Da lunedì 3 a domenica 9 novembre 2025, il Parlamento europeo ospita la sesta edizione della Settimana europea della parità di genere, un’iniziativa che ogni anno riunisce istituzioni, esperti e cittadini per riflettere sui progressi compiuti e sulle nuove sfide nel cammino verso una piena uguaglianza tra donne e uomini.
Il tema della Gender Equality Week di quest’anno è “il talento”, con un focus su come creare le condizioni per valorizzare in modo equo le competenze e le potenzialità di tutte e tutti.
Gender Equality Week al Parlamento europeo
“Il Parlamento europeo difende i diritti delle donne in tutta l’Ue – spiegano in una nota da Bruxelles – Il suo impegno a garantire la parità di genere sul lavoro, in politica e in altri settori ha portato all’adozione di leggi fondamentali”.
Le nuove misure giuridicamente vincolanti riguardano una vasta gamma di questioni: contribuire a porre fine alla disparità salariale, eliminare la discriminazione basata sul genere, aumentare la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle imprese e combattere la violenza contro le donne.
Gender gap: Sberna (FdI), “Merito e competenze non hanno genere, Ue combatte disuguaglianza”
A margine dell’evento “Facing the Talent Gap, creating the conditions for every talent to shine”, sul tema è intervenuta la vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna (Fratelli d’Italia):
“Merito e competenze non hanno genere, e le istituzioni devono fare il massimo perché i talenti brillino nei rispettivi contesti.
“Sicuramente il gender gap esiste e un momento come questo significa che l’Unione Europea lo riconosce. Il nostro compito è lavorare per garantire che le donne abbiano le stesse possibilità di accesso alla formazione, alle attività e alle opportunità di scambio perché si possa arrivare a raggiungere i propri sogni”.
“Lo scopo delle istituzioni deve essere creare opportunità per valorizzare tutti”.
LA VIDEOINTERVISTA:
Gender gap: Fugger, “A tutte le donne non manchi mai coraggio, determinazione e precisione”
Sulla questione ha parlato anche Solange Fugger, Direttore Capo del Pronto soccorso all’Ospedale Aurelia di Roma, in un’intervista a margine dell’evento “Facing the Talent Gap, creating the conditions for every talent to shine”.
“Io sono diventata primario a 36 anni. Di difficoltà ne ho trovate, più nel presente che nel passato. E’ difficile farsi sentire e ottenere autorevolezza, da donna e a questa età”.
“Gli ostacoli ci sono, ma il consiglio che mi sento di dare è di crederci”.
LA VIDEOINTERVISTA:
“La medicina è diventato un campo molto popolato da donne rispetto al passato. Il gender gap in generale può essere colmato da un’educazione intensa. Ma è un processo lungo, perché siamo di fronte all’eredità di un retaggio culturale radicato nel tempo”.