Giornata Mondiale del Rifugiato, Mattarella: "Condizione sempre più grave, un dovere fare di più"
Un quadro drammatico e complesso, che secondo Mattarella “interpella le coscienze” e impone un impegno rinnovato, concreto e condiviso

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, oggi venerdì 20 giugno 2025, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato una dichiarazione di forte impatto etico e politico, richiamando l’attenzione pubblica su una delle più gravi emergenze umanitarie del nostro tempo.
Mattarella: "Realtà che interpella le coscienze"
"La condizione dei rifugiati e dei profughi da un numero crescente di conflitti armati, tensioni regionali e gravi crisi umanitarie, indotte anche dall’impatto crescente di eventi climatici estremi, diviene sempre più grave", ha affermato il Capo dello Stato.
Un quadro drammatico e complesso, che secondo Mattarella “interpella le coscienze” e impone un impegno rinnovato, concreto e condiviso.
"Non si tratta solo di una questione umanitaria, ma di una responsabilità giuridica e morale collettiva, che chiama in causa Stati, istituzioni e società civile".

Il Presidente ha voluto sottolineare come la tutela della persona, in ogni sua condizione, sia un principio cardine della Costituzione italiana, oltre che un pilastro dell’ordinamento europeo e del diritto internazionale. In questa giornata simbolica, l’Italia rinnova quindi il suo impegno a favore dei diritti dei rifugiati, soprattutto in un contesto geopolitico segnato da fratture e instabilità crescenti.
"L’Italia, anche per la sua collocazione geografica, si trova in prima persona a rispondere a questa sfida globale e ad affrontare le ragioni profonde di questi fenomeni", ha dichiarato Mattarella, evidenziando il ruolo centrale che il nostro Paese è chiamato a svolgere nel Mediterraneo e oltre.
Mattarella: "Insufficienze dell'ordinamento internazionale"
Ma non mancano, nel messaggio del Presidente, toni critici verso le lacune dell’attuale sistema internazionale: l’ordinamento globale appare oggi inadeguato a garantire piena protezione a chi vive in condizioni di estrema vulnerabilità, specialmente in un periodo di crescente tensione e indebolimento delle relazioni tra gli Stati.
Ecco perché, secondo Mattarella, la visione della Repubblica Italiana, fondata sul dialogo multilaterale e sulla cooperazione, diventa oggi più che mai essenziale. Un approccio che deve vedere coinvolte le istituzioni, ma anche la società civile, per costruire risposte “rapide, concrete ed efficaci” a una sfida che non conosce confini.
"Si misurano in questo ambito le insufficienze dell’ordinamento internazionale che non riesce ad assolvere pienamente al compito di protezione di queste condizioni di fragilità, specie in questa fase di indebolimento e lacerazione delle relazioni fra gli Stati. La visione della Repubblica Italiana, fondata sulla cooperazione multilaterale e sul dialogo, appare ancora più preziosa, con l’attivo coinvolgimento delle forze della società civile, per un approccio condiviso in grado di offrire risposte rapide, concrete ed efficaci", le parole del presidente Mattarella.