Fa gli auguri per la Liberazione con la Z russa: Vito Petrocelli espulso dal M5S
E' il presidente della Commissione Esteri del Senato e si era già schierato contro l'Ucraina... ma ora ha rincarato la dose
"Per domani buona festa della LiberaZione". Un messaggio come tanti, quello del presidente della Commissione Esteri al Senato. Vito Petrocelli, se non fosse per un "dettaglio" che poi, proprio un dettaglio non è: quella Z maiuscola, infatti, è una chiara allusione a quella utilizzata dalle milizie di Putin per invadere l'Ucraina. E questo segnale, da parte di un membro dello Stato, per i "colleghi" del Movimento 5 Stelle, di cui Petrocelli è referente, è stato considerato inaccettabile. Tanto che per lui si è predisposta la sanzione massima: l'espulsione.
Fa gli auguri per la Liberazione con la Z russa: Vito Petrocelli espulso dal M5S
Ha detto "no" al Dl Ucraina. Ha poi affermato di non volersi dimettere, e di non voler nemmeno dare la fiducia al Governo. E ora rincara la dose, Vito Petrocelli, presidente della Commissione Esteri del Senato, proprio alla vigilia del 25 aprile. I suoi auguri per la Liberazione, infatti, hanno sollevato un vero e proprio polverone.
Tanto che i vertici del "suo" Movimento 5 Stelle, hanno previsto per lui la massima sanzione prevista. L'espulsione. Ma andiamo con ordine. Scenario della vicenda, come spesso accade, è un social network: Twitter. Petrocelli accede al suo profilo e poco prima della 16 di ieri, crea lo scompiglio. "Per domani buona festa della LiberaZione". Con una zeta maiuscola. Un segnale che per molti è senza alcun dubbio, viste le uscite precedenti del soggetto interessato, un messaggio chiaro e tondo: quella lettera è la Z simbolo dell'invasione russa in Ucraina. Troppo per i vertici del M5S che si sono subito attivati per procedere con l'espulsione.
"Il suo ultimo tweet è stato semplicemente vergognoso - ha dichiarato il leader Giuseppe Conte - Certe provocazioni sono inqualificabili". Altri poi hanno fatto eco alle parole dell'ex premier, con degli affondi contro il senatore filo Putin. Ma al di là della posizione del Movimento 5 Stelle, che già l'aveva messo alla sbarra, ora si attende l'intervento definitivo della Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.