Mossa a sorpresa

Il Comune di Sanremo pubblica un bando per organizzare il Festival: la Rai non ne sapeva nulla (e pensa alle alternative)

Il Consiglio di Stato si esprimerà il 22 maggio sul ricorso Rai. In ballo ci sono le prossime tre edizioni

Il Comune di Sanremo pubblica un bando per organizzare il Festival: la Rai non ne sapeva nulla (e pensa alle alternative)
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Il Festival di Sanremo senza la Rai? Oppure fuori da Sanremo? Il Comune della Riviera, con una mossa a sorpresa, ha varato un bando per l'assegnazione del Festival della canzone italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028. Una delibera che ha colto di sorpresa tutti, soprattutto la Rai. E ora, cosa succederà?

Sanremo, il Comune e il bando per il Festival

La situazione, dopo la sentenza del Tar della Liguria che alla vigilia dell'edizione 2025 del Festival aveva dichiarato illegittimo l'affidamento automatico alla Rai, sembrava ferma, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla Rai, in programma il 22 maggio 2025.

E invece è arrivata martedì 4 marzo 2025 la delibera del Comune ligure, a seguito della quale servirà una determina dirigenziale che di fatto costituirà la vera e propria manifestazione di interesse, a seguito della quale scatteranno i termini per la partecipazione alla gara.

Cosa prevede il bando per il Festival di Sanremo

La delibera della Giunta sanremese è relativa all'indizione della procedura per individuare il partner che organizzerà e trasmetterà in chiaro le edizioni 2026, 2027 e 2028, con eventuale proroga per un massimo di due anni.

La procedura si svolgerà in due parti: la prima (selettiva) riguarderà la pubblicazione di un avviso pubblico per individuare il partner; la seconda (negoziale) consentirà di negoziare i termini finali della convenzione direttamente con il partner individuato.

Potranno partecipare alla gara solo gli operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e che possiedano dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza.

Il partner dovrà riconoscere al Comune un corrispettivo non inferiore a 6 milioni e 500mila euro - rispetto ai 5 milioni previsti attualmente dalla convenzione - oltre a una percentuale non inferiore all'1 per cento su tutti gli introiti legati ai proventi pubblicitari e allo sfruttamento dei marchi concessi.

Ogni ulteriore costo eventualmente sostenuto per la realizzazione della manifestazione e degli eventi collaterali sarà a carico del partner, tra cui le spese di un palco esterno sul quale dovranno esibirsi artisti del Festival o ospiti di pari importanza artistica, con collegamento in diretta durante le serate. Resterà invece a carico del Comune la scelta della sede dell'evento e il relativo pagamento del costo di affitto.

Ma non solo. Il partner, oltre al Festival, dovrà anche trasmettere le manifestazioni Sanremoinfiore e un altro evento a scelta dell'Amministrazione e realizzare e trasmettere in diretta o in leggera differita (a proprie cura e spese) almeno altre due manifestazioni da concordare con il Comune.

Cosa farà la Rai?

Non sono tanti i partner che potrebbero rispondere ai requisiti, anche perché Mediaset si è già sfilata. Warner, invece, sembrerebbe poter avere qualche mira sulla rassegna.

Ma al momento bisogna aspettare il Consiglio di Stato. Nel caso in cui la Rai vinca, allora la situazione potrebbe restare quella che abbiamo visto sinora, con il Festival trasmesso sulla Tv di Stato.

In caso di giudizio negativo, la Rai potrebbe ricorrere o decidere di organizzare l'evento altrove. Dando vita a un'altra battaglia.

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