Il fuori onda

Giorgia Meloni all'incontro con Trump: le smorfie quando parla Merz e quel "non mi piace parlare con la stampa italiana"

La frase catturata durante l'incontro con Trump scatena le polemiche

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Meloni a Washington

La mimica di Giorgia Meloni è sempre molto attenzionata dai media, ma non solo. Perché è vero che il linguaggio del corpo dice molto ed è altrettanto vero che alcune espressioni del volto della premier sono diventate virali nel tempo. E probabilmente lo diventerà anche quella durante il vertice di Washington con gli Stati Uniti e l'Europa. Durante il quale, peraltro, la presidente del Consiglio è finita nella bufera anche per un fuori-onda sulla stampa italiana.

Meloni e gli occhi al cielo quando parla Merz

@independent Italian Prime Minister Giorgia Meloni is once again in the spotlight, this time for her reactions caught on camera during a White House meeting on Monday, August 18. Multiple clips of her expressions have gone viral on social media. One clip shows her making an unusual facial expression while Germany’s Chancellor Friedrich Merz appeared to be lecturing Trump on the Ukraine conflict. #meloni #trump ♬ original sound - Independent

Mentre il cancelliere tedesco Fridriech Merz, sottolineava l'importanza di un cessate il fuoco, rispondendo a Trump che sosteneva il contrario, l'attenzione è finita sul volto della premier, seduta proprio al fianco di Trump. Durante il discorso del leader tedesco, infatti, Meloni sgrana gli occhi e li alza al cielo, poi storce il naso e mostra un'espressione contrita.  

L'espressione di Meloni durante l'intervento di Merz

"Non amo parlare con la stampa italiana"

Ma ciò che ha fatto - e sta facendo - più discutere è un fuori onda in cui la premier sussurra a Trump (dopo essersi detta stupita della decisione del tycoon di aprire l'incontro ai giornalisti):

"Io non voglio mai parlare con la stampa italiana".

Ovviamente non sono mancate le reazioni. Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana) sottolinea:

"Che la presidente del Consiglio non ami i giornalisti e le domande della stampa è cosa nota. Negli anni ha sostituito le conferenze stampa (tranne quella di fine anno) con lunghi monologhi online, senza contraddittorio, senza domande. Propaganda, non informazione. Una situazione di mancanza di rispetto nei confronti della stampa che ha avuto la sua conferma nel vertice con il presidente Trump".

Anche dall'opposizione sono piovute critiche.

"Mentre Trump mercifica la pace - denuncia il co-portavoce di Avs, Angelo Bonelli -, Giorgia Meloni si sottrae al ruolo che i giornalisti hanno in una democrazia: quello di fare domande e chiedere conto delle scelte del governo. Come sua consuetudine, Meloni preferisce parlare da sola nei suoi video, come un'autocrate refrattaria al confronto con la stampa, che ha un ruolo fondamentale in ogni democrazia".

Non più tenero il segretario di +Europa Riccardo Magi:

"Giorgia Meloni merita l'Oscar come peggiore protagonista per aver confermato in un indegno fuori onda il suo totale disprezzo per la stampa e la libertà di informazione: d'altronde abbiamo ben capito che Meloni vorrebbe giornalisti compiacenti e stampa adulante".

"Il leader di un paese democratico - scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda - non ha paura della stampa e sa che è suo dovere interloquire con tutti i giornali. Dire 'io non voglio mai parlare con la stampa italiana' ad un aspirante autocrate che compila quotidianamente liste di proscrizione dei giornalisti è ancora più grave. Pessima figura".