Fratelli d'Italia sul Consiglio di Stato che ha salvato l'orsa: "Basta caccia alle streghe su Jj4"
Non è ancora chiaro dove l'animale che ha ucciso il runner Andrea Papi sarà trasferito, forse in Romania. "Ma il problema sono i plantigradi in libertà"
Il Consiglio di Stato ha deciso che l'orsa Jj4 non sarà abbattuta. La notizia, accolta venerdì con soddisfazione dalle associazioni animaliste, è stata commentata amaramente dal presdidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, che aveva firmato un'ordinanza di abbattimento:
"A questo punto mi chiedo se valga di più la vita di un animale o quella di un essere umano".
Perché il Consiglio di Stato ha salvato l'orsa Jj4
Però la terza sezione di Palazzo Spada ha motivato dettagliatamente la propria decisione: l'abbattimento è praticabile solo quando non esista un'altra soluzione percorribile. Non si tratta di una sentenza ma di una "ordinanza presidenziale" che rimanda l'ultima decisione al Tar di Trento, che dovrà comunque esprimersi nel merito entro il 14 dicembre.
La Provincia di Trento, secondo il Consiglio, non ha adeguatamente valutato l’efficacia di misure intermedie idonee a salvaguardare l’incolumità pubblica senza sacrificare la vita dell’animale.
Ora Fugatti sarà costretto a valutare il trasferimento in una struttura diversa da quelle di proprietà della Provincia, eventualmente anche fuori dal territorio nazionale, mentre la Lav è pronta ad avviare il trasferimento dell’orsa in piena sicurezza e a spese dell’associazione in Romania.
Ora anche il presidente provinciale leghista corregge il tiro e pone l'accento sulla sicurezza per la comunità trentina, a livello di priorità. E a chiedergli di non accanirsi sul fatto dell'abbattimento dell'orsa è anche il partito di maggioranza nel Governo, ovvero Fratelli d'Italia, che a Trento sostiene la Giunta senza però avere assessori.
L'onorevole e commissario provinciale di FdI Alessandro Urzì non poteva essere più chiaro:
"Basta con la caccia alle streghe concentrata esclusivamente sulla soppressione dell’orso responsabile della morte di Andrea Papi, che è in gabbia. Il problema non sono gli animali in gabbia, ma quelli in libertà. Il grande parlare dell'ordinanza dei giudici amministrativi sposta solo l’attenzione dal vero e unico problema degli orsi liberi”.
Secondo il partito della Meloni sono tre le priorità sulle quali concentrarsi, invece di rimanere fermi protestando contro le ordinanze di abbattimento dell’unico orso in gabbia:
- individuare un numero massimo di esemplari
- favorire l’allocazione degli esemplari in eccesso rispetto al progetto originario verso territori extraprovinciali ed europei
- rendere gli strumenti di gestione degli orsi previsti dal Pacobace (di cui si chiede comunque la revisione) effettivamente applicabili con modalità efficaci (anche laddove prevedano l’abbattimento)
Cosa succede in Abruzzo
Esempio virtuoso di come si possano/debbano gestire gli orsi, il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, secondo la ong "OIPA – Organizzazione Internazionale Protezione Animali".
Ecco cosa ha scritto recentemente l'associazione sul proprio sito internet:
È encomiabile il rispetto per gli animali dimostrato una volta di più domenica scorsa quando l’orsa Amarena e i suoi due cuccioli hanno passato l’intera giornata sotto un ciliegio per rifocillarsi della sua golosa frutta. In conseguenza, il sindaco di Villalago (AQ), Fernando Gatta, ha chiuso al traffico la strada a 5 metri all’albero, lasciando l’accesso solo ai residenti e ai mezzi di servizio autorizzati.
Il sindaco di Villalago ha dimostrato sensibilità e buonsenso chiudendo l’accesso alla strada accanto al ciliegio evitando così l’assedio ai plantigradi da parte di turisti, escursionisti e curiosi. Al presidente del Parco, Luciano Sammarone, il sindaco ha persino riferito che fotografi sono entrati negli orti, nei cortili e nelle pertinenze delle abitazioni per fare foto agli orsi.
"Il problema non sono gli orsi ma chi nel loro habitat pensa di trovarsi a Disneyland per fare foto e video - commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto - Abbiamo appreso dal presidente Sammarone che nei giorni scorsi qualche turista ha tentato persino di farsi un selfie con i cervi, causando pericolo per sé e per gli animali".
L’Oipa plaude alla gestione illuminata del Parco nazionale d’Abruzzo e Molise, tanto più in questi tempi bui per gli orsi del Trentino noti alle cronache locali, nazionali e internazionali e sottolinea come tutti, compresa la Provincia autonoma di Trento presieduta da Maurizio Fugatti, dovrebbero prendere esempio dalla corretta gestione della fauna selvatica attuata dal Pnalm. Qui, il movimento degli escursionisti è regolamentato: nelle zone di riserva integrale e di riserva generale è vietato uscire dai sentieri. In alcune aree si può andare liberamente, anche con il cane (al guinzaglio), o il con il cavallo o in bici, ma in altre no. E nella “zona A” ci si può muovere solo a piedi, sui sentieri e senza cani. In questa zona non entrano né equini né mezzi di alcun tipo, incluse le mountain bike.