TEMA DIBATTUTO DA ANNI

Le multinazionali straniere pagheranno finalmente le tasse in Italia?

Si prevede di dare più poteri di "indagine" all'Agenzia delle Entrate. Difficile scorporare ricavi e utili e il danno per le casse statali è enorme

Le multinazionali straniere pagheranno finalmente le tasse in Italia?
Pubblicato:
Aggiornato:

Sulle tasse e le multinazionali, se non è una svolta o una vera e propria rivoluzione, poco ci manca. Su uno dei temi più dibattuti e controversi di questi ultimi potrebbe davvero ora arrivare la soluzione che accontenta tutti.  Soprattutto per quelli che (non a torto) specie in tempo di crisi lamentano che a "pagare sono sempre gli stessi".

Tasse e multinazionali, c'è la svolta?

Ma come detto, ora al fotofinish prima della pausa estiva dei lavori del Parlamento potrebbe essere arrivata la svolta.

E' accaduto nell'ambito della discussione della Delega fiscale dopo la presentazione di un ordine del giorno redatto dai parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Ricavi e tasse in Italia, cosa cambia

Secondo il documento portato all'attenzione dell'Aula dai pentastellati, il Governo dovrà:

"...garantire la piena ed effettiva tassazione dei ricavi conseguiti in Italia per tutte le imprese che appartengono a gruppi multinazionali e nazionali che non hanno una stabile organizzazione sul nostro territorio nazionale, anche valutando l'opportunità di rafforzare il potere di accertamento dell'Agenzia delle Entrate".

L'ordine del giorno del M5S ha raccolto un'adesione bipartisan ed è stato approvato all'unanimità dopo che anche lo stesso Governo si era espresso favorevolmente su questa proposta.

La fotografia di un fenomeno sommerso

Come detto, il tema è ampiamente dibattuto da anni. Di fatto si tratta di un vero e proprio "mondo sommerso".

Da tempo infatti sulle multinazionali e grossi gruppi è infatti quasi praticamente impossibile la distinzione tra ricavi e utili e dunque su quanto effettivamente può essere soggetto a tassazione.

Quanto ci perde l'Italia

Tanto più che quasi sempre questi colossi presentano un dato "macro-aggregato" che rende altrettanto impossibile "indagini" fiscali dei diversi Paesi.

L'ordine del giorno approvato guarda soprattutto ai colossi e alle realtà che operano attraverso il mercato del web: si stima che per l'Italia possa trattarsi di una partita da 28 miliardi di euro e di un gettito di 7 miliardi.

Seguici sui nostri canali