FAR QUADRARE I CONTI

Legge di Bilancio: sarà un autunno caldo per arrivare a definire la Manovra

Il nodo principale riguarda ancora le coperture finanziarie: la Lega punta alla Flat tax, Fratelli d’Italia e Forza Italia indicano come priorità la riduzione dell’Irpef per il ceto medio

Legge di Bilancio: sarà un autunno caldo per arrivare a definire la Manovra

Ahi ahi ahi, i conti non tornano. O in vista dell’autunno e dell’inverno la coperta rischia di essere corta.

Ma soprattutto lo stato dell’arte dei conti pubblici e della destinazione delle risorse disponibili rischia di creare nuove tensioni all’interno della maggioranza.

Con l’opposizione di Centrosinistra pronta a tornare di nuovo all’attacco del Governo.

E del resto, le parole nelle scorse ore le dichiarazioni del viceministro all’Economia, Maurizio Leo (Fratelli d’Italia) sono destinate ad alimentare un dibattito piuttosto acceso e forse, almeno nel breve periodo, di difficile soluzione.

I conti non tornano, la manovra è un “cantiere aperto”

La manovra di bilancio resta in fase di definizione e il nodo principale riguarda ancora le coperture finanziarie.

La vicenda tra gli addetti ai lavori della politica interna ed economica è piuttosto chiara in questi giorni e stavolta non riguarda solo il ministro Giancarlo Giorgetti (in copertina), uomo dei numeri al quale spesso in passato è toccato far quadrare i conti, mettendo in equilibrio cifre e desiderata.

Proprio per questa incertezza, i leader della maggioranza (Meloni, Salvini, Tajani, Lupi), riuniti mercoledì a Palazzo Chigi, hanno scelto di rimandare il confronto che tra l’altro aveva già registrato un nulla di fatto anche per le candidature dei governatori alle Regionali.

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Ma il rinvio, a dir la verità non è soltanto “politico”, perché in effetti un quadro più chiaro dovrebbe emergere soltanto nei prossimi giorni, dopo la pubblicazione dei dati Istat sulla contabilità nazionale.

Certo, le esternazioni del rappresentante del Governo Leo rischiano di avere una “lettura” a due facce.

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Maurizio Leo, viceministro all’Economia

Perché il viceministro dell’Economia ha confermato che i lavori sono ancora in corso:

“La legge di bilancio è un cantiere aperto, stiamo valutando tutte le proposte della maggioranza. Le decisioni definitive dipenderanno dalle risorse disponibili”.

Flat tax e ipotesi in campo

Governo, tecnici e funzionari ci stanno lavorando e non poco. Quasi giorno e notte.

Tra le ipotesi allo studio c’è l’introduzione di una tassazione agevolata sulle componenti variabili dello stipendio – straordinari, turni festivi e notturni, premi di produttività – che verrebbero così sottratti all’imposizione ordinaria, con un beneficio sul netto in busta.

Il modello di riferimento è quello della misura già in vigore fino al 2027 sulla produttività, che applica un’aliquota del 5% fino a 3.000 euro e con redditi entro gli 80.000 euro annui.

Resta però da stabilire sia la nuova aliquota sia il tetto.

Matteo Salvini ha proposto addirittura l’azzeramento delle imposte sui premi.

Parallelamente, Fratelli d’Italia e Forza Italia indicano come priorità la riduzione dell’Irpef per il ceto medio, con il taglio di due punti dell’aliquota al 35% applicata ai redditi tra 28.000 e 50-60.000 euro.

Un intervento che richiede circa 4 miliardi, da reperire attraverso il concordato biennale e maggiori entrate dalla lotta all’evasione fiscale.

La rottamazione delle cartelle

Molto più complessa appare la questione della nuova sanatoria chiesta dalla Lega: una “rottamazione quater” che consentirebbe di saldare i debiti fiscali in 120 rate senza sanzioni né interessi.

La misura avrebbe un costo stimato di 4-5 miliardi, difficili da reperire considerati anche gli impegni per sanità, pensioni e Ires premiale.

Il disegno di legge collegato è attualmente in discussione al Senato, ma i tempi si stanno allungando: la scadenza per la presentazione degli emendamenti è slittata al 22 settembre.

Tra i paletti allo studio, l’esclusione dei contribuenti “recidivi”, ossia coloro che hanno già aderito a precedenti rottamazioni senza rispettare i pagamenti.

Leo ha ribadito che un nuovo intervento potrà essere valutato, ma in modo selettivo, a sostegno di chi versa in reali difficoltà economiche.

Salvini, però, non sembra intenzionato a cedere:

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Matteo Salvini

“Voglio che nella legge di bilancio sia prevista la cancellazione di sanzioni e interessi e la possibilità di spalmare i debiti in dieci anni”.

E ha aggiunto un richiamo al sistema bancario, invitando gli istituti di credito a contribuire volontariamente allo sviluppo del Paese.

Professioni economico-giuridiche

Infine, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge delega per il riordino delle professioni economico-giuridiche, che coinvolgono circa 120.000 operatori in Italia.

Tra le novità, tempi più rapidi per l’abilitazione alla professione di commercialista ed esperto contabile, grazie alla possibilità di svolgere il tirocinio già durante il percorso universitario.

Il provvedimento richiama inoltre il rispetto della normativa sull’equo compenso.