CONTRORIBALTONE

Francia, la forzatura di Macron affossa la Destra: esultano Schlein & Co., ma Salvini frena gli entusiasmi

Il secondo turno elettorale delle Politiche ha visto ridimensionata la posizione di Marine Le Pen. Ma trovare la quadra per governare non sarà facile

Francia, la forzatura di Macron affossa la Destra: esultano Schlein & Co., ma Salvini frena gli entusiasmi
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L'azzardo di Macron ha avuto il suo effetto. Dopo l'affermazione della Destra Lepenista alle Europee, il presidente francese ha rimesso le carte sul piatto convocando elezioni che più anticipate di così non si poteva. E agitando lo "spauracchio" della Destra ha chiamato a raccolta gli elettori (record d'affluenza alle urne dal lontano 1981), innescando un vero e proprio ribaltone: dal ballottaggio di ieri ne è uscita a sorpresa vincente la Sinistra, poi i centristi di Macron e la favorita della viglia Marie Le Pen, insieme al suo delfino Jordan Bardella (in copertina), è arrivata solo terza.

Il che non significa che fare un Governo a Parigi sarà una passeggiata (ma per nuove elezioni bisognerà aspettare comunque un anno, per cui un Esecutivo in qualche modo dovrà per forza saltar fuori), ma il leit motiv che trasborda d'Oltralpe fino anche in Italia è:

"Uniti contro la destra si vince".

E considerando anche la vittoria dei laburisti in Inghilterra, chi temeva "l'onda nera" si trova di fronte ora uno scenario ben ridimensionato.

Francia, virata a sinistra, Macron si salva (?), Le Pen fa flop

E' ormai un ritornello costante (e forse anche un po' stucchevole, "senza programmi", come del resto ha fatto notare nei giorni scorsi l'ex premier Giuseppe Conte), ma è l'oggettiva realtà che dalla serata di ieri, domenica 7 luglio 2024, ha segnato l'esito del secondo turno delle elezioni politiche in Francia.

La sinistra vince, la destra rinvia ancora una volta (e qualcuno dice questa per sempre) l'appuntamento con il successo.

Ribaltato dunque, a sorpresa, ma forse non troppo il risultato del primo turno che aveva visto la netta affermazione di Marine Le Pen.

Con 178 seggi ha dunque trionfa la sinistra del Nuovo fronte popolare con il suo leader Melenchon già pronto a rivendicare la guida del governo.

Jean Luc Melenchon
Jean Luc Melenchon

A seguire la formazione di Emmanuel Macron di Ensemble con 150 seggi.

Emmanuel Macron
Emmanuel Macron

Solo alla terzo posto dopo l'exploit del primo turno il Rassemblement National di Marine Le Pen che sale a 125 seggi senza però collocarsi tra le forze politiche come il partito di maggioranza relativa.

Infine, quarti i Repubblicani con 39 seggi. 

Cosa accadrà ora, scenari ancora di disegnare

Cosa accadrà dunque dopo che è stato respinto lo spauracchio della destra?

In tutti i contorni definitivi che segneranno il futuro politico della Francia, gli scenari sono ancora in realtà da disegnare.

Si va verso una coalizione orientata verso il centro, che faccia da garante e forza moderata, tra sinistra e destra.

Il premier francese Attal ha annunciato che oggi presenterà le dimissioni che però quasi certamente verranno respinte da Macron.

Gabriel Attal
Gabriel Attal

Almeno fino alle Olimpiadi di agosto, è la sensazione degli addetti ai lavori.

Accordi trasversali, inciuci e nuove elezioni

La realtà evidente è che "mettere insieme" una coalizione trasversale (qualcuno parla apertamente di "inciucio") appare francamente un'impresa ardua. 

Lo scenario più probabile appare dunque la formazione di una maggioranza relativa, politicamente e numericamente molto "debole" e a continuo rischio di mozioni di sfiducia da parte delle opposizioni.

Ecco perché nelle ultime ore si stanno profilando insistenti anche le ipotesi di un Governo di unità nazionale, di un Governo tecnico o di un Governo che si occupi esclusivamente degli affari correnti, anche in considerazione appunto dell'avvicinarsi delle Olimpiadi e per la gestione della politica estera.

Le reazioni in Italia: chi esulta e chi frena

Come era logico aspettarsi l'esito delle elezioni francesi ha visto reazioni anche in Italia.

Come era altrettanto logico aspettarsi in queste ore "esultano" il Pd e la Sinistra.

Un po' più cauto il Movimento 5 Stelle, mentre spengono gli entusiasmi Lega e Fratelli d'Italia, con Forza Italia che invece sottolinea l'importanza "ancora una volta decisiva" (queste le parole di Maurizio Gasparri) delle forze moderate di centro.

