Il Governo comprerà Servizi di telecomunicazione da Elon Musk? Insorge l'opposizione (e non solo)
Il Pd chiede alla premier di riferire in Parlamento e mentre Forza Italia nicchia, Salvini e il magnate sudafricano si strizzano l'occhio su X
Tutto Musk minuto per minuto. Il ciclone Elon si abbatte sull’Europa. Dall’Italia all’Inghilterra, passando per la Germania.
L’imprenditore sudafricano sta monopolizzando la scena politica e anche un po’ “gossippara”.
Musk, Meloni e il Governo
Nel nostro Paese a far discutere non è solo il rapporto “privilegiato” con la premier Giorgia Meloni (che qualche mese fa era stata addirittura costretta a smentire un presunto flirt), ma anche le possibili dinamiche imprenditoriali che vedrebbero interessate Starlink e Space X e il nostro Governo.
La “bomba” mediatica è esplosa nella giornata di ieri, martedì 7 gennaio 2025, alla ripresa a pieno regime dell’attività politica nazionale e internazionale dopo le festività natalizie e di fine anno.
Un clamore mediatico che non sarebbe di poco conto pensando alle indiscrezioni sganciate da Bloomberg riguardo il presunto accordo per un contratto di 5 anni con SpaceX che prevederebbe la fornitura al governo di servizi di telecomunicazione sicuri, un'operazione dal valore di 1,5 miliardi di euro.
Secondo Bloomberg, il piano avrebbe subito un'accelerazione dopo l'incontro negli Stati Uniti tra la premier Giorgia Meloni e il presidente Usa, Donald Trump.
In cosa consisterebbe l’accordo
Sebbene l’accordo sarebbe ancora in fase di negoziazione, il piano sarebbe stato approvato dai servizi di intelligence di Roma e dal ministero della Difesa italiano.
Il piano comprenderebbe servizi di telecomunicazione per le forze armate italiane nell'area del Mediterraneo, come anche sistemi satellitari per affrontare casi di emergenza come attacchi terroristici o disastri naturali.
La smentita del Governo
Un’escalation di indiscrezioni che nella giornata di ieri ha portato il Governo a smentire i contorni di questo scenario:
“La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati”.
E ancora:
“La stessa Presidenza del Consiglio smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l'incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump”.
Musk e il botta e risposta con Salvini
Nonostante le smentite del Governo, il primo a sposare la bontà di un eventuale accordo è stato il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini che, proprio su X (ex Twitter) ha commentato:
"Elon Musk è una figura di spicco nell'innovazione globale: un potenziale accordo con lui e
SpaceX per garantire connettività e modernizzazione in tutta Italia non sarebbe una minaccia, ma piuttosto un'opportunità. Sono fiducioso che il governo andrà avanti in questa direzione perché fornire servizi migliori ai cittadini è un dovere".
E il vecchio adagio che una smentita equivale a una conferma è stato in qualche modo supportato dallo stesso Musk sempre sul suo profilo X:
“Pronti a fornire all'Italia la connettività più sicura e avanzata!”.
Le reazioni (un po’ contraddittorie) dall’Italia
Dall’Italia ha buttato acqua sul fuoco il capogruppo al Senato di Fi Maurizio Gasparri:
“Il progresso tecnologico c'è e va valutato, mentre l'accordo con Musk non c'è ed è stato montato ad arte per tentare di offuscare la capacità del Governo di ottenere sul piano internazionale ottimi risultati. L'Italia è protagonista e a qualcuno questo non va bene. Il tema della sicurezza delle reti di comunicazione già esiste".
Ma poco più tardi il portavoce di FI al Parlamento Raffaele Nevi non è andato esattamente nella stessa direzione:
“Serve molta prudenza quando si parla di sicurezza nazionale e di dati sensibili. Da parte nostra non c'è alcuna pregiudiziale, ma c’è la richiesta al Governo di essere molto cauti. Bisogna valutare attentamente se c'è la convenienza per il nostro Paese per siglare queste intese, vanno tutelati i dati della privacy degli italiani e va garantita la massima attenzione sulla cybersecurity. Nessuna pregiudiziale di Forza Italia su Musk e le sue aziende, ma massima attenzione, prudenza e cautela certamente".
