"Il divieto della produzione di canapa sul territorio italiano viola la norma europea"
La petizione delle associazioni di categoria all'attenzione della Commissione Europea
Si torna a parlare di canapa e decreto sicurezza. Martedì 24 giugno 2025 la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles ha ospitato l’evento intitolato “Hemp for a Thriving Economy”, un’importante occasione di confronto sul ruolo strategico della canapa nell’economia sostenibile. L’iniziativa è stata promossa da un ampio fronte di realtà del settore e ospitata dalla europarlamentare veronese di AVS Cristina Guarda, del gruppo Verdi/ALE.
Filiera canapa ed Europa: gli scenari
"Abbiamo voluto cercare di raccontare quella che è realmente la prospettiva del supporto al settore della filiera della canapa in Europa attraverso tutte le possibilità finanziamento - ha spiegato Guarda - Quello che è emerso è che è necessario sensibilizzare politica italiana, al di là posizioni di partito, a reagire rispetto alla tutela del settore della canapa".
La petizione
La petizione presentata dalle associazioni di rappresentanza del settore, che uniscono gli imprenditori, gli artigiani e gli addetti agricoli, è stata non solo presa in considerazione dalla Commissione Petizioni (di cui Guarda è vicepresidente) ma anche dalla Commissione Europea, "che sta analizzando quella che al momento parrebbe una violazione delle norme europee", ha spiegato l'eurodeputata.
"Il Decreto sicurezza con l'introduzione di un divieto della produzione di canapa sul territorio italiano per alcune tipologie di utilizzo mette a rischio non solo l'Italia per la violazione di una norma europea, ma anche l'intera filiera - ha concluso - Attaccare anche soltanto un tipo di produzione o trasformazione mette a repentaglio la sicurezza dell'imprenditore agricolo e dunque della filiera italiana".