Si celebra oggi, nella sede romana della Fao, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che quest’anno coincide con l’80° anniversario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura.
Il tema scelto per l’edizione 2025 è “Mano nella mano per un cibo migliore e un futuro migliore”, un invito alla collaborazione globale per costruire un mondo più equo, sostenibile e libero dalla fame.
Presenti Mattarella, Meloni e Papa Leone XIV
All’evento partecipano numerose personalità internazionali e rappresentanti istituzionali: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Papa Leone XIV, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Direttore generale della Fao Qu Dongyu, insieme a Antonio Guterres, Ban Ki-moon, la regina Letizia di Spagna, il re Letsie III del Lesotho, la principessa Basma Bint Ali di Giordania, il presidente dell’Uruguay Yamandù Orsi Martinez, Alvaro Lario (presidente dell’Ifad) e Cindy Hensley McCain (direttrice del Programma alimentare mondiale – Wfp).

Mattarella: “Conoscenza primo motore”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto la cerimonia d’inaugurazione del Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura della Fao (MuNe), finanziato dalla Cooperazione italiana. Nel suo intervento ha sottolineato la necessità di un impegno condiviso contro l’insicurezza alimentare e il ritorno delle disuguaglianze globali.
“È un triste paradosso – ha detto Mattarella – che proprio mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso del sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni. Si tratta di una inversione di rotta incomprensibile e inaccettabile”.

Il Capo dello Stato ha poi ribadito il valore delle istituzioni internazionali:
“Le Istituzioni multilaterali impegnate nella lotta all’insicurezza alimentare sono strumenti preziosi e testimoniano la consapevolezza della indivisibilità dei destini umani“.
Mattarella ha infine richiamato l’importanza dell’informazione e della conoscenza come strumenti di partecipazione e di cambiamento:
“Per poter essere protagonisti, i cittadini devono essere informati. La conoscenza resta il primo motore per stimolare un maggiore impegno, orientando le energie, soprattutto delle nuove generazioni, per la costruzione di un futuro più equo”.
Papa Leone XIV e Giorgia Meloni alla Fao
Dopo la visita al Quirinale, nuova uscita ufficiale per Papa Leone XIV che ha raggiunto la sede della Fao per partecipare alla cerimonia di apertura della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, la sua prima presso un’organizzazione internazionale. Ad accoglierlo, tra gli altri, lo stesso Presidente Mattarella e la Premier Giorgia Meloni, anche lei presente all’inaugurazione del World Food Day, accompagnata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Il Pontefice interverrà nel corso della sessione plenaria, accanto alla regina Letizia di Spagna, ambasciatrice Fao di Buona volontà per la nutrizione, e al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Papa Leone XIV: “Morti per fame fallimento collettivo”
“Gli scenari dei conflitti attuali hanno riportato alla luce l’uso del cibo come arma di guerra – ha affermato il Papa nel suo intervento alla FAO, sottolineando come “si stia progressivamente smarrendo quel consenso internazionale che riconosce la fame deliberata e l’impedimento intenzionale all’accesso al cibo come veri e propri crimini di guerra”.
“Il diritto internazionale umanitario vieta in modo assoluto di colpire i civili e di attaccare beni essenziali per la sopravvivenza delle popolazioni”, ha ricordato il Pontefice. “Eppure, con profondo dolore, assistiamo ancora oggi all’impiego di questa crudele strategia che condanna intere famiglie alla fame. Non possiamo continuare così: è necessario porre rimedio a questo scandalo”.
Il Papa ha quindi lanciato un appello:
“Dobbiamo mobilitare tutte le energie disponibili, in uno spirito di autentica solidarietà, affinché nessuno, in nessun luogo del mondo, manchi del cibo necessario — sia in quantità sia in qualità. Solo così potremo porre fine a una condizione che nega la dignità umana, ostacola lo sviluppo, costringe milioni di persone ad abbandonare la propria terra e compromette la pace tra i popoli”.
“A cinque anni dal completamento dell’Agenda 2030 — ha proseguito — ricordiamo con forza che l’obiettivo Fame Zero potrà essere raggiunto soltanto se esisterà una volontà reale di farlo, e non soltanto attraverso solenni dichiarazioni di principio”.

Il Papa ha poi espresso la sua profonda tristezza nel constatare che, “nonostante i progressi tecnologici, scientifici e produttivi, 673 milioni di persone nel mondo vanno a dormire senza aver mangiato, mentre altri 2 miliardi e 300 milioni non hanno accesso a un’alimentazione adeguata dal punto di vista nutrizionale”.
“Questi non sono numeri astratti — ha aggiunto — ma vite umane, storie spezzate, comunità vulnerabili. Dietro ogni cifra ci sono madri che non riescono a nutrire i propri figli”.
Il Pontefice ha infine denunciato la condizione dei bambini afflitti dalla malnutrizione:
“Il loro ritardo nello sviluppo fisico e cognitivo non è una fatalità, ma il segno di una profonda insensibilità, di un’economia senza anima, di un modello di sviluppo discutibile e di un sistema di distribuzione delle risorse ingiusto e insostenibile”.
“Viviamo in un tempo in cui la scienza prolunga la vita, la tecnologia unisce i continenti e la conoscenza apre orizzonti un tempo impensabili”, ha concluso. “Permettere che milioni di esseri umani continuino a morire a causa della fame è un fallimento collettivo, un’aberrazione etica e una colpa storica”.
Roma blindata per tre giorni
L’arrivo di oltre 130 delegazioni internazionali ha reso necessarie imponenti misure di sicurezza. La capitale è blindata da oggi fino a venerdì con piani di protezione straordinari: in campo unità antiterrorismo, tiratori scelti, reparti antisommossa, nuclei NBCR e dispositivi anti-drone.
Le aree più sorvegliate sono quelle del Quirinale, dove il Papa è stato accolto da Mattarella, e la zona dell’Aventino, sede della Fao e del World Food Forum, che proseguirà fino a venerdì. Contemporaneamente, ai Parioli, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, si svolge l’Aqaba Process, presieduto dal re Abdullah II di Giordania e dedicato alla sicurezza in Africa occidentale, con la partecipazione della Premier Meloni.