PALESTINA

Israele: "Faremo entrare nella Striscia solo quantità minime di cibo". Hamas pronta a liberare metà degli ostaggi

135 morti in un giorno. Il Piano per dividere Gaza in tre parti e deportare la popolazione

Israele: "Faremo entrare nella Striscia solo quantità minime di cibo". Hamas pronta a liberare metà degli ostaggi
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Mentre la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza si aggrava di ora in ora e i bombardamenti continuano a uccidere centinaia di palestinesi, il governo israeliano ha annunciato che permetterà l'ingresso di una "quantità minima di cibo".

"Solo quantità minime di cibo nella Striscia"

Nuovi aiuti per Gaza, ma pochi. Lo ha annunciato Netanyahu, il tutto per evitare una crisi alimentare "che metterebbe a rischio le operazioni militari contro Hamas".

Netanyahu: "Pronti a riprendere la guerra in qualsiasi momento"
Benjamin Netanyahu

Una concessione che arriva sotto fortissime pressioni internazionali ma che, nei fatti, non cambia la drammatica situazione .Il premier ha chiarito che la gestione degli aiuti umanitari sarà affidata ad agenzie internazionali come il Programma Alimentare Mondiale e la World Central Kitchen.

Intanto, si lavora a un nuovo meccanismo di distribuzione sostenuto da Israele e Stati Uniti, ancora in fase di definizione.

Uccisi 135 palestinesi in un giorno

La dichiarazione arriva in un momento in cui l’esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti su tutta la Striscia: solo nella giornata di ieri sono stati uccisi almeno 135 palestinesi, tra cui cinque giornalisti.

Altri 23 civili hanno perso la vita questa mattina, tra cui sei a Khan Younis, nel sud del territorio. Parallelamente, si registra un’apertura da parte di Hamas.

Secondo una fonte palestinese citata da Sky News Arabia, avrebbe accettato di liberare metà degli ostaggi (circa dieci persone) e restituire i corpi di alcuni prigionieri morti, in cambio di un cessate il fuoco temporaneo di due mesi e della ripresa immediata degli aiuti umanitari senza restrizioni israeliane.

Tuttavia, Israele ha ufficialmente smentito ogni progresso in tal senso.

L'idea di dividere Gaza in tre

Nel frattempo, emergono dettagli inquietanti da fonti diplomatiche: Israele starebbe pianificando una vera e propria spartizione della Striscia di Gaza in tre distretti isolati tra loro, con l’obiettivo di ottenere il pieno controllo del territorio e distruggere completamente Hamas.

Secondo quanto rivelato dal Sunday Times, una mappa riservata mostra che l’esercito israeliano manterrà il controllo di una vasta zona nel nord della Striscia, del cosiddetto corridoio di Netzarim (che divide est e ovest) e di un’area al confine sud con l’Egitto che include Rafah.

I civili di Gaza, stando a queste indiscrezioni, non potranno attraversare le zone controllate militarmente, rendendo di fatto impossibili i movimenti all’interno del territorio.

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