Fratelli d'italia primo partito

Elezioni in Calabria, Occhiuto riconfermato. Vittoria netta del Centrodestra

Il governatore uscente - dimessosi lo scorso luglio in seguito alla accuse di corruzione - avrebbe staccato Tridico (campo largo) di almeno 15 punti

Elezioni in Calabria, Occhiuto riconfermato. Vittoria netta del Centrodestra

Larga vittoria di Roberto Occhiuto alle elezioni regionali in Calabria. I seggi si sono chiusi alle 15: da quel momento è immediatamente iniziato lo spoglio delle schede.

Il voto ha confermato le previsioni della vigilia: in Calabria è stata una netta vittoria del centrodestra e del governatore uscente Roberto Occhiuto che è stato riconfermato dal 57,26% degli elettori.

Soddisfazione di Tajani e Meloni

“Il successo del presidente Occhiuto, il successo di Forza Italia. Quindi per me è un grande successo. Si conferma il centrodestra come forza che raccoglie tanti consensi. È chiaro che questo è un voto per la Calabria, però evidentemente nulla di esterno ha influito sul voto dei calabresi. Se mi aspettavo una vittoria così schiacciante? Aspettiamo i risultati, è troppo presto”.

A dirlo il vice premier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani arrivando all’albergo di Gizzeria dove si trova il quartier generale di Roberto Occhiuto.

Esulta anche Giorgia Meloni:

“Gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra anche in Calabria, un riconoscimento dell’azione di buongoverno che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini”.

La delusione del Centrosinistra

Come nelle Marche, non basta il “campo largo”. E nelle fila del Centrosinistra la delusione è evidente, come conferma Igor Taruffi del Pd:

“Sapevamo che la partita sarebbe stata difficile ma il risultato è molto netto. Non basta la crescita delle due liste (Pd – 13,59% – e Democratici progressisti al 5,23) che, insieme, raggiungono quasi il 19 per cento”.

Grandissima delusine per il M5S: simbolo scelto dal 6,43 per cento degli elettori, nonostante esprimesse il candidato presidente. Il M5S è superato anche dalla lista civica “Tridico presidente” che va al 7,62 per cento.

“Dobbiamo solo dire grazie a Tridico”, è il commento sconfortato dell’ex premier Giuseppe Conte.

Male anche Avs, che non arriva al 4%.

Affluenza in calo e rischio astensionismo

Nella giornata di ieri, domenica 5 ottobre, i seggi sono rimasti aperti dalle 7 alle 23. Alla chiusura, l’affluenza si è fermata al 29,08%, in calo di circa due punti rispetto alla precedente tornata del 2021, quando alla stessa ora aveva votato il 30,87% degli aventi diritto.

Complessivamente, sono 1,9 milioni i calabresi chiamati alle urne, ma i primi dati fanno temere un ulteriore aumento dell’astensionismo, già elevato nella scorsa consultazione, quando votò soltanto il 44% degli elettori.

Il basso coinvolgimento è stato evidente anche durante la campagna elettorale: molti comizi e incontri pubblici hanno registrato una partecipazione limitata, segnale di un certo disincanto politico che attraversa la regione.

I candidati in corsa

Erano tre i nomi in lizza per la presidenza della Regione Calabria.

  • Roberto Occhiuto (Forza Italia), governatore uscente, si è dimesso lo scorso luglio – in seguito alla accuse di corruzione – per poter tornare al voto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura. È sostenuto da una coalizione di centrodestra composta da otto liste: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Unione di Centro, Forza Azzurri, Occhiuto Presidente e la lista Sud chiama Nord – Partito Animalista Italiano.
Elezioni regionali in Calabria: seggi aperti fino alle 15, affluenza in calo
Roberto Occhiuto
    • Pasquale Tridico, europarlamentare del Movimento 5 Stelle ed ex presidente dell’INPS, è il candidato del cosiddetto campo largo, che unisce Partito Democratico, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva, Demos e Rifondazione Comunista. Azione ha scelto di restare fuori dalla coalizione.

  • Francesco Toscano, giornalista e fondatore di Democrazia Sovrana Popolare, rappresenta la terza opzione, con un programma centrato su sovranità economica e opposizione ai due principali schieramenti, che definisce “due facce della stessa medaglia”.
Elezioni regionali in Calabria: seggi aperti fino alle 15, affluenza in calo
Francesco Toscano

I programmi: merito, dignità e differenza

Nel corso della campagna elettorale, i tre candidati hanno proposto visioni diverse per il futuro della regione.

Occhiuto ha avanzato l’idea di introdurre un “reddito di merito” destinato agli studenti che scelgono di iscriversi alle università calabresi e mantengono una media di almeno 27/30, con l’obiettivo di incentivare i giovani a restare e studiare in Calabria.

Tridico, invece, ha puntato sulla dimensione sociale, proponendo un “reddito di dignità” da 500 euro mensili per le persone disoccupate ma occupabili, con l’intento di contrastare la povertà e favorire l’inserimento lavorativo.

Toscano ha preferito concentrarsi su un messaggio politico identitario, prendendo le distanze dai due avversari principali e sottolineando la necessità di un’alternativa “fuori dal sistema”.

Le dimissioni di Occhiuto

Le elezioni regionali si sono tenute con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura. Le dimissioni di Occhiuto, avvenute a luglio, hanno reso necessario un ritorno anticipato alle urne. Il governatore uscente pare avviato a riconfermare il successo del 2021, quando vinse con il 44,3% dei voti, superando nettamente Amalia Bruni (centrosinistra-M5S, 27,7%), Luigi de Magistris (16,1%) e Mario Oliverio (1,7%).

Come funziona il sistema elettorale calabrese

Il voto di oggi determinerà non solo il Presidente della Giunta regionale, ma anche la composizione del Consiglio regionale, che conta 31 membri: uno è il Presidente eletto, 30 sono i consiglieri, di cui 24 eletti con sistema proporzionale su base circoscrizionale e 6 attribuiti con metodo maggioritario.

La Calabria è divisa in tre circoscrizioni territoriali: Nord, Centro e Sud, corrispondenti a una o più province.

Il sistema prevede inoltre un premio di maggioranza per garantire la stabilità di governo. Infine, l’Ufficio elettorale effettua una verifica di equilibrio: se la coalizione vincente ha ottenuto meno del 40% dei voti, deve comunque raggiungere almeno 16 seggi (pari al 55% del Consiglio); se ha ottenuto il 40% o più dei voti, deve disporre di almeno 18 seggi (60% del Consiglio). Eventuali seggi aggiuntivi necessari per raggiungere queste soglie vengono sottratti alle liste non collegate al Presidente eletto.