Voto in Francia, festa della Schlein e della Sinistra

Come detto, la prima a fare festa è stata la segretaria del Partito democratico Elly Schlein:

Il segretario del Pd Elly Schlein
Il segretario del Pd Elly Schlein

"E' un risultato straordinario per la sinistra unita del Nuovo Fronte Popolare e una bella risposta di partecipazione. La destra si può battere".

Sulla stessa lunghezza d'onda il commento di Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi Sinistra):

Nicola Fratoianni
Nicola Fratoianni

"Il Nuovo Fronte Popolare vince le elezioni e salva la Repubblica dall'assalto dell'estrema destra. Intanto è una bellissima notizia. E anche una indicazione di speranza".

Esulta anche Angelo Bonelli, sempre di Avs che "dedica" la vittoria della Sinistra in Francia a Lega e Fratelli d'Italia:

Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra
Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra

"Dedicato a Meloni e Salvini! Grande risultato rosso-verde di NFP! Uniti si vince, avanti in Italia per un'alleanza democratica, antifascista, progressista ed ecologista".

Gli altri commenti: Conte, Calenda e Renzi

Soddisfatto anche se nei giorni scorsi aveva invitato a guardare ai programmi e non solo al "mantra" di respingere le destre, anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte:

Il leader del M5S Giuseppe Conte
Il leader del M5S Giuseppe Conte

"La grande partecipazione del popolo francese premia la proposta popolare e progressista di chi non ha mai avuto dubbi sulla pace, sulla difesa dei diritti sociali e sulla tutela dei più fragili. Un segnale di spinta democratica che oggi parla all'Europa intera".

Sulla difficoltà a formare un Esecutivo e a governare punta invece il dito Carlo Calenda di Azione:

Carlo Calenda, leader di Azione
Carlo Calenda, leader di Azione

"Un ottimo risultato aver chiuso la strada alla Le Pen così come la tenuta di Macron. Ma formare un Governo e governare non sarà facile".

E anche un altro ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi di Italia Viva ha evidenziato l'importanza del ridimensionamento di Marine Le Pen rispetto al primo turno:

Matteo Renzi, Italia Viva
Matteo Renzi, Italia Viva

"E' stata fermata l'estrema destra, bene. Il centro riformista è stato decisivo in Francia come nel Regno Unito qualche giorno fa. E' un segnale di speranza per la politica europea. Ora vediamo che Governo nascerà, ma intanto Macron ha vinto la prima partita".

Il Centrodestra italiano, Salvini "frena" la Sinistra

A far da contraltare il commento del leader della Lega Matteo Salvini, da tempo vicino proprio a Marine Le Pen:

"La prima notte dopo le elezioni in Francia ha visto l'esultanza nelle strade di comunisti e centri sociali, di filo-islamici e anti-semiti, teppisti che attaccano a sassate la Polizia in diverse città, caos in Parlamento. E' l'esito dell’ammucchiata “tutti contro la Le Pen” costruita da Macron che vince le elezioni ma non ha i numeri per governare".

Matteo Salvini e Marine Le Pen
Matteo Salvini e Marine Le Pen
E ancora:
"In Parlamento a Parigi arriveranno 143 parlamentari di RN, mai così tanti nella storia con una crescita dei voti dal 33 al 37% tra primo e secondo turno, rimanendo il partito ampiamente più votato, nel silenzio dei media. Il “tutti contro uno” ha ridotto il numero di seggi, ma non il consenso per Marine Le Pen e Jordan Bardella, ai quali mando un grande abbraccio".

Forza Italia e i moderati

Secondo il capogruppo di Forza Italia al Senato la Francia è attesa ora da un percorso politico segnato da una sorta di ricostruzione:

Maurizio Gasparri, Forza Italia
Maurizio Gasparri, Forza Italia

"Il Centrodestra per vincere deve avere una guida moderata, come sostiene Forza Italia che fa parte del Partito popolare europeo. Speriamo in una vera rifondazione dei gollisti in Francia".

Gli fa eco Maurizio Lupi di Noi Moderati che invita a un dialogo tra popolari e conservatori:

Maurizio Lupi, Noi Moderati
Maurizio Lupi, Noi Moderati

"L'alta partecipazione al voto è un fatto molto positivo, ma la debolezza delle proposte politiche e le alleanze costruite non su un progetto politico, ma sul principio tutti contro uno porta all'ingovernabilità ed ora anche la Francia la sperimenterà. Il Governo italiano è il più stabile in Europa e conferma che una coalizione coesa nelle proposte e nei valori e il buon governo sono la strada da percorrere: i distinguo fanno male. In ogni caso si conferma che la strada da percorre in Europa è il dialogo tra il Ppe, un centro forte, e i Conservatori".

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