I CASI DEL GIORNO

La telenovela Orlando e il caso Boccia: fra politica e gossip, cosa ci hanno lasciato le cronache agostane

La corsa delle Regionali in Liguria sempre più segnato dai tatticismi, intanto la premier è alla prese con il polverone del ministro alla Cultura

La telenovela Orlando e il caso Boccia:  fra politica e gossip, cosa ci hanno lasciato le cronache agostane
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L'estate sta finendo (non troppo a giudicare dalle temperature) e la politica si prepara a scaldare i motori.

Nel frattempo dopo aver infiammato il dibattito balneare con lo ius scholae, a tenere banco in vista della manovra finanziaria sono il caso Sangiuliano-Boccia e il rompicapo delle Regionali in Liguria con Centrosinistra e Centrodestra che ancora non hanno sciolto alcuna riserva sui loro candidati.

Anche se almeno il Centrosinistra un nome forse quasi sicuro ce l'ha dal momento che il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha sciolto la sua di riserva e ha detto sì alla candidatura dell'ex ministro Andrea Orlando.

L'ex ministro Andrea Orlando

Liguria, che rompicapo: i dubbi di Elly, il sì di Conte

Ligure doc e già più volte ministro, Orlando però sembra non avere il pieno e convinto gradimento del segretario nazionale del Pd Elly Schlein.

In effetti, un particolare non di poco conto, anche se appunto in queste ultime ore l'ex rappresentante di Governo ha incassato il sì di Giuseppe Conte con il M5S che ha ritirato la candidatura del senatore Luca Pirondini che ha spiegato:

Luca Pirondini, senatore del Movimento 5 Stelle
Luca Pirondini, senatore del Movimento 5 Stelle

"Dopo numerosi confronti sui temi comuni, la candidatura di Andrea Orlando è risultata essere l’opzione più condivisa nella coalizione".

Una fotografia confermato dallo stesso ex presidente del Consiglio:

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

"Abbiamo la necessità di restituire ai cittadini liguri la possibilità di immaginare un futuro migliore, improntato alla trasparenza e all’etica pubblica. Il bene della Liguria significa oggi la convergenza sul profilo di maggiore unità: non ci tiriamo indietro, ci mettiamo al servizio dei cittadini. Andiamo avanti insieme per vincere questa importante sfida".

L'altro rebus: che faranno il centrodestra e Italia Viva

Da un rompicapo a un altro. Che faranno il Centrodestra e Italia Viva.

Edoardo Rixi, ligure, viceministro ai Trasporti
Edoardo Rixi, ligure, viceministro ai Trasporti

Dalla Lega il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi ha di fatto "smontato" personalmente l'ipotesi di una propria candidatura, ribadendo l'auspicio che la scelta del futuro governatore "cada" sulla figura di un "civico" e dando la disponibilità a metterci la testa e cercare di chiudere la partita già entro la fine di questa settimana.

Uno slancio propositivo che sembra trovar sponda anche in Forza Italia, mentre sulla designazione di chi cercherà di succedere al dimissionario Giovanni Toti (travolto da un'inchiesta giudiziaria, indagato per corruzione dalla procura di Genova) sembra decisamente più tiepida e comunque non avere eccessiva fretta Fratelli d'Italia.

Renzi, a Genova con Giorgia, in Liguria con Elly

Infine, come detto, resta la curiosità nel vedere cosa faranno Renzi e Italia Viva, mentre Carlo Calenda e Azione saranno sicuramente a sostegno di Orlando.

C'eravamo tanto amati, ma ora Calenda demolisce Renzi Fa ridere
Carlo Calenda e Matteo Renzi

Si lavora alla proposta di un campo largo, ma c'è un particolare che al momento è un ostacolo insormontabile.

Nella città di Genova Italia Viva è nella coalizione del sindaco di Centrodestra Marco Bucci.

E' scontato dire che fin quando la situazione rimane questa, di campo largo non se ne parla. Ma se Italia Viva uscisse dalla maggioranza nel capoluogo tutto cambierebbe.

Sangiuliano-Boccia, il caso dell'estate

Nel frattempo, il centrodestra e il Governo sono alle prese con il caso Sangiuliano-Boccia. 

L'opposizione di Centrosinistra (Pd e Italia Viva) è decisa ad andare a fondo in Parlamento sulla vicenda del rapporto tra la consulente e imprenditrice Maria Rosaria Boccia (al momento mancata) e il ministro della Cultura.

Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano
Il nodo della questione è se Boccia (presidente di Fashion Week Milano Moda) abbia partecipato (senza averne titolo) a riunioni operative e sopralluoghi (e allo stesso tempo abbia ricevuto documentazioni ufficiali) riguardo il G7 della Cultura in programma tra il 19 e 21 settembre tra Napoli e Pompei.

La difesa d'ufficio della premier (che però è furente)

Nelle scorse ore la premier Giorgia Meloni (che però voci di corridoio assicurano sia furente per questa vicenda) ha cercato di smontare il caso:

Giorgia Meloni

"Il ministro mi garantisce che questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato, particolarmente per quello che riguarda il G7 e soprattutto mi garantisce che neanche un euro degli italiani e dei soldi pubblici è stato speso per questa persona".

Anche se però in qualche modo il presidente del Consiglio ha ammesso:

"Sangiuliano mi ha detto che effettivamente aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico di collaborazione non retribuito, poi ha fatto una scelta diversa, ha deciso di non dare quell'incarico di collaborazione per chiarire alcune questioni".

L'intraprendenza dell'imprenditrice: foto e post senza sosta

A far da contraltare c'è l'intraprendenza dell'imprenditrice che continua a "postare" foto e documenti senza sosta.

Foto con il ministro in svariate e occasioni e la pubblicazione di documenti (solo l'intestazione) relativi proprio all'organizzazione del G7 della Cultura in Campania.

Oltre a ringraziare il Ministro per la nomina alla consulenza ai Grandi Eventi (vedi foto) e all'accusa di essere stata "rimossa" dalla chat del Ministero nei giorni di Ferragosto.

Boccia su Instagram

Lo scontro: Nemmeno un euro per il caffè. No, tutto pagato

Nel frattempo nelle ultime ore il polverone rischia di alzarsi ancor di più. Perché il ministro Sangiuliano attraverso una lettera alla Stampa ha rispedito al mittente accuse, pettegolezzi e provocazioni spiegando che alla Boccia "non veniva dato un euro, nemmeno per il caffè".

Una posizione che evidentemente sta portando solo alla reazione di indispettire ulteriormente l'imprenditrice che ha rilanciato ancora attraverso i social:

"Io non ho mai pagato nulla. Mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri, tant'è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo segreteria del ministro".

Una vicenda intricata destinata forse ad avere addirittura più clamore e conseguenze di quella che sta interessando Daniela Santanché e che potrebbe costare il posto all'ex direttore di Rai2.

CONTINUA: Nell'intrigo politico dell'estate Boccia-Sangiuliano ci finiscono anche Sanremo, Riva Ligure e il Casinò

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