PIAZZE DIVISE

Gaza, Calenda e Renzi insieme a Milano. Oggi Pd, M5s e AvS in corteo a Roma

Ieri a Milano “Due popoli, due Stati, un destino” organizzata da Azione e Italia Viva. A Roma palco in Piazza San Giovanni

Gaza, Calenda e Renzi insieme a Milano. Oggi Pd, M5s e AvS in corteo a Roma
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Il centrosinistra italiano si mobilita per la pace in Medio Oriente, ma lo fa con due piazze distinte, che riflettono sensibilità politiche diverse e mettono in evidenza anche le tensioni interne all’opposizione. Dopo la maratona oratoria “Due popoli, due Stati, un destino” organizzata da Azione e Italia Viva venerdì 6 giugno 2025 al Teatro Franco Parenti di Milano, oggi – 7 giugno – si tiene a Roma il corteo unitario promosso da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra. Due manifestazioni che condividono il desiderio di porre fine al conflitto tra Israele e Palestina, ma che divergono su modalità, linguaggio e protagonisti.

Milano: due popoli, due Stati, un destino

Venerdì 6 giugno, al Teatro Franco Parenti di Milano, Carlo Calenda e Matteo Renzi si sono uniti a +Europa e ad esponenti del mondo riformista del Pd – tra cui Fiano, Madia, Delrio, Gori, Quartapelle, Fassino e Picierno – per una manifestazione all’insegna del dialogo tra Israele e Palestina.

La scena milanese è stata disturbata da scritte notturne contro Israele comparse sui muri del teatro, subito condannate dagli organizzatori. Nonostante ciò, la manifestazione si è svolta con l’intento dichiarato di respingere ogni forma di estremismo, da Hamas a chi invoca la cancellazione di Israele.

“Abbiamo chiesto che la manifestazione romana escludesse chi inneggia alla distruzione dello Stato di Israele o urla slogan come ‘dal Giordano al mare’. Era una richiesta di buon senso, Schlein era d’accordo, ma M5S e Avs si sono opposti”, ha dichiarato Calenda. “Io sono con Israele, ma questo non significa che non critichi Netanyahu. Le sanzioni, però, sono un errore perché rafforzano proprio i leader più duri”, ha aggiunto.

Renzi ha sottolineato l’importanza del pluralismo: “Sarebbe stato meglio avere una piazza unica, ma se la piattaforma è immodificabile, è giusto offrire anche un altro spazio dove si possano vedere insieme le bandiere di Israele e Palestina”.

Fuori dal teatro si è tenuto un piccolo presidio di protesta, dove sono stati esposti striscioni come “Free Gaza from Hamas” e “Calenda non è mio amico”, mentre Walker Meghnagi, presidente della Comunità Ebraica di Milano, ha invitato al dialogo, ricordando che “le immagini di Gaza fanno male anche a noi. Ma finché comanda Hamas, la situazione non può migliorare”.

Roma: il corteo per Gaza del 7 giugno

Oggi, sabato 7 giugno, alle 14 parte da piazza Vittorio a Roma il grande corteo nazionale promosso da Pd, M5S e Avs per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, l’accesso agli aiuti umanitari, la sospensione dell’invio di armi a Israele e dell’accordo di associazione UE-Israele, nonché la fine dell’occupazione dei territori palestinesi.

Attese circa 50mila persone. Il corteo culminerà in piazza San Giovanni, dove saliranno sul palco 11 ospiti – tra cui il giornalista palestinese Abubaker Abed, la storica Anna Foa, i giornalisti Rula Jebreal e Gad Lerner, il medico Feroze Sidhwa reduce da Gaza, e il giovane israeliano Iddo Elam, obiettore di coscienza. A chiudere l’evento i leader Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.

Non ci sarà spazio per l’antisemitismo”, ha ribadito Schlein, rigettando le accuse avanzate da alcuni esponenti centristi: “È una piattaforma chiara, approvata in Parlamento, che condanna Hamas e promuove la pace. Non si può accusare di antisemitismo chi difende i diritti dei civili palestinesi e si oppone ai crimini del governo Netanyahu”.

conte schlein
Conte e Schlein

Conte ha rincarato: “Chi ci accusa di ambiguità finge di non vedere il massacro in corso. Netanyahu sta fomentando l’antisemitismo con la sua condotta criminale. Non accettiamo che venga addossata a noi questa responsabilità”.

Bonelli ha definito “schifose” le accuse di antisemitismo: “La nostra piattaforma condanna Hamas senza ambiguità. Chi ci attacca mente”.

A pesare sulla manifestazione romana è l’assenza delle associazioni palestinesi italiane. L’Associazione dei Palestinesi in Italia e l’Associazione degli studenti palestinesi hanno annunciato il loro dissenso.

Non parteciperemo a una manifestazione che ignora la narrativa e le richieste storiche del nostro popolo. È un gesto vuoto, se non dannoso. Chi per anni è stato complice dell’occupazione ora versa lacrime elettorali”. Le critiche si rivolgono anche al metodo organizzativo: “Non siamo stati coinvolti. Non possiamo marciare accanto a chi ha sempre ignorato o delegittimato la nostra lotta di liberazione”.

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