I palestinesi manifestano a Gaza contro Hamas: e nelle piazze del 25 Aprile in Italia cosa succederà?

Antonio Polito su Corriere.it ha centrato in settimana il tema. Ora che a Gaza la popolazione insorge contro il malgoverno dei fondamentalisti di Hamas, c'è da chiedersi se accadrà lo stesso anche nelle nostre piazze, pensando in particolare alle manifestazioni del 25 Aprile.

Nelle piazze del 25 Aprile in Italia cosa succederà?

Lo scorso anno, le commemorazioni avevano visto protagonisti in particolare tanti giovani sventolanti bandiere palestinesi. Una reazione a caldo più che comprensibile rispetto al massacro operato dal Governo Netanyahu nella Striscia (che nel frattempo ha superato le 50mila vittime) dopo l'attentato del 7 ottobre 2023 (1400 vittime, rapiti 229 civili e 25 soldati).

Ora però il quadro è cambiato ed emerge una complessità che prova a superare il tifo da stadio, lo scontro fra bianco e nero.

Quanto sta accadendo da un anno e mezzo a Gaza è inaccettabile, del resto la Corte Penale Internazionale ha ratificato lo scorso novembre i mandati di arresto contro il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e contro il suo ex Ministro della Difesa per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Ma anche contro Mohammed Deif, capo militare di Hamas.

I palestinesi manifestano a Gaza contro Hamas

Non si può fare di tutta l'erba un fascio: in piazza in questo anno e mezzo sono scesi anche rabbini israeliani solidali con la Palestina e contro Netanyahu, così come ora la popolazione della Striscia si ribella ad Hamas e invoca la pace, perché all'azione indifendibile del 7 ottobre è seguita la prevista reazione a seguito della quale a Gaza non resta più in piedi nemmeno un muro.

A trent'anni (era il 1995) dalla storica stretta di mano fra il primo ministro israeliano Rabin e Arafat, il movimento politico dell'allora leader dell'Autorità nazionale palestinese (Fatah) potrebbe ora tornare al governo. Così come a Gerusalemme e Tel Aviv si susseguono manifestazioni che invocano un rinnovamento.

La speranza è che chi scenderà in piazza in nome della Liberazione sia in grado di andare oltre le semplificazioni.