Gaza: FI condanna l'antisemitismo, FdI condanna Hamas, per la Lega "Israele contenga danni collaterali"
Dure le repliche delle opposizioni, con il governo accusato di essere troppo vicino a Netanyahu. Resta comunque una spaccatura: in programma due diverse manifestazioni

Alla Camera dei deputati si è tenuta un'informativa del ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla situazione a Gaza. Un’Aula tesa, dove maggioranza e opposizioni si sono confrontate duramente in seguito alle parole del vice premier le quali hanno segnato un ulteriore passo verso una posizione più critica nei confronti dell’azione militare israeliana, in linea con un nuovo sentimento europeo dopo l’intensificarsi delle operazioni a Rafah.
Tajani (FI): "Preoccupazione per rigurgiti di antisemitismo"
"La popolazione della Striscia sta pagando da troppo tempo un prezzo altissimo – ha dichiarato Tajani –. Questi morti innocenti feriscono i nostri valori e indignano le coscienze. La legittima reazione del governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico, sta assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili".

Tajani ha invocato l’immediato ripristino del cessate il fuoco e ha ribadito il pieno sostegno al piano arabo a guida egiziana per la ricostruzione e la pace, definendo “inaccettabile” ogni tentativo di sfollamento forzato della popolazione palestinese da Gaza. Il titolare della Farnesina ha ricordato i contatti con il presidente egiziano Al-Sisi e la partecipazione dell’Italia al vertice di Madrid.
Nel suo intervento, Tajani ha voluto anche denunciare i recenti episodi di antisemitismo verificatisi in Italia: “Vorrei condividere la mia forte preoccupazione per i rigurgiti di antisemitismo. Nessuno dovrà mai più avere paura perché ebreo”. Solidarietà è stata espressa anche nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre, vittima di insulti antisemiti.
FdI: "Gaza va liberata da Hamas"
Una linea quella di Tajani - ripresa anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa (Fratelli d'Italia), che ha definito "vergognosi" questi episodi, pur ribadendo la legittimità della reazione israeliana in risposta all’attacco del 7 ottobre.
Il senatore Giulio Terzi (FdI), presidente della commissione Politiche UE, ha affermato in Aula che “non c’è futuro per lo Stato palestinese se continuerà la presenza di Hamas nella Striscia. Sarebbe uno Stato terroristico peggio dell’Isis”.
Terzi ha ribadito il sostegno del governo italiano al rilascio degli ostaggi israeliani e alla cessazione delle ostilità, denunciando l’uso dei civili come scudi umani da parte di Hamas e sottolineando la necessità di condannare le piazze che legittimano tale organizzazione. Anche il deputato Giangiacomo Calovini (FdI) ha sottolineato che “la pace è possibile solo dopo la fine del controllo di Hamas su Gaza”.
La Lega: "Israele contenga i danni collaterali"
Nel suo intervento, Eugenio Zoffili (Lega) ha riconosciuto il diritto di Israele a difendersi, ma ha auspicato che lo Stato ebraico “riesca a contenere i danni collaterali dell'operazione”. Secondo il deputato leghista, il riconoscimento dello Stato palestinese, che alcuni Paesi stanno adottando, è una strada prematura se Hamas continuerà ad avere un ruolo predominante
“Siamo per una pace che contempli la formula dei due popoli e due Stati – ha dichiarato – ma il controllo dei territori da parte di Hamas è incompatibile con questa visione”.
Le opposizioni: "Troppe parole, nessun atto concreto"
Durissime le repliche delle opposizioni. Giuseppe Provenzano (PD) ha definito le parole di Tajani “vaghe, inadeguate, imbarazzate e imbarazzanti” e ha accusato il governo di essere troppo vicino a Netanyahu.

Nicola Fratoianni (Avs) ha denunciato “la vigliaccheria e l’ipocrisia” del governo, mentre Riccardo Ricciardi (M5S) ha ricordato la lunga occupazione e le violenze precedenti al 7 ottobre.
Carlo Calenda (Azione) ha invocato sanzioni contro Israele e il riconoscimento dello Stato palestinese, invitando a separare la critica al governo israeliano dall’antisemitismo.
Piazza divisa: manifestazioni a Roma e Milano
Il tema della guerra a Gaza spacca anche il campo progressista sulle manifestazioni pubbliche. Il 7 giugno PD, M5S e Avs sfileranno a Roma in piazza San Giovanni, mentre Azione e Italia Viva hanno annunciato una manifestazione a Milano il giorno prima, il 6 giugno.
“Una contro-piazza non contro qualcuno – ha precisato Matteo Renzi – ma con una piattaforma diversa: condanna del governo israeliano, sensibilizzazione contro l’antisemitismo e difesa del diritto all’esistenza di Israele”.
Il dibattito è acceso e ha rimarcato le divergenze non solo tra governo e opposizioni, ma anche all’interno dell’opposizione stessa. Sullo sfondo, l’Italia continua a sostenere ufficialmente la soluzione dei due Stati, ma con posizioni sfumate e diversificate nei toni e nelle alleanze.