Intanto il Centrosinistra, il Pd in testa con Francesco Boccia ha chiesto di riferire in Parlamento.
Sulla stessa lunghezza d'onda Angelo Bonelli (Avs) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana).
Il dubbio dell'opposizione è per altro molto semplice:
E' prudente affidare affidare questioni tecnologiche che hanno a che fare con la sicurezza nazionale alla società privata di un multimiliardario che sta per entrare nel Governo di un'altra superpotenza?
Le reazioni dall’Europa
Nel tardo pomeriggio di ieri, anche dall’Europa, tradotto Unione Europea è arrivato un commento allo scoop americano attraverso un portavoce della Commissione von der Leyen:
“Un eventuale accordo tra l'Italia e la società SpaceX per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink è compatibile con la partecipazione al progetto Iris², la costellazione per l'internet satellitare dell'Unione Europea (in buona sostanza l’alternativa Ue a Starlink). Un regolamento dell'Ue istituisce il sistema Iris² ed è quindi applicabile in tutta l'Ue. L'Italia, in quanto Stato sovrano ha il pieno potere discrezionale di procedere con decisioni e azioni sovrane".
Musk e l’Italia… Elon cerca casa
Ma non solo. Nel colpo di fulmine di Musk con l’Italia si inserisce anche l’indiscrezione che il magnate starebbe cercando casa nel nostro Paese.
Nella fattispecie in Toscana. Regione che come accaduto per tanti vip di politica, cinema e musica lo avrebbe stregato.
Musk in particolare si sarebbe innamorato di due castelli: quello di Bibbiano, dimora del 13esimo secolo in Val d’Orcia e quello castello di Montepò, nel Comune di Scansano.
L’ultimo viaggio in Italia di Musk, e in particolare in Toscana, risalirebbe al novembre scorso.
Musk e le "partite" aperte in Gran Bretagna e Germania
Nel frattempo, nelle ultime ore tengono banco anche le partite aperte da Musk in Gran Bretagna e Germania.
Nel primo caso, Musk si è reso protagonista di un violento attacco (verbale) nei confronti della politica del Regno Unito.
Dopo essersi scagliato direttamente contro il premier Keir Starmer, accusandolo di "facilitare gli stupri sui minori", il fondatore e proprietario di Tesla e Space X è tornato a parlare della situazione politica nel Regno Unito chiedendo su X la sostituzione di Nigel Farage come leader del partito sovranista Reform Uk :
"Il Reform Party ha bisogno di un nuovo leader. Farage non ha la stoffa per guidare il partito”.
Le elezioni in Germania e la campagna di Destra
Infine, sempre riguardo a X tiene banco anche la questione delle prossime (a febbraio) elezioni in Germania.
Il proprietario di X ospiterà un livestream con la leader dell'estrema destra tedesca di AfD, Alice Weidel.
Ma non solo. Musk ha già mobilitato la sua piattaforma social per sostenere l’estrema destra di Alternative für Deutschland (AfD), senza badare troppo agli obblighi previsti dalla legge europea sui servizi digitali (Dsa).
Una questione che ha portato la reazione dell’attuale cancelliere Scholtz, ma anche del presidente della Francia Macron.
L’interrogativo portato dal Governo tedesco e dal presidente francese è fino a che punto il livestream sarà spinto o promosso sulla piattaforma.
L'Ue pronta a vigilare ancora
L’Ue da Bruxelles in queste ore ha fatto sapere che monitorerà la situazione. Un portavoce della Commissione ha spiegato:
“Elon Musk può esprimere i suoi punti di vista sulla politica europea, è un suo diritto nel quadro della libertà di parola, che è alla base del Digital Service Act (Dsa). La Commissione esaminerà però se e in che modo gli algoritmi della piattaforma verranno utilizzati per condizionare le opinioni sulla campagna elettorale in Germania”.