il governo battuto

Lega e FI hanno voluto riportare il limite dei pagamenti in contanti da mille a 2mila euro

Approvato un emendamento di Fratelli d'Italia. La modifica spostata al 2023.

Lega e FI hanno voluto riportare il limite dei pagamenti in contanti da mille a 2mila euro
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Per quest'anno si potrà pagare in contanti fino a 2.000 euro. Con una mossa a sorpresa Lega e Forza Italia, votando insieme a Fratelli d'Italia, hanno fatto "andare sotto" il Governo e innalzato del doppio (oggi è mille) il limite dei pagamenti in moneta.

Pagamenti in contanti: si passa da 1.000 a 2.000 euro

Il tetto ai pagamenti in contanti era stato abbassato da 2.000 a 1.000 euro con l'inizio dell'anno, e dunque in pochi si aspettavano che si potesse consumare subito il dietrofront. Già in fase di discussione della legge di bilancio Fratelli d'Italia aveva chiesto l'innalzamento della soglia, ma in quel momento non aveva trovato sponda negli alleati di centrodestra interni al Governo, probabilmente perché Lega e Forza Italia non volevano "rompere" con le altre forze di maggioranza poco prima del voto sul presidente della Repubblica. Ma durante la discussione sul Decreto Milleproroghe - che peraltro ha dato il via libera al discusso Bonus psicologo - si è consumato lo strappo, con l'emendamento passato per un voto.

La modifica sposta l'entrata in vigore del provvedimento all'1 gennaio 2023.

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Esulta Giorgia Meloni

Esulta, come è chiaro che sia, Giorgia Meloni:

"Grazie ad un emendamento di Fratelli d'Italia il tetto all'utilizzo del contante viene riportato da subito a 2000 euro. La maggioranza si è spaccata su un provvedimento importante per famiglie e imprese: siamo riusciti a portare a casa un primo, piccolo, ma significativo risultato per favorire l'economia reale. Questa è la dimostrazione che un'alternativa alla deriva tecnofinanziaria dell'ultimo decennio è possibile, e noi continueremo giorno e notte a lavorare per dare una nuova speranza all'Italia.  Basta favori alle banche, difendiamo attività e famiglie"

Governo battuto quattro volte

Quella sul tetto al contante non è stata la sola "debacle" del Governo. Nella notte l'Esecutivo è andato sotto in altre tre occasioni:   è passato l'emendamento che prevede il dietrofront sull'Ilva, così come sono state approvate norme sulle graduatorie della scuola e i test sugli animali.

Il perché della decisione

Non ci sono motivazioni ufficiali sul perché della decisione di Lega e FI di votare l'emendamento, ma è possibile forse darne una spiegazione puramente politica. Che con il progressivo regredire della pandemia  la fine della "pace" sotto l'egida di Mario Draghi  l'unità di Governo lasci spazio alla campagna elettorale? Uno scenario che è tutto da verificare, ma certamente all'interno del Governo qualche ragionamento in merito andrà fatto...

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