"Ho più amici gay che normali e li tratto come normodotati": la frase shock della consigliera di Fratelli d'Italia
Bufera a Lissone (Monza) sulla frase della consigliera di Fratelli d'Italia Felicia Scaffidi.
Giugno è il mese dei Pride, e il dibattito sui diritti Lgbt è di grandissima attualità. La questione, naturalmente, è anche (e soprattutto) politica. In questo contesto si inserisce un episodio che sta facendo parlare in tutta Italia. Succede a Lissone, alle porte di Monza, dove la capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale Felicia Scaffidi si è lasciata andare a una frase shock, che in queste ore sta facendo il giro d'Italia e che genererà sicuramente polemiche in tutto il Paese:
"Ho più amici gay che normali".
"Ho più amici gay che normali"
A riportare la notizia è il nostro portale locale Prima Monza e il nostro Giornale di Monza. In aula si parlava di diritti civili e libertà individuali. A scatenare la polemica ci ha pensato la capogruppo di Fratelli d’Italia Felicia Scaffidi.
"Condanniamo con fermezza ogni discriminazione. Tutt’altro discorso è invece la diffusione della propaganda ideologica che viene appositamente mascherata come lotta alle discriminazioni.
La meloniana si riferiva alla Carta Ready, carta d’intenti della Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale e l’identità di genere, sulla quale anche a Lissone si dibatteva dell'adesione del Municipio.
"La Carta Ready serve solo per dare soldi alle associazioni Lgbt per organizzare progetti dentro e fuori dalle scuole per propagandare le teorie transgender e per questo non ci stiamo. Non c’è nessuna emergenza omofoba in Italia".
E poi la frase shock:
"Ho più amici gay che normali. E li tratto come persone normodotate".
Le reazioni
Immediate le reazioni:
"La collega Scaffidi sembra arrivata da Marte - ha sottolineato il dem Mattia Gelosa - Sono parole che vanno al di là del bene o del male. Avete fatto calare il gelo su questa città".
Ma c'è da ipotizzare che nelle prossime ore la questione travalicherà i confini della cittadina brianzola, arrivando a generare polemiche in tutta Italia.