POLVERONE

Giornata nera per i treni, ko in mezz'Italia. Quanti pensieri per Salvini: chiodo scaccia chiodo?

Il ministro vuole andare fino in fondo per chiarire la vicenda e punire i responsabili. Ma l'opposizione ne chiede le dimissioni mentre sui social impazza l'ironia

Giornata nera per i treni, ko in mezz'Italia. Quanti pensieri per Salvini: chiodo scaccia chiodo?
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Chiodo scaccia chiodo. Un vecchio adagio che in queste ore sembra proprio calzare a pennello per il Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini.

Non bastassero le ultime polemiche più o meno a distanza in questi giorni con il suo collega agli Esteri e omologo alla guida di Forza Italia, Antonio Tajani.

Non bastassero le preoccupazioni per l'esito del processo Open Arms in Sicilia, ecco che per il leader della Lega la giornata di ieri (ma l'eco delle polemiche non si è esaurito e si sta anzi alimentando ancora di più con il passare delle ore ) è stata infernale proprio per... un chiodo.

Altro che hacker o il meteo, un chiodo mette ko i treni

Una storia alla fine tutta italiana. Una nuova frontiera del disagio. Altro che hacker informatici, altro che meteo inclemente, altro che sit-in di protesta ambientali.

Questa volta a mettere ko i collegamenti ferroviari praticamente di tutto il Centro Italia (sia dell'alta velocità che i trasporti regionali) tra Roma, Firenze e Bologna, è stato un chiodo.

Sì, quello che è ormai è il "famoso" chiodo. Roba da diventare "parola di tendenza" anche sul web.

Le spiegazioni di Salvini e l'affondo: "Chi sbaglia, paga"

A spiegarlo ufficialmente è stato lo stesso ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini:

"I tecnici mi dicono che c'è stato un errore di notte di un’impresa privata, che ha piantato un chiodo su un cavo. Chi poi doveva intervenire per rimediare lo ha fatto poi in ritardo. Certo non è possibile che se uno pianta un chiodo in un posto sbagliato si mette in ginocchio la stazione di Termini, Roma e tutto il Centro Italia".

Il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini incalzato ieri dai giornalisti
Il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini incalzato ieri dai giornalisti

Ma non solo. Salvini ha detto chiaramente di voler andare fino in fondo alla vicenda con un avvertimento eloquente:

"Chi ha causato i disagi sulla rete ferroviaria di Roma e ha sbagliato, oggi, ne dovrà rispondere. I problemi vissuti da migliaia di viaggiatori sono inaccettabili. Andremo fino in fondo, senza sconti, con la determinazione di chi solo nel 2024 ha investito 9 miliardi nelle ferrovie e ha aperto 1.100 cantieri per ammodernare la linea. Vogliamo recuperare decenni di troppi No e non sono ammessi errori".

IL PUNTO DEL GUASTO CHE HA MANDATO IN TILT I TRENI A ROMA

E ancora ha aggiunto:

"Non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia" sottolineando di aver "chiesto nomi, cognomi, indirizzi e codici fiscali di quelli che non hanno fatto il loro lavoro. Quando ci sarà questa conclusione lo saprete".

L'opposizione vuole le dimissioni del ministro

Nel frattempo però l'opposizione non ci sta e ha colto nuovamente la palla al balzo per andare all'attacco del leader della Lega.

Addirittura chiedendone le dimissioni dalla sua carica di ministro. Non solo per colpa del "chiodo", evidentemente.

Ma perché secondo Pd, Avs e M5s i disagi di mercoledì "non rappresentano un caso isolato, ma una situazione che va avanti da mesi".

Tanto che proprio a Salvini è stato fatto notare che anche la giornata di domenica era stata altrettanto infernale per i passeggeri delle linee ferroviarie.

Ecco perché il commento del segretario nazionale del Partito democratico Elly Schlein è stato durissimo nei confronti del rappresentante del Governo:

Il segretario del Pd Elly Schlein
Il segretario del Pd Elly Schlein

"Il ministro si occupa di tutto tranne che dell'emergenza trasporti. E a pagare il prezzo più alto sono i passeggeri. Non si occupa di fare funzionare le Ferrovie, pensa solo a come venderle. Il guasto di oggi all’alba nel nodo di Roma, che ha causato oltre tre ore di stop con ripercussioni in tutta Italia dal Brennero a Palermo, è solo l’ennesima pagina dell’odissea quotidiana che vive ogni giorno chi si muove in treno".

Salvini, i treni ko e la festa dei nonni: l'ironia dei social

E praticamente in contemporanea con la mattinata d'inferno dei passeggeri Salvini si è beccato anche l'ironia del popolo delle piazze virtuali dei sociali.

Complice un suo post dedicato alla festa dei nonni, contro il leader della Lega si sono riversati centinaia di messaggi decisamente ironici.

Quasi tutti pur riconoscendo l'importanza dei nonni nella nostra società hanno invitato Salvini a pensare al suo lavoro quotidiano come ministro.

Eccone alcuni solo per citarne i più significativi e tutto sommato ironici:

"Di treni si deve occupare non dei nonni..."

"Bel messaggio, ma occupiamoci delle infrastrutture che sono da terzo mondo"

"Se avanza tempo, dovrebbe occuparsi della stazione di Roma"

I commenti al post di Salvini sui nonni
I commenti al post di Salvini sui nonni
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