Le opposizioni insistono: "Meloni riferisca in Aula". E minacciano un nuovo blocco del Parlamento
Si alza nuovamente la tensione dopo la denuncia di una delle vittime del torturatore libico
Si infiamma il dibattito sul caso Almasri, dopo che un'altra denuncia è stata presentata nei confronti della premier Giorgia Meloni e dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi da parte di una delle vittime del torturatore libico.
E l'opposizione torna a chiedere a gran voce che la presidente riferisca in Aula, minacciando un nuovo blocco dei lavori.
Caso Almasri, le opposizioni: "Meloni venga in Aula"
Sul caso Almasri le opposizioni si compattano e chiedono di nuovo a gran voce un'informativa in Parlamento. Lo hanno chiesto in avvio dei lavori alla camera il leader del M5s Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni di Avs, Chiara Braga del Pd, Roberto Giachetti di Italia Viva, Benedetto Della Vedova di +Europa e Valentina Grippo di Azione.
"Chiedo a nome di tutto il gruppo un'informativa urgente di Giorgia Meloni che deve venire in Parlamento a spiegare agli italiani la versione vera sul caso Almasri. Deve venire il presidente non può essere certo il ministro che cura i Rapporti con il Parlamento. Meloni deve chiarire al Paese perché lei donna, madre, cristiana ha consentito tutti gli onori di un volo di stato per sottrarre alla giustizia internazionale un boia, accusato addirittura di stupro di bimbi di 5 anni", ha attaccato Conte.
Il blocco dei lavori
Domani è convocata una conferenza dei capigruppo, e si preannunciano scintille.
"Anticipiamo che non siamo disponibili a riprendere i lavori d'Aula se non ci sarà una risposta adeguata. Di questo tema si deve parlare qui, in Parlamento", ha aggiunto la capogruppo dem Chiara Braga.
Il Governo parlerà: ma chi e quando?
Ad annunciare un'informativa era stato comunque già nei giorni scorsi il vicepremier Antonio Tajani, anche se non si era espresso su nomi e tempistiche:
"Qualcuno verrà. Tutti dimenticano che già il ministro Piantedosi ha parlato una volta. E verrà qualcuno a parlare. C'è la conferenza dei capigruppo, deciderà tempi e modi".