Politica agricola comune

Le proposte di Meritocrazia Italia per una maggiore credibilità della Pac

​"Non basta più finanziare a pioggia, senza valutare i risultati concreti: è il momento di premiare, con fare incentivante, chi investe in pratiche agricole responsabili e che contribuiscono attivamente alla tutela della biodiversità"

Le proposte di Meritocrazia Italia per una maggiore credibilità della Pac

Con l’introduzione delle riforme della Politica Agricola Comune (Pac) per il periodo 2023-2027, l’Europa prova a rispondere alle crescenti sfide globali in materia di sostenibilità, cambiamento climatico e sicurezza alimentare.​

Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti, serve ancora un cambiamento profondo, capace di garantire un’agricoltura resiliente, competitiva e veramente orientata al futuro.

Pac, i limiti del sistema

​La Pac, che rappresenta una parte significativa del bilancio europeo, è stata concepita per garantire la sicurezza alimentare, sostenere il reddito degli agricoltori e promuovere lo sviluppo delle aree rurali. Nel corso degli anni, ha contribuito a stabilizzare i mercati agricoli e a incrementare la produttività. Con il tempo, però, sono emersi i limiti del sistema, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale, giustizia sociale ed efficienza economica.​

La crescita della burocrazia, la scarsa competitività e la pervicace insistenza su pratiche agricole poco sostenibili sono questioni che necessitano una risposta immediata e strutturata.

​Oggi, con l’orizzonte del 2027, ormai prossimo, è evidente che la Pac debba evolversi ulteriormente per rispondere alle sfide del Green Deal Europeo e alla Strategia per la Biodiversità 2030. Se, da un lato, la transizione ecologica richiede azioni concrete per ridurre le emissioni e tutelare gli ecosistemi; dall’altro, è imprescindibile che l’agricoltura rimanga un settore competitivo, innovativo e capace di alimentare il benessere delle comunità rurali.

Le proposte di Meritocrazia Italia

​In questo contesto, Meritocrazia Italia propone una serie di interventi concreti per rafforzare la credibilità della PAC e del sistema agricolo europeo nel suo complesso.

Il cuore di questa proposta si fonda sulla meritocrazia e sulla trasparenza, in un’ottica di crescita inclusiva e sostenibile. La premialità deve essere riservata a quelle aziende agricole che dimostrano impegni tangibili verso la sostenibilità e l’innovazione, favorendo modelli di agricoltura che rispettano l’ambiente e promuovono l’efficienza produttiva.

​”Non basta più finanziare a pioggia, senza valutare i risultati concreti: è il momento di premiare, con fare incentivante, chi investe in pratiche agricole responsabili e che contribuiscono attivamente alla tutela della biodiversità. Allineandosi in compliance concrete e fattive con le linee guida di carattere internazionale sul tema”.

“La cooperazione territoriale rappresenta un altro pilastro fondamentale di questa visione”.

​”Reti di imprese agricole e consorzi devono essere incentivati, permettendo una gestione condivisa delle risorse naturali e lo sviluppo di progetti collettivi che riducano gli sprechi alimentari, ottimizzino l’uso delle risorse, riducano i costi di produzione e promuovano la gestione sostenibile dei territori. L’introduzione di un Fondo di Transizione Giusta, finalizzato a sostenere le aziende agricole nella transizione verso tecnologie più avanzate e sostenibili, rappresenta un passo essenziale per garantire che nessuno venga lasciato indietro nel processo di modernizzazione e allineamento detto”.

“Al contempo, la semplificazione burocratica è un altro aspetto cruciale per una PAC più efficiente e accessibile. La complessità amministrativa ha spesso costituito un ostacolo per le piccole e medie aziende agricole, che si trovano a fronteggiare difficoltà nell’accesso ai fondi”.

Meritocrazia Italia propone quindi l’adozione di strategie comunicative più capillari ed efficaci, unitamente a procedure diversificate più semplici a seconda delle dimensioni organizzative e di piattaforme digitali intuitive e di assistenza tecnica mirata, per rendere più facile la conoscenza e partecipazione a questo strumento fondamentale, senza che la burocrazia ne rappresenti un freno.

“Infine, non si può ignorare l’importanza di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori. È fondamentale che venga rafforzata l’educazione alimentare e la informazione sul valore dei prodotti locali e sostenibili, per creare un circolo virtuoso che premi l’impegno in favore di un’agricoltura responsabile”.

“Solo con un’adeguata informazione i cittadini possono comprendere pienamente l’importanza di sostenere un settore che deve essere tanto produttivo quanto capace di proteggere il nostro ambiente e le generazioni future”.