Antonio Tajani cambia idea. Dopo le polemiche per la scelta del Partito popolare europeo di votare contro la revoca dell’immunità all’eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra Ilaria Salis, sotto processo in Ungheria, il ministro degli Esteri ha fatto un passo indietro:
“Non voteremo per la conservazione dell’immunità, perché i reati che ha commesso sono stati commessi prima di diventare parlamentare”.
Salis, Tajani cambia idea
Il dietrofront del vicepremier arriva dopo giorni di polemiche con la Lega che aveva duramente attaccato la scelta del Ppe.
“Un’eurovergogna targata sinistra e traditori del centrodestra, che usano la giustizia come un manganello”.
Ora, il cambio di rotta.
“Non voteremo per la conservazione dell’immunità, perché i reati che ha commesso sono stati commessi prima di diventare parlamentare. Noi siamo garantisti sempre e poiché siamo garantisti rispettiamo le regole”, ha detto il ministro dal palco della festa del partito a Telese Terme (Benevento).
“Non ho paura di Casapound”
Nelle ore successive, Tajani era finito nel mirino anche di Casapound, che aveva affisso alcuni manifesti che lo attaccavano.

Secca la replica del vicepremier:
“Sulla vicenda Salis non mi faccio intimorire neanche da Casapound e non mi faccio intimorire dai mandanti di Casapound, sono abituato a ben altro”.
Salis, cosa succede ora
Martedì 23 settembre 2025, la Commissione giuridica del Parlamento europeo (JURI) ha respinto, con voto segreto, la richiesta presentata dall’Ungheria per revocare l’immunità parlamentare a Ilaria Salis, eurodeputata italiana eletta con Alleanza Verdi e Sinistra.

La decisione, però, non chiude definitivamente la vicenda ma rappresenta un passaggio politico decisivo: secondo la prassi, infatti, l’assemblea plenaria tende a confermare l’orientamento espresso dalla Commissione. L’ultima parola spetterà all’Europarlamento, che voterà il 7 ottobre 2025 a Strasburgo.
Il 7 ottobre i 705 eurodeputati riuniti a Strasburgo dovranno decidere in via definitiva. Se l’immunità fosse revocata, la giustizia ungherese potrebbe riaprire il procedimento penale nei confronti di Salis, legato a fatti risalenti al periodo precedente alla sua elezione. In caso contrario, il procedimento resterebbe sospeso fino alla fine della legislatura europea.