LE REAZIONI

Immunità per Ilaria Salis, scintille nel centrodestra. Salvini attacca, Tajani replica: “Nessun tradimento”

Sul fronte opposto, il Partito democratico ha rivendicato con soddisfazione l’esito del voto: "Tutelato lo Stato di diritto"

Immunità per Ilaria Salis, scintille nel centrodestra. Salvini attacca, Tajani replica: “Nessun tradimento”

Il voto del Parlamento europeo che ha confermato, per un solo voto di scarto, l’immunità a Ilaria Salis infiamma il dibattito politico, in particolare all’interno del centrodestra italiano.

La decisione di Strasburgo — 306 voti a favore, 305 contrari e 17 astenuti su 628 votanti — ha scatenato un duro botta e risposta tra Matteo Salvini e Antonio Tajani, con accuse e repliche che hanno reso evidente la tensione fra Lega e Forza Italia.

Salvini: “Vergogna, qualcuno nel centrodestra ha votato per salvarla”

Il primo affondo arriva dal leader della Lega Matteo Salvini che sui social attacca frontalmente i colleghi di coalizione dopo il voto segreto.

“Accusata di lesioni aggravate potenzialmente letali e altre condotte criminose in concorso con altri, all’interno di un’organizzazione criminale — scrive Salvini su X —. Ma col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di “centrodestra” ha votato per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna!“.

Il post è accompagnato da un’immagine con la scritta: “Salis scappa dal processo”.

Tajani: “Nessuno tradisce, smettiamola con le calunnie”

La replica di Antonio Tajani non si fa attendere. Il vicepremier e leader di Forza Italia, a margine di un convegno alla Camera, respinge le accuse al mittente:

Le calunnie non le accettiamo, gli insulti non li accettiamo. Non c’è nessuno che tradisce, nessuno che fa giochi strani. Noi siamo sempre stati leali e coerenti”.

Tajani sottolinea come, con lo scrutinio segreto, “votano più di 700 parlamentari“, e invita gli alleati a guardare fuori dal perimetro del centrodestra invece di alimentare polemiche interne:

Il centrodestra deve preoccuparsi di prendere voti all’esterno, non di farsi la guerra dentro“.

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Antonio Tajani

A chiarire ulteriormente la posizione di Forza Italia arriva una nota della delegazione azzurra al Parlamento europeo, che precisa:

Basta scorrere l’elenco dei presenti e degli assenti per capire chi ha salvato la Salis. La nostra delegazione era al completo, mentre tra i Patrioti — anche italiani — spiccavano assenze determinanti”.

E ancora: “Nella votazione su Ilaria Salis hanno partecipato 628 membri, mentre in quelle immediatamente successive i votanti sono saliti a 650: significa che 22 eurodeputati non hanno votato pur essendo presenti. Basta guardare chi”.

Picierno: “Il voto di oggi tutela lo Stato di diritto”

Sul fronte opposto, il Partito democratico rivendica con soddisfazione l’esito del voto.

“Bene la difesa dello Stato di diritto su Ilaria Salis — dichiara Nicola Zingaretti, capodelegazione del Pd al Parlamento europeo —. Il voto conferma che in questo Parlamento c’è spazio per difendere l’Europa e i suoi valori. Lo abbiamo fatto e lo faremo sempre”.

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Pina Picierno

Anche la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno (Pd) esprime soddisfazione:

Il voto di oggi tutela lo Stato di diritto e respinge con fermezza le richieste del governo Orbán. L’Ungheria viola sistematicamente l’indipendenza della magistratura e i diritti fondamentali. L’Europa non può tollerare zone franche dove lo Stato di diritto viene sospeso”.

Budapest: “Il posto di Salis è in prigione”

Dura anche la reazione ufficiale dell’Ungheria. Il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs, ha scritto su X che “il posto di Ilaria Salis è in prigione, non in Parlamento”, accusando Strasburgo di mettere “al riparo dalla punizione” una “violenta attivista Antifa arrivata in Ungheria per dare la caccia con un martello agli oppositori politici”.