Green pass nei ristoranti a Pasqua e 25 Aprile: ancora tensione Draghi-Lega
Il ministro del Turismo chiederà ufficialmente un ristoro per le attività penalizzate nei "ponti". Ma il premier lo bacchetta e ironizza.
Draghi e Lega, una convivenza sempre sul filo dell'equilibrio tra il presidente del Consiglio e il partito di Matteo Salvini.
La prova di un rapporto sempre piuttosto "vivace" tra il premier e la Lega è arrivata anche ieri, a margine della conferenza stampa dove lo stesso Draghi e il ministro della Sanità Roberto Speranza hanno presentato le linee guida del decreto che dal 1 aprile a giugno andranno ad allentare le misure restrittive anti Covid.
Il tormentone Green pass crea ancora tensione Draghi-Lega
E così sotto la lente sono finite le punzecchiature" che il ministro al Turismo, Massimo Garavaglia (della Lega appunto) ha fatto ai colleghi del Consiglio dei ministri e al presidente Draghi riguardo quelle che secondo il Carroccio sarebbero "storture" del Green pass.
Secondo le nuove previsioni del Governo la certificazione verde resterà in vigore nei ristoranti al chiuso fino all'1 maggio, mentre all'aperto e negli hotel cesserà già con il primo giorno di aprile.
Da qui la richiesta di uniformare le date o arrivare a una sorta di "compromessa" anticipando al 15 aprile la disposizione relativa ai ristoranti al chiuso.
I conti di Garavaglia: i ponti valgono 500 milioni
Un mal di pancia che Garavaglia ha esternato alle agenzie di stampa proprio al termine del Consiglio dei ministri spiegando di aver chiesto un "ristoro" di 500 milioni al Ministero della Salute per i danni recati in aprile per i due ponti ancora condizionati dal Green Pass, quello di Pasqua e quello del 25 aprile.
Ad avvalorare le sue richieste Garavaglia ha spiegato la situazione vissuta in questi giorni a Parigi "dove la gente mangia nei ristoranti e senza mascherina"
La replica di Draghi e Speranza
Come detto la replica del premier Draghi è arrivata a margine della consueta conferenza stampa post Consiglio dei ministri, cercando di stemperare le tensioni che già in altre occasioni erano emerse tra la maggioranza.
"Il Consiglio dei ministri è stato tranquillo Se tutti i problemi fossero questi, tutti i Consigli sarebbero assolutamente tranquilli. Certo, sono curioso di sapere come Garavaglia sia arrivato a quantificare 500 milioni. Non so come ha fatto quei conti. Ad ogni modo, il Governo è pronto a dare le risposte necessarie"
Subito dopo è arrivata anche la replica del ministro Speranza:
"È inopportuno mettere in contraddizione la ripartenza economica con la sicurezza sanitaria. Un Paese sicuro dal punto di vista sanitario cresce di più e meglio. Senza un servizio sanitario così forte noi non saremo cresciuti del 6,5%. Senza le misure come il Green pass e l’obbligo vaccinale non avremmo avuto quei dati di sviluppo"