto che reintrodusse la leva obbligatoria per i giovani di sesso maschile tra i 18 e i 25 anni.