La Meloni taglia le tasse al ceto medio? Tajani e Salvini rilanciano con cartelle esattoriali e irpef
La presidente del Consiglio rivendica i risultati ottenuti finora ma il Centrodestra resta diviso su diverse questioni

Nel cuore della settimana post-elezioni referendarie, l’armonia di facciata nella maggioranza si incrina nuovamente sul tema più divisivo: le tasse.
Giorgia Meloni, a sorpresa presente agli Stati generali dei commercialisti, innalza la bandiera del centrodestra fiscale: "Vogliamo tagliare le tasse in modo equo e sostenibile", ha detto dal palco, promettendo un nuovo focus sul ceto medio, che definisce “la struttura portante del sistema produttivo italiano”. Ma da Tajani e Salvini arrivano rilanci che rischiano di rimettere tutto in discussione.
Tajani: "Nostra priorità è taglio Irpef"
La presidente del Consiglio rivendica i risultati ottenuti finora nella lotta all’evasione e nel ridisegno dell’Irpef – già passata da quattro a tre aliquote – ma chiarisce che il percorso non è terminato. Ora l’attenzione è rivolta alla fascia di reddito tra i 28mila e i 60mila euro annui.
I numeri parlano chiaro, questo è il Governo che ha raggiunto i risultati migliori nella lotta all’evasione: nel 2024 si è registrato il recupero più alto di sempre, pari a 33,4 miliardi di euro. La nostra visione è molto chiara: chi vuole fare il furbo non ha spazi, ma chi è…
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) June 10, 2025
Un’idea ben accolta da Antonio Tajani, che però precisa: “La priorità per noi resta il taglio dell’Irpef, poi la rottamazione. Ma attenzione: è il taglio dell’Irpef che deve venire prima”.
Anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – pur lasciando il convegno senza intervenire – conferma che “ci sono ancora due anni e mezzo” per realizzare quanto promesso.
Ma mentre il governo si riunisce a Palazzo Chigi per affrontare anche il delicato tema del fine vita, Matteo Salvini rompe l’equilibrio con una nota dai toni perentori.
“Per la Lega e per il governo una giusta, attesa e definitiva pace fiscale, una rottamazione di milioni di cartelle esattoriali che stanno bloccando l’economia del Paese, sono una priorità, anzi una emergenza”.
È il ritorno visibile di un braccio di ferro mai sopito. Salvini, spalleggiato dal suo ministero e da una proposta già depositata in Parlamento (che costerebbe circa un miliardo di euro), insiste per inserire una nuova rottamazione delle cartelle nel prossimo pacchetto fiscale.
La questione del terzo mandato
Le tensioni fiscali si intrecciano a quelle istituzionali. Il centrodestra, infatti, è diviso anche sulla questione del terzo mandato per i governatori. Forza Italia ha alzato le barricate, definendo l’ipotesi inaccettabile “alla vigilia del voto” e contraria “al principio stesso”.
“Siamo contrari – ribadisce Tajani – le incrostazioni di potere rischiano di essere dannose per i cittadini”.
La Lega, invece, continua a sostenerla con forza, mentre Fratelli d’Italia mantiene una posizione ambigua: disponibile a discutere ma senza un endorsement esplicito. La decisione finale viene così rimessa nelle mani dei leader: Meloni, Salvini, Tajani.
Le proposte di @forza_italia sullo ius Italiae sono depositate alla Camera ed al Senato.Invece di fare dichiarazioni di propaganda Conte ci dica se è favorevole ad un percorso di 10 anni di scuola frequentati con profitto per ottenere la cittadinanza italiana.Sia chiaro:5 anni…
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) June 10, 2025
E le frizioni si allargano anche ad altri dossier: dalla legge sulla cittadinanza, dove Meloni si oppone tanto allo Ius Soli quanto allo Ius Scholae proposto da Forza Italia, alle tensioni sulle nomine in Rai, con movimenti leghisti che fanno sospettare un riposizionamento strategico.
In questo contesto, il volto più “istituzionale” di Meloni cerca di rassicurare: “Non sono qui a bacchettare nessuno – ha detto nel vertice di governo – anzi, sono fiera dei miei ministri, in particolare dei vicepremier”. Ma il rischio che le fratture si approfondiscano resta elevato, soprattutto ora che si delineano le strategie in vista delle regionali autunnali, specialmente in Veneto e Campania.