PROVE TECNICHE

Il "campo largo" ci riprova: chiamata alle armi dell'Anpi a Bologna per il Centrosinistra

Ma Conte ammonisce su confronto e programmi. E Calenda?

Il "campo largo" ci riprova: chiamata alle armi dell'Anpi a Bologna per il Centrosinistra
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Prove tecniche di "Campo Largo". Dopo i risultati decisamente contradditori alle ultime Regionali, il Centrosinistra ci riprova per cercare di lanciare ancora una volta la riscossa. E la rincorsa al Centrodestra.

Il tutto a Bologna sotto la "regia" dell'Anpi.

La "grande ammucchiata", il Centrosinistra ci riprova

Ecco allora che l'associazione partigiani alla festa d'estate a Bologna ha invitato tutti i leader del Centrosinistra.

Tra loro, anche Matteo Renzi e Carlo Calenda che però non hanno risposto all'appello, anche se da quest'ultimo qualche spiraglio di "apertura" è arrivato.

Ecco allora che ieri sera nella serata conclusiva della festa dell'Anpi in piazza Lucio Dalla tutti  i leader dell'attuale opposizione di Governo sono saliti sul palco, in quella che qualcuno ha criticamente definito "grande ammucchiata" o "accozzaglia", ma che alla fine segue il solco del trend europeo dell'unità nazionale contro l'avanzata delle Destre nei sondaggi e nelle consultazioni nazionali.

Uniti contro Giorgia, la regia dell'Anpi

C'erano la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader del M5s Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, Angelo Bonelli dei Verdi, Riccardo Magi di +Europa e Maurizio Acerbo di Rifondazione.

Fratoianni, Schlein, Bonelli e Pagliarulo

La parola d'ordine è stata "tutti uniti contro la Destra", un po' come sta accadendo in queste ore in Francia per cercare di contrastare al secondo turno la possibilità della vittoria dell'ultradestra di Marine Le Pen. 

A orchestrare la riunione sul palco del capoluogo emiliano è stata proprio l'Anpi attraverso il presidente Gianfranco Pagliarulo.  

Dai filorussi al campo largo, quando c'è di mezzo Pagliarulo

Proprio quel Gianfranco Pagliarulo che, non più tardi di due anni fa (ma la vicenda risaliva ancor più indietro nel tempo) era finito nella bufera perché tacciato di essere filorusso, alla pari tanto per intenderci del leader della Lega Matteo Salvini e di altri esponenti del Carroccio.

Il presidente Anpi Gianfranco Pagliarulo
Il presidente Anpi Gianfranco Pagliarulo

Era accaduto nella primavera del 2022 quando il numero uno dell'associazione partigiani era finito nell'occhio del ciclone per dei fatti datati al 2014 con dei post sui social marcatamente di propaganda pro Putin e di disprezzo verso l'Ucraina. 

Il presidente dei partigiani aveva negato ogni accusa, ma la vicenda aveva creato una grossa frattura all'interno dell'associazione.

Soddisfatta Schlein: "Tante ragioni per essere insieme"

Di fatto sul palco della festa sono saliti tutti i partiti che attraverso un referendum cercheranno di fermare la riforma costituzionale del Centrodestra (ma voluta fortemente soprattutto da Fratelli d'Italia) sul premierato.

Il segretario del Pd Elly Schlein
Il segretario del Pd Elly Schlein

La segretaria del Pd Elly Schlein ha commentato soddisfatta:

"Abbiamo tante ragioni per essere qui insieme. E' molto importante accogliere l'invito dell'Anpi, essere qui, esserci insieme con altri leader delle forze alternative alla destra".

Conte però frena: "Ci vuole un confronto e un programma"

Giuseppe Conte, leader del M5S
Giuseppe Conte, leader del M5S

Ma "battere la Destra" può essere solo uno slogan, può essere anche riduttivo e probabilmente poco proficuo.

Il primo a rendersene conto sul palco è stato il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte che ha lanciato quello che è sembrato molto più di un ammonimento:

"Come sempre ci aspettiamo un confronto e la possibilità di discutere di temi e progetti. In Francia c’è il tentativo di contrastare e frenare l’avanzata delle destre. Tuttavia io per l’Italia non mi accontenterei di accordi di desistenza per battere le destre. Punterei a un programma di governo e cambiamento della società vero e positivo".

E d'altronde, si sa, sotto questo aspetto i rapporti tra Conte e Schlein sono segnati praticamente dal binomio amore-odio. 

I commenti degli altri

In attesa di vedere se l'appello di Conte verrà raccolto dal resto del gruppo, anche gli altri leader hanno detto la loro.

Angelo Bonelli di Europa Verde ha messo sul tavolo la raccomandazione di "non andare mai più divisi nelle varie tornate elettorali".

Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra
Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra

E ancora, seguendo tutto sommato la linea di Conte:

"A partire da oggi inizia una fase estremamente importante per il Paese: dimostrare non solo visivamente che l'opposizione c'è, ma che deve lavorare a difesa della democrazia, della Costituzione e della figura di garanzia del presidente della Repubblica. Cominciare a lavorare su un minimo comune denominatore programmatico".

Mentre in un momento storico segnato dal marcato bipolarismo, Riccardo Magi di +Europa ha di fatto lanciato un appello a Renzi e Calenda:

Riccardo Magi +Europa
Riccardo Magi +Europa

"Io sono abituato al dialogo e il dialogo più difficile e anche più fruttuoso è quello fra chi è più diverso da te. Spero ci siano altre occasioni per coinvolgere quelle opposizioni che stasera mancano. A noi interessa contribuire a costruire il primo polo del paese, non il terzo polo, cioè un'alternativa credibile a questa destra".

Attenti a quei due, che faranno Renzi e Calenda

Che faranno dunque Renzi e Calenda? Nei giorni scorsi il leader di Azione ha attaccato pesantemente proprio Bonelli e Fratoianni sulla loro proposta di prevedere una pena fino a 20 anni di reclusione per il reato di ecocidio, ovvero la distruzione consapevolmente perpetrata di un ambiente naturale.

Carlo Calenda, leader di Azione
Carlo Calenda, leader di Azione

In queste ore invece ha rilanciato affermando chiaramente che un "patto con la sinistra potrà esserci solo sui diritti sociali" e aggiungendo:

"Le democrazie sono in crisi perché salari, istruzione e welfare hanno smesso di essere un motore di opportunità. Per questo la destra estrema vince. Su questo dovremmo lavorare piuttosto che parlare di fronti popolari all’italiana, ecocidi, occupazioni e demonizzazione degli elettori di destra".

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