TOSCANA BOLLENTE

Il sindaco "banna" il Governo dalla commemorazione di Stazzema: "Chi ha in casa i busti del duce venga qui"

Intanto FI attacca su un altro fronte: "Firenze e tanti altri comuni di Sinistra a parole si dicono aperti all'accoglienza dei migranti ma nei fatti sono totalmente indisponibili"

Il sindaco "banna" il Governo dalla commemorazione di Stazzema: "Chi ha in casa i busti del duce venga qui"
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Due scontri ideologici fra maggioranza e opposizione, o meglio fra Destra e Sinistra, nelle ultime ore hanno fatto accendere i riflettori sulla Toscana. Si torna ancora a parlare di Nazismo, Fascismo, Ventennio e Seconda guerra mondiale in provincia di Lucca, dove a Stazzema s'è consumata una delle più tremende stragi nazifasciste di cui oggi si celebra il ricordo, mentre una deputata azzurra riporta nell'agenda politica odierna il tema dei migranti e dell'accoglienza a Firenze e non solo.

Il sindaco "banna" il Governo dalla commemorazione di Stazzema

L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema è una strage nazifascista compiuta durante la Seconda guerra mondiale a Sant’Anna, appunto, frazione del comune di Stazzema, in provincia di Lucca. All’alba del 12 agosto 1944, tre reparti delle SS accompagnati da bande di fascisti in poco più di tre ore massacrarono 560 persone, tra cui molti bambini. Nel 2007 la Cassazione ha condannato all’ergastolo dieci ufficiali delle SS che comandavano i reparti.

Il sindaco di Sant’Anna di Stazzema oggi, sabato 12 agosto 2023, non ha invitato nessun esponente del governo alle celebrazioni del ricordo dell’eccidio nazi-fascista del 12 agosto 1944,: Maurizio Verona del Partito democratico (in copertina con il Capo dello stato Sergio Mattarella a una precedente commemorazione) ha tuonato:

"Se vogliono, vengano loro. Mi facciano un colpo di telefono che gli organizzo una guida. A chi si vanta di tenere in casa i busti del duce farebbe bene a farsi un giro in questi posti".

Una stoccata, quella lanciata dal sindaco dem, nemmeno troppo velata, al presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha più volte ha raccontato di possedere in casa il busto di Benito Mussolini.

Ma non solo.

Anche le frasi pronunciate dal capo comunicazione della Regione Lazio, Marcello De Angelis, sull’innocenza degli ex Nar Mambro, Ciavardini e Fioravanti nella strage di Bologna, hanno indignato il sindaco di Sant’Anna. Uscite che hanno contribuito alla scelta del primo cittadino di non invitare esponenti della maggioranza di centrodestra alle celebrazioni.

Ma è lo stesso Verona a ribadire:

“Un sindaco non dovrebbe invitare il Governo dovrebbero essere loro, i rappresentanti di questo governo, dopo aver giurato sulla Costituzione, a mettere in agenda una visita in questi luoghi. Io metterei a loro a disposizione le guide, così possono comprendere meglio la storia. Sono luoghi che spingono a una riflessione profonda”.

Al posto del governo, il primo cittadino ha invece chiesto di essere accompagnato nei luoghi del ricordo da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna:

“Lui mi ha risposto il giorno dopo, dicendomi che ci sarebbe stato alle celebrazioni. Un invito simbolico, perché Toscana ed Emilia-Romagna hanno combattuto fianco a fianco durante la Resistenza”.

Migranti: "I sindaci di sinistra in Toscana non li vogliono"

A parti invertite lo scontro ideologico si sposta invece su questioni più attuali, come gli sbarchi di migranti e la successiva loro accoglienza, anche perché nei primi sette mesi del 2023 sono sbarcati in Italia 89160 migranti, quando nel 2022 erano stati meno della metà e nel 2021 erano stati 29.141.

Numeri triplicati, insomma: se si confrontano soltanto i primi sette mesi dell'anno e si arriva fino all'8 agosto (secondo i dati messi a disposizione dallo stesso Governo Meloni), nel 2023 siamo a quota 93.684, nel 2022 si contavano 44.689 arrivi e nel 2021 si era fermi a quota 31.781. I picchi di arrivi quest’anno si sono manifestati nei mesi di aprile e giugno, ma a luglio c'è stata una forte accelerazione.

E' in questo contesto che ha deciso di intervenire la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, di Prato, che attacca il fronte opposto sostenendo che i sindaci di sinistra in Toscana non vogliono i migranti nei loro comuni.

Erica Mazzetti

“I Centri di accoglienza straordinaria (CAS) in Provincia di Firenze sono strutture inadeguate ad ospitare un numero di persone troppo alto. Purtroppo, risulta che la Prefettura di Firenze ha inviato ultimamente quaranta migranti a Castagno d'Andrea, sessanta a S. Pellegrino (Comune di Firenzuola) e ne vuole inviare altri quaranta a Palazzuolo in una struttura fatiscente nel centro della cittadina.

A Pelago, sempre la prefettura, ha sistemato i migranti in tende mentre a Firenze ce ne sono 111 ed a Lastra a Signa circa 140. Evidentemente i sindaci di sinistra in Toscana, come il sindaco di Firenze Dario Nardella, non li vogliono nei loro comuni così come a Borgo, Barberino, Scarperia e Pontassieve che hanno le elezioni in primavera.

A Firenze ci sono caserme vuote che potrebbero tranquillamente ospitare gli ospiti dei CAS anche in condizioni più che dignitose quindi è lecito domandarsi come mai i migranti non vengono distribuiti in maniera più equa. Dobbiamo aspettarci che prima o poi accada qualche fatto di cronaca nera, come successo a Rovereto pochi giorni fa, a cui poi seguirebbe una situazione di disagio sociale pesante sul territorio?

Firenze e tanti altri comuni a parole si dicono aperti all'accoglienza ma nei fatti sono totalmente indisponibili e forse qualcuno li asseconda. Per questo motivo mi attiverò personalmente, non possono essere i cittadini a pagare le conseguenze di scelte influenzate da motivi politico-elettorali”.

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