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In Lombardia la Moratti resta al suo posto, ma Fontana: "Rapporto incrinato"

Incontro fra il presidente e la sua vice, che resta determinata a correre comunque per le Regionali (anche con una sua lista) e non pensa a Roma.

In Lombardia la Moratti resta al suo posto, ma Fontana: "Rapporto incrinato"
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Una giornata ad alta tensione (quella di venerdì 30 settembre 2022) terminata poco dopo le 20 quando, quasi contemporaneamente il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana e la sua vice Letizia Moratti si sono incontrati faccia a faccia attorno alle 18,30 proprio nell'ufficio del presidente.

Letizia Moratti, dopo il polverone seguito alla sua partecipazione alla trasmissione di Rai Tre Il cavallo e la torre, rimane al suo posto.

Niente ritiro delle deleghe dunque, ma il presidente Fontana deciderà definitivamente dopo un vertice con i leader del Centrodestra.

Fontana-Moratti, il confronto

Il confronto tra il numero uno e la sua vice era stato annunciato dallo stesso Fontana nella mattinata di ieri, venerdì 30 settembre, e Fontana aveva commentato lasciando palesare drastiche decisioni, ovvero il siluramento della Moratti attraverso il ritiro delle deleghe assessorili:

"Per chiarirci definitivamente, se Moratti non farà parte della squadra del Centrodestra, non potrà continuare a stare con noi".

Faccia a faccia in serata

Come detto, il faccia a faccia tra i due, da soli, è arrivato al termine di una giornata dove entrambi hanno regolarmente portato avanti i loro impegni istituzionali che avevano in agenda.

Nulla è trapelato dal loro confronto, né dai toni tra i due salvo poi le note stampa diffuse quasi in contemporanea da governatore e vice.

"Rapporto incrinato, ma ascolterò i leader Centrodestra"

Il presidente della Regione ha evidenziato il suo malessere nella nota diramata poco dopo le 20:

"Ho evidenziato alla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti che il nostro rapporto fiduciario, sul piano del posizionamento politico, si è incrinato. Ciò nonostante, essendo io il garante della coalizione in Lombardia e per senso di responsabilità rispetto al momento politico nazionale che stiamo vivendo, mi riservo di prendere una decisione dopo un confronto con i leader del Centrodestra".

Moratti: "Aspetto fiduciosa le decisioni del Centrodestra"

Poco dopo era arrivata anche la nota stampa diffusa dalla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti:

"Questa sera ho incontrato il presidente Attilio Fontana al quale ho confermato la coerente disponibilità offerta al Centrodestra (per la candidatura alle Regionali). Resto in fiduciosa attesa che si esprimano definitivamente in merito i leader nazionali del centrodestra dopo la formazione del nuovo Governo, che in questo momento è la priorità assoluta del nostro Paese".

Venerdì di tensione, cosa era successo giovedì

Un Regione Lombardia (quasi) al momento della verità. La vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, come aveva già anticipato in più di un'occasione nelle scorse settimane, ha fugato ogni (ancora) possibile dubbio e ha confermato la sua volontà di correre per la carica di governatore.

Il cavallo e la torre, Moratti ha mosso le sue pedine

Come raccontato dai colleghi di Prima Milano, lo ha fatto ieri sera, giovedì 29 settembre 2022, all'interno della trasmissione "Il Cavallo e la torre" condotta da Marco Damilano su Rai Tre.

Nel talk show di prima serata della terza rete Rai l'ex ministro dell'Istruzione, incalzata dal conduttore ha sgombrato il campo proprio dall'ipotesi di un incarico ministeriale (alla Sanità o all'Innovazione) che la stessa leader di FdI e premier in pectore Giorgia Meloni le voglia affidare:

"Non l'accetterei anche se sarei onorata. Ritengo di poter dare un valore aggiunto alla mia Regione. E' una Regione straordinaria con potenzialità che Penso, Spero di poter contribuire a un posizionamento della mia regione, che è anche motore del Paese dal punto di vista economico e di innovazione. Aiutare la Lombardia vuol dire servire il Paese. Credo da parte mia sia più corrente continuare".

Il passaggio del testimone con Fontana

In questo senso la vicepresidente della Regione ha ripercorso proprio il momento in cui fu chiamata a Palazzo Lombardia dal governatore Fontana:

"Sono stata chiamata e ho accettato per responsabilità e amore per la mia regione, con l'impegno parallelo di un passaggio di testimone a fine legislatura. Ho lavorato e lavoro coerentemente a quell'impegno ma coerentemente a quelle indicazioni ho costruito anche una rete civica".

Un passaggio di testimone che sembrerebbe però non profilarsi perché lo stesso Fontana ha da tempo annunciato di volersi ricandidare.

In attesa delle decisioni del Centrodestra

Moratti ha confermato la sua volontà di aspettare con lealtà istituzionale le decisioni che verranno prese dal Centrodestra (Fratelli d'Italia forte del boom elettorale non fa mistero di voler rimettere in discussioni alcune dinamiche nella coalizione)e di essere stata contattata (senza però dire da chi, Calenda?) per una candidatura a Palazzo Lombardia.

E alla domanda se quella risposta sarà negativa, Moratti ha commentato:

"Ho lavorato anche a una rete civica che ho costruito ascoltando diversi mondi, dall'industria al terzo settore, per costruire un programma".

