La Cei contro il Governo: "Ha violato gli accordi fra Stato e Chiesa"
Il cardinale Zuppi deluso per le modifiche del Governo all'8 per mille: "Creata una disparità che danneggia sia la Chiesa cattolica sia le altre confessioni"

Cei contro Governo. E' alta tensione tra la Conferenza Episcopale Italiana e l'Esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Oggetto del contendere le modifiche approntate dal Consiglio dei Ministri alle disposizioni riguardanti l'8 per mille.
A esternare disappunto e delusione è stato proprio il presidente il presidente dell'assemblea permanente dei Vescovi, il Cardinale Matteo Zuppi (fra i favoriti nel recente Conclave).

Il Governo e le modifiche all'8 per mille, l'attacco del Cardinale
E' accaduto ieri, martedì 3 giugno 2025, a Bologna durante i lavori del convegno nazionale sui quarant’anni del sostentamento del clero.
Nel suo intervento Zuppi non ha usato troppi giri di parole per evidenziare il disappunto della Chiesa all'azione del Governo:
"Siamo delusi dalla decisione di modificare in modo unilaterale le finalità e le modalità di attribuzione dell’8xmille di pertinenza dello Stato. Una decisione che va contro la logica pattizia dell’accordo, creando una disparità che danneggia sia la Chiesa cattolica sia le altre confessioni religiose firmatarie di intese con lo Stato".
La replica di Palazzo Chigi: "Nessun stravolgimento, solo una mini modifica"
Nelle ore in cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni era impegnata in un delicato vertice con il presidente francese Emmanuel Macron (in un momento in cui rapporti Italia-Francia sono quasi al minimo storico) e dove sul tavolo c'erano i temi stringenti della situazione geopolitica europea e mondiale (Russia-Ucraina e Medio Oriente) e lo spauracchio dei dazi, da Palazzo Chigi è comunque arrivata una nota di replica.

Alle esternazioni del cardinale Zuppi, il Governo ha cercato comunque di stemperare le polemiche:
"La modifica alla legge del 1985 fu introdotta dalla maggioranza parlamentare che sosteneva il governo Conte 2, quindi quella fra M5s e Pd. Fu allora che s’introdusse, per chi destina allo Stato l’8xmille, la facoltà di scegliere fra 5 tipologie diverse d’intervento. Nel 2023 il Governo Meloni ha semplicemente inserito una sesta finalità, legata alle comunità di recupero dalle tossicodipendenze".
Le reazioni politiche, la solidarietà di Renzi ai Vescovi
Immancabili e puntuali, le reazioni politiche che di certo non aiuteranno ad allentare le tensioni.
Anche perché il leader di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi è andato apertamente all'attacco del Governo, esprimendo solidarietà ai Vescovi:

"La scelta del Governo di andare contro la CEI e contro la Chiesa Cattolica sull’8 per mille è l’ennesima dimostrazione di un modo di concepire le Istituzioni arrogante e sordo al confronto. Togliere alla Chiesa Cattolica quello che le spetta in virtù del Concordato e farlo perché magari non si condivide la posizione della CEI sui migranti è l’ennesimo colpo di testa del duo Meloni-Mantovano. Solidarietà al cardinal Zuppi e a tutti i Vescovi italiani."
La scelta del Governo di andare contro la CEI e contro la Chiesa Cattolica sull’8 per mille è l’ennesima dimostrazione di un modo di concepire le Istituzioni arrogante e sordo al confronto. Togliere alla Chiesa Cattolica quello che le spetta in virtù del Concordato e farlo perché…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) June 3, 2025
Cosa prevede la legge del 1985 e cosa cambia oggi
Il sistema di finanziamento alla Chiesa cattolica, introdotto dalla legge 20 maggio 1985, n. 2221, trae le sue origini dall’esigenza di rivedere radicalmente gli impegni finanziari dello Stato nei confronti della Chiesa cattolica, nonché dal proporre un sistema che potesse essere esteso anche alle altre confessioni religiose che avessero stipulato un’intesa con lo Stato italiano.
Le nuove norme di finanziamento della Chiesa, con particolare attenzione al sostentamento del clero, venivano così a costituire un sistema moderno che mirava ad agevolare la libera contribuzione dei cittadini e a rispettare le loro scelte, attraverso un meccanismo che ne valorizzasse le indicazioni di destinazione.
Secondo la ricostruzione illustrata nelle scorse ore da Palazzo Chigi con il secondo Governo Conte si introdusse la possibilità per il contribuente di poter scegliere direttamente, in caso di scelta dell'8 x mille allo Stato, a quale delle cinque tipologie di intervento destinare il proprio contributo (fame nel mondo; calamità naturali, edilizia scolastica; assistenza ai rifugiati, e beni culturali).
Mentre appunto, la modifica che sarebbe stata apportata dall'attuale Governo riguarda una sesta finalità per sostenere le comunità di recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche.