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Elezioni regionali, esulta Tajani: “In Calabria Forza Italia è il primo partito”

Ma è la prima volta dal 2000 che il governatore uscente si conferma alla guida della Regione

Elezioni regionali, esulta Tajani: “In Calabria Forza Italia è il primo partito”

Calabria il giorno dopo. Ha vinto il candidato del Centrodestra (espressione di Forza Italia) Roberto Occhiuto e ormai si sa.

Roberto Occhiuto, confermato governatore in Calabria

Ma è la prima volta dal 2000 che il governatore uscente si conferma alla guida della Regione e per di più con un distacco nettissimo (con il 57,2% dei voti). E’ questa è già una notizia.

Non sfonda invece il campo largo voluto da Elly Schlein. E questa inizia a non essere più una notizia.

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Elly Schlein, segretaria nazionale del Pd

Il voto in Calabria, qualche considerazione…il Centrodestra

L’altra notizia è che Forza Italia fa da traino alla coalizione piazzandosi al primo posto con il 17,9%, oltre il doppio del consenso a livello regionale.

L’appeal del candidato governatore, la sua popolarità, l’apprezzamento per il precedente mandato e il suo ruolo apicale anche all’interno di Forza Italia hanno portato anche l’ottimo risultato della lista civica del presidente che ha ottenuto il 12,5% dei voti piazzandosi al secondo posto nella coalizione.

Addirittura, conteggiando anche la lista Forza Azzurri, a Forza Italia è di fatto riconducibile il 32% dei consensi con il segretario nazionale Antonio Tajani che ha osservato:

“Si vince al centro. Il Centrosinistra va tutto a sinistra e gli elettori guardano a un mondo più moderato. Un risultato straordinario che premia il buongoverno di tutto il centrodestra. Una spinta che arriva dai territori, dal cuore infinito dei nostri militanti, dalle grandi capacità della classe dirigente azzurra di cui sono molto orgoglioso. Profondamente grato a tutti gli elettori che si riconoscono nel nostro progetto politico. Per l’Italia!”.

Un esito del voto che rafforza in maniera evidente il governatore (e di Forza Italia) nelle dinamiche che porteranno alla formazione della Giunta.

Al terzo posto nel Centrodestra Fratelli d’Italia (11,6%) che alle Europee di quasi un anno e mezzo fa aveva ottenuto il 20,6% e in fondo con un consenso di poco superiore a quello delle Regionali del 2021 (8,7%).

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Giorgia Meloni

A chiudere la Lega con un colpo di coda negli ultimi di seggi che sono stati scrutinati che hanno significato il 9,4% contro il 9,2% delle Regionali e l’8,3% del 2021.

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Il leader della Lega Matteo Salvini

Dunque, la Lega in Calabria tutto sommato “tiene”.

Il voto in Calabria, qualche considerazione…il Centrosinistra

Come detto, per il Centrosinistra e il campo largo tanto sbandierato da Elly Schlein è stata una batosta.

Il Partito democratico si è fermato al 13,5%, in ribasso rispetto alle Europee, ma in linea con le Regionali in Calabria del 2021 (13,2%).

Vale però la pena ricordare che in questa corsa sullo Stretto il Pd si è presentato in qualche modo diviso per la presenza della lista dei Democratici Progressisti che hanno raggiunto oltre il 5% e dunque il dato riporterebbe i dem più o meno sulle percentuali cui sono accreditati a livello nazionale.

Male se non malissimo il Movimento 5 Stelle che pur esprimeva il candidato governatore, Pasquale Tridico, europarlamentare ed ex presidente Inps.

Pasquale Tridico europarlamentare del M5S
Pasquale Tridico europarlamentare del M5S candidato governatore in Calabria

I 5S si sono fermati a un 6,4% contro il 16 e passa per cento delle Europee del giugno 2024, ma in linea con le Regionali 2021 (6,5%).

Anche in questo vale la pena sottolineare la presenza della lista Tridico Presidente che ha comunque ottenuto il 7,6%.

Non solo numeri e percentuali, le altre considerazioni

Ma più che sui numeri, il “processo” in casa Centrosinistra è iniziato già nel pomeriggio di ieri su programmi, contenuti, proclami.

Il dato di fatto è ormai evidente. Senza contenuti e programmi, la “grande ammucchiata” non produce effetti.

Specie se lo slogan continua a essere “contro il Centrodestra”, “contro la Meloni” e non “per il Paese”, “per la Calabria”, “per le Marche”.

Conte e Calenda lo ripetono forse invano da mesi.

Giuseppe Conte (M5S) e Carlo Calenda (Azione)

La riflessione è anche sui candidati. Basti pensare che proprio Calenda ha detto che Azione sosterrà convintamente Antonio Decaro (europarlamentare ed ex sindaco di Bari) in Puglia, ma non pensa minimamente di appoggiare Roberto Fico in Campania:

“Non gli affiderei nemmeno un negozio di gratta e vinci, figuriamoci la guida di una Regione”.

Ma è anche sui contenuti e gli slogan che ora in casa Pd arrivano le stroncature.

Questa mattina, martedì 7 ottobre, ad esempio Lia Quartapelle a Radio 24 è stata durissima:

Lia Quartapelle del Partito democratico

“La realtà cui prendere atto è che 6 elettori su 10 stanno a casa. Per quanto ci riguarda basta cercare scorciatoie o l’onda del momento. Gaza, la Palestina, Israele sono temi importantissimi, drammatici, ma declinati sulle Regioni non hanno senso. E riflettiamo anche su alcune promesse elettorali. Promettere di cancellare il bollo auto perché le strade in Calabria presentano criticità lascia il tempo che trova. Dovevano garantire ai calabresi l’impegno di sistemare le loro strade, non di non far pagare il bollo”.

Una disamina condivisa da molti. Sia all’interno dei partiti della coalizione che tra gli addetti ai lavori.

La sensazione e la previsione è che la tornata delle Regionali (Marche, Calabria, Toscana, Puglia, Campania, Veneto) si chiuderà con un 3-3 con il Centrosinistra che dovrebbe “recuperare” vincendo in Toscana, Puglia e Campania e cedendo poi il passo in Veneto.

REGIONE CENTRODESTRA CENTROSINISTRA
Marche 52,43% 44,44%
Calabria 57,20% 41,70%
Toscana 12‑13 ottobre 2025
Campania
23‑24 novembre 2025
Puglia
Veneto

 

Ma come detto, molto si gioca anche sui contenuti come rilevato sempre a Radio 24 questa mattina Paolo Mieli:

“Gli argomenti proposti in campagna elettorale lasciano desiderare. Piazze piene per Gaza? Certo, ma i movimenti pro Pal non votano mica tutti per il Centrosinistra. Molte persone tra quelli dei cortei votano anche per la Meloni. Il referendum sulla giustizia tra febbraio e marzo dirà molto”.

La partecipazione al voto

Uno sguardo infine all’affluenza.

La partecipazione definitiva degli elettori alle urne si è attestata al 43,20%.

Dunque sei elettori su dieci hanno di fatto deciso di rimanere a casa o a farsi una gita al mare o in montagna.

Nella precedente tornata elettorale i votati erano stati il 44,35%.

Nel dettaglio, l’affluenza alle urne nelle cinque province calabresi è stata:

  • Catanzaro 45,32%
  • Cosenza 42,52%
  • Crotone 41,09%
  • Reggio Calabria 44,89%
  • Vibo Valentia 38,89%