Muro contro muro

Gas, l'Europa compatta a Putin: "Non pagheremo in rubli". E L'Italia "ripiega" sull'Algeria

Germania e Francia minacciano addirittura di interrompere le importazioni. Intanto l'Italia stringe accordi con Algeria, Libia e Azerbaijan.

Gas, l'Europa compatta a Putin: "Non pagheremo in rubli". E L'Italia "ripiega" sull'Algeria
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La guerra in Ucraina e le ricadute economiche, l'Europa compatta non le manda a dire a Vladimir Putin: "Non pagheremo il gas in rubli".

E l'Italia si prepara a "scommettere" sul gas algerino.

Gas, muro contro muro Ue-Putin, ma Mosca gela Bruxellese

Dopo l'invasione della Russia in Ucraina e le "contro" sanzioni di Mosca all'Ue ovvero la richiesta di pagare le forniture di gas già da questo mese di aprile in rubli, da Bruxelles l'Unione Europea conferma la "linea dura" prospettata nei giorni scorsi dai vari Governi e confermata per l'Italia, oltre che dal nostro premier Mario Draghi, anche dall'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.

Ma da Mosca non ci sentono e gelano ancora l'Europa:

"Entro un mese le forniture vanno pagate con la nostra moneta nazionale"

L'altra faccia della guerra, Russia contro il mondo, mondo contro la Russia

Un concetto che, del resto, è stato ribadito anche dallo stesso presidente Vladimir Putin, in toni, se vogliamo ancor più provocatori:

"Le aziende occidentali aprano un conto corrente in una banca russa e paghino in rubli. A noi nessuno vende niente gratis e la stessa cosa non possiamo fare noi. A chi non paga saranno interrotte le forniture"

Eppure Europa, G7 e in particolare Germania e Francia non sembrano intenzionate a cedere. Addirittura da Parigi e Berlino è stata messa sul tavolo l'ipotesi di interrompere l'importazione di gas. 

Una linea condivisa dal nostro premier Mario Draghi che ha avuto anche un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Una telefonata che è stata così sintetizzata da Palazzo Chigi attraverso una nota:

"I due leader si sono confrontati sul tema delle sanzioni alla Federazione Russa e sui recenti sviluppi in merito alle importazioni di gas dalla Russia. Draghi e Scholz hanno concordato circa l’importanza di mantenere in vigore l’impianto sanzionatorio verso la Russia, che si sta dimostrando molto efficace. Draghi e Scholz si sono detti d’accordo sull’importanza di mantenere un approccio unitario a livello europeo"

L'Italia scommette sul gas algerino e stringe accordi con Libia e Azerbaijan.

Tanto più che l'Italia oltre alle deleghe che Draghi ha dato recentemente ai ministri Di Maio e Cingolani per studiare nuove opportunità e partnership energetiche altrove (inizialmente si era parlato del Canada), sembra possa scommettere sul gas algerino.

Da una delle trasferte proprio del ministro degli esteri Di Maio è arrivata la garanzia per 9 miliardi di metri cubi di maggiori forniture dall'Algeria, attraverso il gasdotto che dalla Tunisia in Sicilia. Un altro rapporto di collaborazione, di minor portata (2 miliardi) è stato raggiunto con la Libia.

Infine, mentre il premier Draghi ha annunciato l'acquisto di nuovi rigassificatori, un accordo sempre per una fornitura da 2 miliardi di euro è stato sottoscritto anche con l'Azerbaijan.

 

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