IL CASO DEL GIORNO

Energia e prime grane per il Governo (e Lega): il no di Zaia alle "trivelle" della Meloni

Dal governatore veneto una posizione netta dopo l'illustrazione delle strategie dell'Esecutivo sul fronte degli approvvigionamenti dal nostro territorio.

Energia e prime grane per il Governo (e Lega): il no di Zaia alle "trivelle" della Meloni
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Energia e prime grane per il Governo: dopo gli annunci di settimane scorsa del Governo per contrastare il caro bollette, ecco il no di Zaia alle "trivelle" della Meloni.

Caro energia e trivelle, il no di Zaia

Come raccontato dai colleghi di Prima Rovigo, la vicenda rischia di creare subito un incidente diplomatico nelle dinamiche del Governo e dell'asse Fdi-Lega, con ripercussioni che potrebbero clamorosamente essere più ampie, magari andando a interessare il delicato tema dell'autonomia.

Perché in queste ore il governatore del Veneto e "uomo forte" della Lega (che in tanti indicano come il successore di Matteo Salvini alla guida del partito), Luca Zaia ha espresso pubblicamente il suo "no" davanti all'ipotesi dell'utilizzo delle trivelle nel mar Adriatico illustrate solo qualche giorno proprio dal premier Giorgia Meloni:

"La mia è una posizione di coerenza, visto e considerato che nel 2016 ho sostenuto il referendum. Un referendum che ha avuto l’85,5 per cento dei Veneti che si è espresso contro il proseguo delle estrazioni di gas senza limiti di tempo. Ci rendiamo conto che in questo momento l’emergenza energetica ci porta a fare anche questi ragionamenti, ed è corretto sondare tutte le possibilità, ma è pur vero che le perforazioni nel nostro Polesine hanno dato vita ad una subsidenza, cioè un calo dei terreni, fino a 4 metri".

Una posizione netta, tra l'altro in linea con quella di molti altri residenti del Polesine.

Le perplessità del Governatore davanti al ministro "rivale"

Ironia del destino, Zaia ha manifestato le sue perplessità proprio dopo un incontro a Roma con l'attuale Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini:

"Senza citare altri elementi tecnici, dico che le garanzie sono veramente minimali perché questo non accada ancora. Quindi, siamo contrari a nuove perforazioni, piuttosto siamo disponibili, sin da ora, a potenziare l'attività del rigassificatore".

Le preoccupazioni per il turismo

Esternazioni dove il numero uno del Veneto ha ricordato i problemi che ci sono stati in passato e non ha nascosto le sue preoccupazioni anche per un possibile impatto negativo sul turismo, uno dei fiori all'occhiello della sua regione, meta non solo per gli italiani, ma anche per tantissimi stranieri.

Preoccupazioni non di poco conto dal momento che il settore è chiamato a rialzarsi definitivamente dopo essere stato messo a dura prova prima dalla crisi economica e poi dal Covid.

 

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