verso lo strappo?

Lega furiosa con Draghi, Governo appeso a un filo. Romeo: "Ci siamo, ma con una nuova maggioranza"

La Lega fortemente irritata per il discorso di Draghi. Tutti a casa?

Lega furiosa con Draghi, Governo appeso a un filo. Romeo: "Ci siamo, ma con una nuova maggioranza"
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Chi pensava che il passaggio in Senato fosse una formalità e profetizzava già un Draghi bis forse in queste ore si sta ricredendo. Perché il Governo Draghi al momento è appeso a  un filo, peraltro sottilissimo. "Colpa", se così si può dire, del discorso del premier, che toccando alcuni argomenti (tassisti, balneari, catasto) ha irritato parecchio Matteo Salvini e la Lega.

Lega furiosa con Draghi, Governo appeso a un filo

Il centrodestra è riunito in questi minuti a Roma, ma la situazione è molto tesa. Forza Italia (o almeno una buona parte) sarebbe per continuare con l'avventura di Governo, mentre la Lega parrebbe piuttosto arrabbiata. Le parole di Draghi, infatti, hanno irritato parecchio Salvini, che è stato visto bloccare sul nascere gli applausi che alcuni dei suoi stavano applaudendo il discorso del premier.

Il Capitano, sempre prodigo di parole, ha poi lasciato in silenzio Palazzo Madama per andare a Villa Grande, dove è in corso l'incontro del centrodestra di Governo ("Sappiamo già cosa pensa Giorgia", ha detto Maurizio Lupi spiegando l'assenza di Fratelli d'Italia).

In questo senso anche le parole di Massimiliano Romeo, capogruppo leghista in Senato, tracciano una linea: o un nuovo Governo (con una maggioranza diversa) o elezioni.

Cosa succede?

Ipotizzare una conclusione è impresa ardua. Anche nella Lega c'è chi vorrebbe proseguire nell'avventura di Governo sino al termine della legislatura. Ma Giorgia Meloni lo ha fatto capire chiaramente: "Avete l'opportunità di mandare a casa l'Esecutivo e andare al voto oggi, non sprecatela".

Entrano in gioco molti calcoli elettorali. Conviene la Lega e Forza Italia andare alle urne oggi, sapendo che FdI è il partito di maggioranza nella coalizione? Nel caso di fiducia a Draghi l'inevitabile strappo con Meloni è ricucibile? Forza Italia può permettersi una scissione (un gruppo, con Carfagna, Brunetta e Gelmini in testa, starebbe senza dubbio con Draghi)?

Non è semplice dare risposte, soprattutto in poche ore, dato che nel tardo pomeriggio è previsto il voto.

 

I Cinque Stelle... spariti

Quel che è certo è che il ruolo del Movimento Cinque Stelle è diventato sempre più marginale. Assodato che il Governo starebbe in piedi anche senza i voti dei grillini, infatti, Conte rischia di perdere anche la "bandierina" di quello che ha fatto cadere Draghi. Perché è ovvio che se il centrodestra votasse contro la fiducia, i riflettori sarebbero tutti per Salvini&Co.

Una situazione intricatissima, che sarà risolta entro poche ore. Almeno per quanto riguarda il Senato. Perché domani (forse) si va alla Camera...

 

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