SETTIMANA BOLLENTE

Il siparietto fra Salvini e Calenda alla presentazione del libro di Bruno Vespa

Centrodestra ad alta tensione, il pranzo della premier da Mattarella

Il siparietto fra Salvini e Calenda alla presentazione del libro di Bruno Vespa
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Tutti contro Salvini. Prima Tajani, poi Landini, poi ancora Calenda e infine il portavoce azzurro Raffaele Nevi.

Tra siparietti quasi comici e battute quasi da caserma.

Tra il leader di Azione e il numero uno della Lega lo show è andato in scena in occasione della presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa.

E sulle dinamiche del post elezioni negli Stati Uniti, il botta e risposta tra i due è stato quasi esilarante.

"Trump, nomine di livello", "Matteo che stai a dì?"

Ecco allora che a un certo punto, durante il dibattito con il giornalista conduttore di Porta a Porta, Salvini aveva commentato le scelte di Trump per il suo Governo parlando di nomine di livello.

Ma Calenda qualche istante dopo l'ha gelato, non senza ironia:

"Hai parlato di nomine di livello tra quelle fatte da Trump negli Stati Uniti. A chi ti riferisci? A quella che ha ammazzato il cane? A quello con la croce tatuata sul petto? Al no vax?".

A quel punto Salvini ha replicato:

"Penso a Vivek Ramaswamy, che conosco, e farà bene. Penso a Elon Musk".

Ma a quel punto il leader di Azione lo ha stroncato di nuovo:

"Musk? Quello che arresteresti per reato universale di gestazione per altri…", ha aggiunto Calenda, tralasciando il fatto che se il patron della Tesla (che ha candidamente ammesso di far uso di droghe) venisse fermato in Italia, con le nuove regole del Codice della strada dovrebbe anche dire addio alla patente e non potrebbe più guidare la più famosa macchina elettrica al mondo.

Salvini sotto attacco, Nevi (Fi) gli dà del "paraculetto"

Non fosse bastata l'ironia di Calenda, Salvini è finito il tiro anche del portavoce di Fi in Parlamento, Raffaele Nevi.

Raffaele Nevi, Forza Italia
Raffaele Nevi, Forza Italia

Che, parlando delle tensioni tra azzurri e Lega sull'abolizione del canone Rai (una battaglia portata avanti appunto dal Carroccio e affossata dagli azzurri) aveva bollato come "paraculetto" il vicepremier e ministro di Infrastrutture e Trasporti:

Sotto la lente, la diminuzione di 20 euro del canone per la Tv di Stato. Calcolatrice alla mano, gli azzurri avevano lamentato del fatto che si trattasse di 1 euro e 66 centesimi al mese.

Dodici caffè all'anno per ogni cittadino. In sostanza poco più che una mancetta.

Tanto che Nevi aveva appunto commentato:

"La lega si dia una calmata, Salvini è un paraculetto".

Tradotto dal romano, un furbetto. Fatto sta che l'incidente diplomatico era scattato e a Nevi non è rimasto che scusarsi e Salvini ha chiuso la vicenda con un post con la frase Peace and love (pace e amore).

Salvini e il restyling nelle carceri: "Non si mai..."

Ma se c'è una cosa che in fondo non manca al leader della Lega è l'ironia, anche su se stesso.

Ecco allora a sdrammatizzare una settimana di tensioni culminata con lo sciopero di ieri, venerdì 29 novembre 2024, Salvini ieri sera alla cena natalizia in Brianza della onlus Cancro Primo Aiuto, con riferimento all'attesa per la sentenza per il caso Open Arms attesa per il 20 dicembre ha commentato:

"Alla prossima cena di Natale spero di venire un po' più rilassato e non da cittadino denunciato a piede libero. Ad ogni modo forse pochi lo sanno, ma da ministro alle Infrastrutture ho la deleghe anche per le manutenzioni delle carceri. Per questo ho dato il via libera al restyling delle case circondariali della Lombardia. Non si sa mai...".

Centrodestra ad alta tensione, il pranzo della premier da Mattarella

In mezzo a tante tensioni nel Centrodestra e dopo l'irritazione della premier nei confronti dei suoi due vice, Meloni è stata ricevuta a pranzo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

mattarella incarico meloni

Secondo le fonti ufficiali, un pranzo di cortesia, per fare il punto sulla manovra e sulla situazione in Medio Oriente. 

Secondo le indiscrezioni dei bene informati, il Capo dello Stato avrebbe chiesto alla premier di "abbassare i toni" sulla questione banche (come se non bastasse con il polverone per i tentativi di acquisizione di Unicredit) e di essere aggiornato sulle figure che entreranno a far parte della squadra di Governo in vista delle dimissioni di Raffaele Fitto (entrato nella Commissione Europea come vicepresidente esecutivo).

Dalla sua però la premier avrebbe chiesto a Mattarella maggior collaborazione degli uffici del Quirinale che "farebbero ostruzione" nei confronti del Governo e dei procedimenti da portare in parlamento.

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