Un cauto ottimismo. E’ quello che si respira a Johannesburg, in Sudafrica, teatro del G20 di questi giorni e che ha visto l’arrivo anche della nostra premier Giorgia Meloni.
L’ottimismo dell’immediata vigilia deriva dal fatto che secondo quanto riportato dal quotidiano sudafricano Daily Maverick, i negoziatori del G20 sarebbero ormai prossimi a un’intesa per presentare un comunicato congiunto dei leader, attesi alla riunione di oggi, sabato 22 novembre 2025, e domenica.
L’intesa dei leader nonostante l’assenza di Trump (ma gli Usa forse ci ripensano)
Le stesse fonti suggeriscono che un accordo di massima sulla bozza sarebbe già stato definito nelle ultime ore, nonostante il clima complesso creato dall’assenza degli Stati Uniti, che hanno scelto di non partecipare in seguito alle accuse di Donald Trump al Sudafrica riguardo presunte “persecuzioni” contro la popolazione bianca.

E proprio Trump, tra l’altro impegnato, nella soluzione per l’accordo di pace tra Russia e Ucraina, si è reso protagonista di un’accesa polemica riguardo il vertice dei 20 in Sudafrica:
“Gli afrikaner (discendenti dei coloni olandesi e degli immigrati francesi e tedeschi) vengono uccisi e massacrati, e le loro terre e fattorie vengono confiscate illegalmente. Nessun funzionario del governo degli Stati Uniti parteciperà finché continueranno queste violazioni dei diritti umani”.
Nelle ultime ore gli Usa stanno avendo però un ripensamento.
Nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 21 novembre 2025, Washington ha infatti fatto sapere agli organizzatori del G20 di aver rivisto la propria posizione e di voler partecipare “in qualche forma” e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha confermato la notizia.
L’arrivo della premier Meloni, di cosa parlerà
Intanto Giorgia Meloni è arrivata nel primo pomeriggio di ieri a Johannesburg, dove ha avuto una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Friedrich Merz per un confronto preliminare sul nuovo piano americano per l’Ucraina.

La presidente del Consiglio prenderà la parola in tutte le sessioni del vertice, dedicate rispettivamente a crescita sostenibile e inclusiva, transizione energetica e clima, e alle tematiche legate ai minerali critici e all’intelligenza artificiale.
L’obiettivo sarà mettere in evidenza il contributo italiano alle priorità fissate dalla presidenza sudafricana, che ha scelto come filo conduttore “Solidarietà, Uguaglianza, Sostenibilità”.

Piano Mattei, lotta alla fame, Intelligenza artificiale
Secondo fonti governative italiane, Meloni punterà a valorizzare il lavoro che l’Italia sta portando avanti con l’Africa attraverso il Piano Mattei, con particolare attenzione alle iniziative pensate per sostenere lo sviluppo economico del continente e alleggerire il peso del debito dei Paesi africani.
La premier richiamerà inoltre i risultati del vertice sui Sistemi alimentari svoltosi il 28 luglio ad Addis Abeba, co-organizzato da Italia ed Etiopia, che ha rappresentato un passaggio chiave per rafforzare la sicurezza alimentare e contrastare la fame.
Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, Meloni ribadirà la posizione già espressa in altre sedi internazionali, tra cui l’Assemblea generale dell’ONU: lo sviluppo dell’IA deve essere orientato da criteri etici, rimanere sotto controllo umano e avere come obiettivo finale il benessere della persona, evitando di ampliare le disuguaglianze dentro e tra i Paesi.
Gli altri nodi, energia e minerali critici
Nei suoi interventi troveranno spazio anche le questioni legate all’energia e alla gestione dei minerali critici, con enfasi sulla necessità di filiere di approvvigionamento solide e affidabili.
Sono previsti inoltre alcuni incontri bilaterali a margine dell’evento.
Concluso il G20, la presidente del Consiglio volerà a Luanda, in Angola, dove parteciperà al vertice tra Unione Europea e Unione Africana previsto per il 24 e 25 novembre.
La condanna delle violenze in Nigeria
E sempre in tema di Africa e di violenze, anche Meloni come Trump (per una vicenda in un altro Paese) ha condannato i fatti drammatici delle scorse ore in Nigeria con le persecuzioni ai cristiani:
“Condanniamo con fermezza le rinnovate violenze avvenute oggi contro le comunità cristiane in Nigeria. La libertà religiosa è un diritto inviolabile: chiediamo al governo nigeriano di rafforzare la protezione delle comunità cristiane e di tutte le comunità religiose e di perseguire i responsabili di questi efferati attacchi. L’Italia esprime tutta la sua vicinanza alle vittime e alle comunità in Nigeria che oggi si sentono in pericolo per il loro credo religioso”.