I contatti con la Meloni, la stoccata a Salvini

La decisione del Centrodestra arriverà con tutta probabilità dopo la composizione dell'Esecutivo. La stessa Moratti "interrogata" sul fatto se in questi giorni si stia sentendo con Giorgia Meloni ha evidenziato come "in questi giorni Giorgia Meloni sia impegnata in decisioni molto importanti e delicate per il Paese".

Come ad esempio, tra le nomine dei ministri, chi siederà al Viminale, al Ministero e dell'Interno dove ancora ci sono dubbi tra una scelta politica (il leader della Lega Matteo Salvini vorrebbe tornarci) e il ruolo affidato a un tecnico.

E qui Moratti ha sferrato una stoccata all'ex ministro:

"Più che le etichette di partito conta più la qualità delle persone".

Il puzzle delle Regioni

Tutto nasce da un puzzle per le Regionali (in primis su Sicilia, Lazio e Lombardia) che è ormai andato in mille pezzi e sembra difficile ricomporre.

Dal pasticciaccio in Sicilia con la mancata ricandidatura di Musumeci (fedelissimo di Giorgia Meloni), il proseguo delle settimane, tra Amministrative (con l'altro pasticciaccio a Verona) e Regionali sta portando tensioni altissime.

Cadendo la ricandidatura di Musumeci, di conseguenza si è iniziato a mettere in discussione quella di Fontana. Il boom di FdI e il crollo della Lega hanno fatto il resto.

Se per il Lazio nessuno sembra potersi stracciare le vesti, la partita vera si gioca per la Lombardia e dalla Lega è già arrivato qualche messaggio ai naviganti, ovvero alla Meloni:

"Se salta la Lombardia a Fontana...".

Ad ogni modo, ci sono poi anche le questioni aperte su Friuli, Molise e Veneto.

Il cavallo e la torre, che partita a scacchi a Roma e Milano

Al di là della coincidenza con il nome della trasmissione che ha visto ospite la Moratti, quella a cui si sta assistendo a Roma (e a Milano) è una vera e propria partita a scacchi.

Sul tavolo ci sono "partite" importanti. I ministeri che andranno alla Lega e appunti su tutti il Viminale. Ma anche le presidenze di Camera e Senato. Per Camera sembrerebbe in pole position Roberto Calderoli, ma a sorpresa Giorgia Meloni nelle scorse ore ha aperto alla possibilità di un nome dell'opposizione.

E poi ancora il Ministero delle Autonomie e, ancora, quello dell'Innovazione che la Lega punta a portare a Milano e per il quale (oltre a quello della Moratti), si è fatto il nome dello stesso Fontana.

Una partita nella partita

Tornando su Milano e la Lombardia il quadro pare delineato: Salvini e i suoi non sembrano voler arretrare su Fontana (anche se questo poi vorrebbe dire un ridimensionamento dell'eventuale presenza in Giunta a fronte dell'exploit di FdI)  che andrebbe ad aggiungersi al probabile ridimensionamento degli scranni al Pirellone.

FdI (ma anche Forza Italia proprio per non dare campo libero agli ex An o far tornare in auge la Lega) potrebbe invece puntare deciso su Letizia Moratti.

Dopo la formazione del Governo se ne saprà di più.

Il tutto mentre in casa Lega, la fronda anti Salvini ha fatto una raccolta firme per chiedere urgentemente la convocazione del Congresso.

La replica di Fontana

Al termine della trasmissione di Rai Tre, a stretto giro di posta è arrivata la replica del governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana:

"Contrariamente a quanto da lei affermato, non ho mai promesso a nessuno un passaggio di testimone al termine del mio mandato. È una prerogativa dei partiti, allora come oggi. Non era né allora né oggi nella mia disponibilità. Come tutti sanno non sono cariche ereditarie. Quindi non è molto chiaro quale spirito di servizio invochi se la condizione era quella di essere nominata vicepresidente e anche candidata presidente. Non mi è chiaro dove sia il senso di responsabilità".

Faccia a faccia tra i due questa sera

Lo stesso governatore ha anche affermato di voler avere al più presto un chiarimento con la Moratti.

Un passaggio che il numero uno di Palazzo Lombardia ha rimarcato in maniera molto forte:

"Una cosa è far politica, un’altra giocare sull’onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi".

E infatti in tarda mattinata è stato lo stesso Fontana a comunicare che incontrerà Letizia Moratti nel suo ufficio presidenziale:

"L'ho convocata e ci vedremo nel mio ufficio questa sera. Dovrà chiarire questo fatto, non possiamo continuare ad andare avanti con questa strana situazione. Bisogna che si dia una svolta e che si capisca se vuole essere ancora parte della nostra squadra o se vuole far parte di un'altra".

Il commento del coordinatore regionale della Lega

Ancor più perentorio il commento del coordinatore regionale della Lega, Fabrizio Cecchetti:

"C'è stupore e sconcerto per un assessore come Letizia Moratti che ha lavorato e sta lavorando in una giunta di centrodestra, ma che da mesi annuncia di volersi candidare con altri partiti, appoggiata magari anche dalla sinistra. Con coerenza, ne tragga subito le conseguenze. Con tutte le sfide che attendono la Regione Lombardia nei prossimi mesi, non abbiamo tempo da perdere con dubbi, polemiche o ambizioni personali. Avanti con Attilio Fontana e la sua squadra, premiata da oltre il 50% dei voti anche domenica scorsa. Se qualcuno ha cambiato idea o squadra si faccia da parte".

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