Il discorso

Giorno della Memoria, Mattarella: "Il regime fascista fu complice degli orrori di Auschwitz"

Anche la Senatrice a vita e sopravvissuta al campo di concentramento Liliana Segre è intervenuta durante la cerimonia al Quirinale

Giorno della Memoria, Mattarella: "Il regime fascista fu complice degli orrori di Auschwitz"
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Nel corso della mattinata di martedì 28 gennaio 2025, il Palazzo del Quirinale ha ospitato la celebrazione del Giorno della Memoria alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato.

Una cerimonia, condotta dalla giornalista del Tg1 Emma D'Aquino, che ha riunito esponenti delle istituzioni, della cultura e delle comunità ebraiche per commemorare le vittime dell'Olocausto e rinnovare l'impegno a non dimenticare.

Giornata della Memoria, la cerimonia al Quirinale

La celebrazione è iniziata con un filmato curato da RaiCultura che ha introdotto gli interventi della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) Noemi Di Segni e del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Entrambi hanno sottolineato l'importanza della trasmissione della memoria storica alle giovani generazioni affinché il ricordo dell'orrore nazista rimanga vivo e sia un monito contro l’indifferenza.

Uno dei momenti più toccanti è stato l'intervento della Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau, che ha condiviso la sua testimonianza attraverso un’intervista condotta da due studenti.

Il Presidente Sergio Mattarella con la Senatrice Liliana Segre

Il discorso del Presidente Mattarella

L'attrice Elena Sofia Ricci ha poi dato voce alla storia con la lettura di alcuni brani tratti dal libro "La farfalla impazzita - dalle Fosse Ardeatine al processo Priebke" di Giulia Spizzichino e Roberto Riccardi.

La conduttrice Emma D'Aquino con l'attrice Elena Sofia Ricci

Anche la musica ha avuto un ruolo centrale nella cerimonia con Simona Bondanza, accompagnata da Fausto Beccalossi, Rodolfo Cervetto e Stefano Bergamaschi che ha eseguito i brani "Elì Elì", "Dance me to the end of love" e "Rue des Rosiers".

La cerimonia si è conclusa con il toccante discorso del Presidente della Repubblica che ha esordito ricordando la sua partecipazione, nella giornata di ieri, alla cerimonia per gli 80 anni dalla chiusura di Auschwitz.

"Il regime fascista complice degli orrori di Auschwitz"

"Auschwitz provoca sempre infinito orrore, scuote le nostre coscienze, le nostre convinzioni. Da Auschwitz si torna ogni volta sconvolti. Lo sterminio nazista non nacque per un caso - ha dichiarato Mattarella - Fu una macchina di morte lucidamente progettata da uomini per sopprimere uomini e donne innocenti, intere comunità, culture, popoli, considerati inferiori".

Il Presidente ha ricordato poi il ruolo nefasto della propaganda hitleriana capace di convincere milioni di persone che il benessere della nazione fosse minacciato dalla presenza degli Ebrei e da altre minoranze come gli omosessuali e i malati di mente e ha sottolineato la complicità fascista.

Auschwitz è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista - prosegue - di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori”.

Mattarella durante la celebrazione

La fiducia nei giovani e nella Costituzione

Citando Primo Levi, Mattarella ha ringraziato i superstiti presenti definendo le loro testimonianze "incise nella storia della nostra Repubblica". Ha poi ampliato il discorso ai conflitti odierni menzionando la guerra in Ucraina, l’attentato subito da Israele il 7 ottobre 2023 e i palestinesi uccisi a Gaza perché ogni violenza "produce violenza e nutre desiderio di vendetta".

Ci troviamo qui al Quirinale, con le più alte cariche dello Stato, non solo per ricordare, ma per ribadire solennemente il nostro comune e inderogabile impegno a non permettere che simili atrocità si ripresentino. A impedire che l’odio, il terrore, l’inimicizia, la prepotenza, la mentalità di guerra prevalgano nuovamente - ha ribadito il Presidente - Abbiamo fiducia nei giovani e nei valori consacrati nella nostra Costituzione repubblicana”.

"Ripetiamo anche noi «Mai più!»"

Prima dell’inizio della cerimonia, il Capo dello Stato ha consegnato la Medaglia d’onore al Signor Antonio Gnasso, ex internato e deportato. Successivamente, sono state premiate le scuole vincitrici del Concorso nazionale "I giovani ricordano la Shoah" promosso dal Ministero dell’Istruzione.

Alla cerimonia hanno partecipato anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera Lorenzo Fontana e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Ripetiamo allora anche noi - ha concluso Mattarella - con particolare determinazione in questi nostri giorni, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle case e nelle piazze, quel grido forte e alto, che proviene, ogni giorno e per sempre, dal recinto di Auschwitz: «Mai più!»”.

 

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