Il governo italiano ha annunciato l’invio di una seconda nave militare per garantire la sicurezza dei cittadini italiani a bordo della Global Sumud Flotilla, la spedizione umanitaria diretta verso Gaza con l’obiettivo di rompere il blocco navale israeliano.
Dopo la fregata Fasan, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha comunicato in Parlamento l’invio della nave Alpino, già partita e dotata di capacità operative aggiuntive.
Tuttavia, il ministro ha precisato che la protezione non potrà essere garantita nelle acque territoriali israeliane, dove la situazione diventa estremamente rischiosa.
Cos’è la Global Sumud Flotilla
La Global Sumud Flotilla è una missione internazionale che trasporta aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza. Negli ultimi giorni, le imbarcazioni hanno subito attacchi con droni, bombe sonore e spray urticanti, episodi che il Governo italiano ha fermamente condannato.
Crosetto ha spiegato che l’Esecutivo segue con attenzione l’evoluzione del caso, valutando sia i rischi per i partecipanti sia le conseguenze diplomatiche con Israele.
Crosetto: “Non siamo in guerra con Israele”
Il ministro ha ribadito che la presenza delle navi militari italiane non è finalizzata a un conflitto con Israele, ma esclusivamente alla tutela dei cittadini italiani presenti a bordo della Flotilla.
“Non muoviamo navi da guerra per attaccare un Paese amico, ma per proteggere i nostri connazionali, come già accade nel Mediterraneo per i pescatori italiani”.
Critiche e polemiche sulla Flotilla
Non mancano però le polemiche. Il governo, in linea con la premier Giorgia Meloni, ha sottolineato che l’iniziativa della Flotilla potrebbe essere percepita da Israele come un atto ostile, con possibili gravi conseguenze.
Secondo Crosetto, ogni scenario va considerato con attenzione, cercando soluzioni che evitino incidenti e tensioni internazionali.
L’obiettivo dell’Italia: far arrivare gli aiuti a Gaza in sicurezza
Il piano del governo prevede che gli aiuti umanitari trasportati dalla Flotilla possano essere consegnati attraverso Cipro e il patriarcato di Gerusalemme, garantendo così la loro destinazione senza esporre i cittadini a rischi eccessivi.
“Il nostro obiettivo è duplice: far arrivare gli aiuti a Gaza e proteggere tutte le persone a bordo”, ha dichiarato Crosetto, aggiungendo che sono in corso contatti diplomatici per trovare una soluzione condivisa.
Le tensioni con la Russia e il rischio di nuove minacce
Nel suo intervento alla Camera, Crosetto ha parlato anche di sicurezza internazionale, denunciando le violazioni russe dello spazio aereo NATO e sottolineando i rischi legati all’uso di droni e tecnologie ibride contro le infrastrutture strategiche europee.
Il ministro ha annunciato un piano nazionale per rafforzare i sistemi di difesa anti-drone negli aeroporti e nelle aree sensibili, ribadendo che la priorità del governo resta la sicurezza dei cittadini italiani, sia in patria che all’estero.